05/06/24 Qualcuno finalmente si è accorto dell’enorme sconto di Softbank: entra Elliott
08/02/24 ARM presenta una trimestrale favolosa: vedere l’articolo sotto
14/09/23 Oggi è andata in quotazione ARM facendo faville in borsa+25%. Tutta Softbank ai prezzi di oggi vale 67 miliardi ma solo il 91% di ARM che possiede ne vale 61: e tutto il resto?
22/08/23 Il tema della quotazione di ARM sta diventando incandescente: visto che avevo cominciato a trattarlo qui proseguo senza fare un settore a parte
Sei a sconto, ma quanto sei a sconto..
La schermata iniziale – presa dalla trimestrale al 30/9 – mostra ufficialmente il grande sconto con cui il Mercato quota Softbank. Proviamo a valutarne le cause e se questa sottovalutazione sia destinata a rientrare. Però prima di tutto – fedele alla mia convinzione che le aziende sono nel bene e nel male la proiezione del loro fondatore\leader vediamo l’uomo che sta dietro a Softbank:
Pubblico il NAV aggiornato alla trimestrale del 31/03/24 Si può’ vedere che lo sconto si sia allargato perché anche se il titolo è salito la quotazione di ARM ha evidenziato l’enorme valore che questo ha
Masayoshi Son (Masa per gli amici)
Nato in Giappone nel 1957 ma della minoranza coreana (molto discriminata) andò a studiare tecnologia in California. Fu uno dei primi a capire la portata della rivoluzione di internet: coin i primi soldi fatti importando videogiochi finanziò la nascente Yahoo che quando andò in borsa lo fece diventare uno degli uomini piu’ ricchi del mondo. nel primo boom di internet investì in maniera aggressiva nelle startup e il successivo scoppio della bolla dot.com nell’anno 2000 fece evaporare la sua fortuna. Ma nel frattempo aveva finanziato con 20 milioni di dollari n certo Jack Ma che qualche anno prima aveva fondato con alcuni amici una società di vendita online: Alibaba. Venti anni dopo quei 20 milioni erano diventati 100 miliardi…
Allo scoppio della bolla Masa si concentrò nella telefonia wireless e la banda larga diventando il primo operatore in Giappone e comperando il terzo operatore americano Sprint fusa nel 2020 con T-Mobile con una grande plusvalenza.
Nel 2016 acquistò Arm Holding il creatore di circuiti integrati (li disegna solo e li dà in licenza) alla base della quasi totalità degli smartphone: una mossa che dimostrò ancora una volta la sua lungimiranza.
Nel 2017 lanciò con i sauditi l’ambizioso fondo Vision da 100 miliardi con cui investire nei nuovi “unicorni” di internet. Alcune scelte azzardate prima e la caduta dei mercati nel 2022 con conseguenti perdite hanno molto offuscato la sua immagine di “investitore vincente”. Il mercato sembra ricordare la sua parabola del 1998/2000 con la fenomenale salita pompata dalle dot.com e il successivo crollo allo scoppio della bolla.
Ricorda tanto il Napoleone del Manzoni nel 5 maggio: cadde, risorse e giacque. Il punto cruciale e’ risorgerà ancora o e’ ormai un uomo che ha fatto il suo tempo? Cerchiamo di capire.
Il grafico dell’ azione
Risorgerà?
nel 2022 dai massimi dell’anno il titolo si era quasi dimezzato sia per il calo dei titoli tecnologici ma anche per l’aumento dello sconto rispetto al NAV (il patrimonio della società) che si è allargato a livelli patologici: piu’ del 50% secondo i loro dati nella trimestrale 9/22.
Perche’:
L’ elevato indebitamento per sostenere gli investimenti nei fondi Vision e il buyback delle proprie azioni: ma Softbank ha liquidato il 9% di Alibabà riducendolo significativamente.
La quota di Softbank delle perdite dei due fondi Vision: 31 miliardi in parte compensate pero’ dalla plusvalenza ottenuto dalla vendita di Alibaba’
La forte presenza sul mercato cinese che viene sempre più percepita come pericolosa dagli investitori per le tensioni geopolitiche fra Cina e Usa: ma hanno significativamente ridotto la loro esposizione a Alibabà.
Il fatto di essere soci dell’Arabia Saudita: il principe Mohammed bin Salman – che preso il potere aveva deciso di dare una scossa al paese per metterlo in grado di sopravvivere ad un futuro senza petrolio e per questo fra le altre cose aveva finanziato i due fondi Vision di Softbank – era entrato fra i “cattivi” dopo l’assassinio del giornalista Khashoggy ma con il cinismo solito dei Democratici americani adesso che per via della guerra ucraina c’è bisogno di nuovo del petrolio saudita tutto gli e’ stato perdonato e riammesso fra i buoni.
I dubbi sulle società non quotate in pancia a Softbank direttamente e tramite i due fondi Vision: la crisi dei titoli tecnologici ha sgonfiato le valutazioni dei vari unicorni e diffuso il pessimismo sul mercato che non si fida che i valori esposti a bilancio siano reali. Softbank ha annunciato che nei primi mesi del 2023 collocherà in borsa ARM il suo gioiello nei microchip: il prezzo che farà su mercato sarà una chiara indicazione della congruità o meno delle valutazioni.
Per non farsi mancare niente avevano una esposizione di 100 milioni nell’exchange criptovalute FTX: una figuraccia ma fatta assieme al Gotha degli investitori globali e comunque era lo 0,4% del portafoglio
Ma da allora Masa ha inanellato una serie di mosse positive che ha rialzato le quotazioni: la liquidazione di una grossa parte di AliBaba per pagare i debiti, la rifocalizzazione sull’AI ma soprattutto la quotazione di ARM che ne ha fatto emerere il grande valore.
25/05/22: 5 punti chiave dalla biografia di Masayoshi Son di Atsuo Inoue
CHINTAN Girish Modi per Moneycontrol.com
Da studente, Son teneva un quaderno di idee. Si è focalizzato su tre approcci per inventare le cose: cercare soluzioni ai problemi, pensare lateralmente o combinare cose preesistenti in qualcosa di nuovo.
Il libro di Atsuo Inoue Aiming High (2021) è una biografia di Masayoshi Son, l’immigrato coreano che dal Giappone che ha preso d’assalto la Silicon Valley.
Masayoshi Son è il fondatore, presidente e CEO della società di investimento SoftBank Group, che ha sostenuto Alibaba, Uber, WeWork, ByteDance, Ola, tra le altre società. In India, SoftBank ha sostenuto società come PayTM, Ola, Meeso, Unacademy e Delhivery.
Inoue documenta l’ascesa di Son come “un attore integrale nell’industria tecnologica globale”. Ti portiamo cinque punti chiave da questo libro avvincente e stimolante sulla vita di Son.
. Sii orgoglioso di chi sei.
Come studente delle scuole superiori in Giappone, Son ha dovuto affrontare la difficile verità che la sua famiglia viveva in una casa costruita abusivamente su un terreno non edificabile (suo bisnonno in quanto immigrato dalla korea non aveva il diritto di risiedere stabilmente). Quando ha fatto domanda per un passaporto per frequentare un programma di studi a breve termine negli Stati Uniti, ha invece ottenuto un permesso di ingresso temporaneo. Doveva stare in coda fra gli stranieri all’aeroporto.
L’alienazione che ha sentito lo ha fatto rivendicare il suo patrimonio coreano. Dopo il ritorno dagli Stati Uniti, ha cambiato il suo cognome giapponese ‘Yasumoto’ in ‘Son’ usato dai suoi antenati. Inoue scrive: “Voleva esprimere i suoi veri sentimenti e offrire ispirazione a coloro che erano preoccupati per il loro luogo di nascita o cognome. Tutti avevano il diritto di sognare… Voleva anche che le persone prendessero ispirazione per fare l’impossibile e sfidare i loro limiti.”
2. Puoi dare una svolta alle cose.
anche se parlare l’inglese americano e stato una sfida per Son, questo breve soggiorno all’Università della California Berkeley – dove ha frequentato le lezioni di lingua – gli ha dato la possibilità di apprezzare che “l’America era un melting pot di razze”. Inoue rivela che questa esperienza gli ha fatto capire che se anche se anche fosse riuscito a laurearsi in Giappone non sarebbe stato comunque accettato nella società giapponese”. Son allora decise di restare a studiare negli States.
Son, che alla fine ha conseguito una laurea in economia dalla UC Berkeley, dice: “…Ho iniziato con un deficit rispetto a tutti gli altri, ma alla fine si è dimostrata dimostrato una straordinaria fonte di ispirazione ed energia per andare avanti e fare l’impossibile.”
Come studente, Son ha tenuto un quaderno di idee per le invenzioni. L’ha chiamata la sua “Banca delle Idee”. Si è focalizzato su tre approcci principali per inventare le cose – cercando soluzioni ai problemi, o pensando lateralmente, o combinando cose pre-esistenti in qualcosa di nuovo.
3. La tenacia ti porterà nei posti.
Son era “un uomo d’affari di alto livello” quando era al suo quarto anno alla UC Berkeley. Importava videogiochi Space Invader e li affittava su base alla partecipazione agli utili. Quando i ristoranti e i club non erano entusiasti della proposta, Son non accettava il primo “No” come risposta. Era persistente. Inoue scrive: “arrivava a fare pressione sui proprietari per negoziati diretti e faccia a faccia, il che era troppo aggressivo per alcune delle sue controparti”.
I gestori di alcuni di questi locali erano preoccupati che i videogiochi “avrebbero rovinato l’atmosfera”. Inoue scrive: “La risposta di Son a questo è stata che la sua controparte non deve essere interessata a generare affari, che è stato inevitabilmente accolto con protesta e incredulità”. L’accordo era difficile da rifiutare quando Son disse loro che Victoria Station – “una steak house popolare all’epoca” – gli stava permettendo di mettere le sue console di Space Invaders nelle loro aree di attesa.
4. Sii aperto alle alternative.
Quando a Son è stata diagnosticata un’epatite cronica che sembrava incurabile, “divorava qualsiasi articolo potesse trovare scritti dagli specialisti del fegato, alla disperata ricerca di medici o nuovi metodi di trattamento”. Non voleva “rassegnarsi al destino”. Voleva fare tutto ciò che era in suo potere per prendersi cura della sua salute. Alla fine, è stato suo padre a “incappare in un articolo di giornale che descriveva un nuovo modo innovativo di trattare l’epatite”.
Il dottor Kumada Hiromitsu, un medico dell’ospedale Tora-no-mon, lavorava alla terapia di astinenza da corticosteroidi, ma non c’erano informazioni sul tasso di efficacia del trattamento. Nel 1984, quando Son ne venne a conoscenza, incontrò il medico di 37 anni “che doveva ancora farsi un nome”, ma “aveva più che sufficiente fiducia in se stesso e passione per le sue ricerche”. Le sue scoperte erano criticate dagli specialisti, ma Son è rimasto colpito dalla sua dedizione.
Il medico ha assicurato a Son che “c’era una probabilità di successo dal 70 all’80%”. Questo è stato abbastanza convincente per lui. Inoue scrive: “Era già curato in un famoso ospedale universitario, ma il trattamento che stava facendo era una misura stop-gap, niente di decisivo. In effetti stavano facendo tutto il possibile per stabilizzare la sua condizione e non necessariamente guarirla”. Son si fidò del giovane medico, perché “voleva sbarazzarsi della malattia”.
5. Rispetta le persone e il loro tempo.
In questo libro, Ronald Fisher, membro del Cda e vicepresidente di SoftBank Group, è citato per aver detto: “Masa ha una capacità unica di connettersi con le persone, il che è molto insolito, perché con molte persone di successo parlano solo di se stesse”. Secondo Fisher, Son fa uno sforzo sincero per “capire veramente” cosa è importante per le persone e come può lavorare con loro in modo tale di ottenere qualcosa di più grande insieme.A quanto pare, questo atteggiamento aiuta Son a connettersi con gli imprenditori. Quando Son li incontra, è interessato a conoscere la loro visione invece di parlare dei suoi successi. Fisher aggiunge: “Masa è molto impegnata, ma se hai una chiamata o un video programmato con lui, è sempre in orario, mai in ritardo, perché ha un rispetto per le altre persone… Non è solo il potere intellettuale, ma anche il potere di interagire con le persone che lo rende così efficace”.
CHINTAN GIRISH MODI è un giornalista, scrittore ed educatore indipendente.
. Articoli suSoftbank e Arm
02/12/24 Barron’s: Un Insider Di SoftBank Descrive La Sua Corsa Selvaggia
La storia della società di investimento tecnologico giapponese SoftBank e il suo CEO Masayoshi Son è segnato da estremi. Son, i cui primi investimenti di successo di SoftBank includono Alibaba e Yahoo Japan, notoriamente perse un record di 70 miliardi di dollari di patrimonio netto nel crollo tecnologico nei primi anni 2000, prima di vincere alla grande con l’acquisizione di Arm da parte di Softbank e la fusione di Sprint e T-Mobile. Il disastro ha colpito di nuovo sotto forma di scommessa di Softbank su WeWork, con perdite oltre 14 miliardi di dollari. Ora, Son sta scommettendo molto sull’IA, investendo circa 500 milioni di dollari in OpenAI di Sam Altman, secondo il Wall Street Journal .
Alok Sama era insieme per gran parte di quella corsa selvaggia come direttore finanziario di Softbank e successivamente presidente. Offre una finestra su questo mondo nel suo nuovo libro, The Money Trap, Lost Illusions Inside the Tech Bubble. Ora consulente senior di Warburg Pincus, Sama è entrato a far parte di SoftBank nel 2014 ed è stato coinvolto in alcuni dei momenti più importanti dell’azienda.
Alla SoftBank, Sama è stato coinvolto in quella che descrive come una campagna diffamatoria per spodestarlo dall’azienda. Sama discute l’episodio nel libro ma non nomina nessuno come responsabile. Un’indagine del Wall Street Journal nel 2020 ha identificato l’altra parte come l’ex dirigente di SoftBank Rajeev Misra. Il suo portavoce ha detto al Journal all’epoca: “Il signor Misra non ha orchestrato una campagna contro i suoi ex colleghi”. Il suo portavoce ha rifiutato di commentare Barron’s per questo articolo.
In un’intervista con Barron’s, Sama ha condiviso il motivo per cui si è allontanato dal mondo ad alto rischio di SoftBank, l’eredità dell’azienda negli investimenti tecnologici, e perché ha mancato così tanto su una delle sue scommesse fallite più importanti.
Barron’s: Qual è la grande idea dietro The Money Trap?
Alok Sama: Il libro è prima di tutto un libro di memorie. È il mio viaggio da giovane immigrato cresciuto in India, arrivando negli Stati Uniti, la mia esperienza come banchiere d’investimento presso Morgan Stanley. E poi ho scelto di concentrarmi su una fetta di vita di cinque sei anni quando ero a SoftBank, dove sono riuscito a mettere in valigia così tanto che era significativo. C’è l’esperienza di lavorare direttamente al fianco di Masa Son, davanti e al centro in alcuni dei più grandi affari: l’acquisizione di Arm, per esempio, che ho guidato. La fusione di Sprint e T-Mobile, quelle erano vere transazioni storiche, ed è stato il periodo in cui SoftBank ha creato il Vision Fund. Da un lato personale, ne ho passate molte. Era una quantità enorme da disfare e ho pensato che fosse una storia umana avvincente e una storia aziendale avvincente.
Hai lasciato SoftBank nel 2019. Perché?
Avevo attraversato un periodo in cui ero stato preso di mira da una campagna diffamatoria, il che era semplicemente enormemente sgradevole per usare un eufemismo. Più o meno nello stesso periodo, nel giro di 111 giorni ho perso sia i miei genitori che il mio cane, quindi c’è stato un processo di lutto. E poi fondamentalmente, avevo già lasciato il mondo dei grandi accordi. Anche se avevo una piccola attività di investimento che stavo gestendo, [fare affari] non era proprio qualcosa che volevo fare in questa fase avanzata della vita. Ho sempre avuto una passione per la scrittura dai miei giorni in cui sono cresciuto in India. Ho pensato che se avessi dato un’altra possibilità alla scrittura, dovevo prenderla sul serio e tuffarmi. Anche quando ero a SoftBank, stavo guardando i programmi MFA. E alla fine, ho deciso di trascorrere due anni nel programma MFA alla NYU, che è solo un’esperienza fenomenale che cambia la vita. Ecco perché ho lasciato SoftBank. Era una cosa da fare della vita, era un desiderio di perseguire ambizioni insoddisfatte, che è quello che sto facendo ora.
Nel libro menzioni di avere alcuni primi dubbi sulla scommessa WeWork di Softbank. (WeWork ha presentato istanza di fallimento nel 2023.) Quali erano le bandiere rosse per te?
La persona che mi ha reclutato a SoftBank, Nikesh Arora, e io abbiamo guardato WeWork. Ci è stato portato da Goldman Sachs. Il prezzo richiesto era di 8 miliardi di dollari. Abbiamo fatto la nostra diligenza e abbiamo rapidamente concluso che in primo luogo, fondamentalmente, non è una società tecnologica, è una società immobiliare. Era un’attività immobiliare intelligente ma ancora un’attività immobiliare.
L’altra cosa che si è davvero distinta perché ho già lavorato nei mercati dei capitali è la mancata corrispondenza tra attività e passività. Quando le tue passività sono contratti di locazione a lungo termine che spesso durano 10 anni e in alcuni casi potresti anche possedere immobili, e dal lato delle attività, i tuoi contratti di locazione nel tuo afflusso di cassa sono di breve durata, quella mancata corrispondenza ti lascerà sempre vulnerabile. In qualsiasi tipo di recessione che sarebbe sempre tornata e ti avrebbe morso.
Sembra ovvio, come ha fatto SoftBank a non notarlo?
Non è vero? Una meravigliosa qualità che Masa Son ha è che non si gira e punta il dito contro nessuno. Masa ammette di aver commesso un errore. È stato un errore di oltre 10 miliardi di dollari, ma ha anche avuto un successo di 100 miliardi di dollari sotto forma di Arm. Ad essere onesti, guarda le altre persone che hanno commesso lo stesso errore. In qualche modo Adam Neumann, un venditore magistrale, è riuscito a convincere molte persone che si trattava di un’azienda tecnologica.
Qual è l’eredità di Softbank nella Silicon Valley?
Basta guardare i numeri. Con il Vision Fund, quando è stato annunciato nel 2017 era poco meno di 100 miliardi di dollari. Il numero per il volume di tutti gli investimenti VC [negli Stati Uniti] nel 2016 era di poco meno di 70 miliardi di dollari. Non è un confronto completo tra mele e mele, perché il Vision Fund era globale, ma si ha un senso di grandezza. Questo era gigantesco rispetto alle dimensioni degli investimenti tecnologici.
Dopo che SoftBank ha annunciato il suo fondo da 100 miliardi di dollari e ha iniziato a fare investimenti individuali, che erano spesso delle dimensioni di fondi individuali, tutti più o meno, per usare la metafora cinematografica [hanno detto] che avevano bisogno di una barca più grande . Tutti si sentivano così. Ho descritto l’incontro che Masa Son ha avuto con Doug Leone, che è il socio amministratore di [importante società di venture capital] Sequoia. Se n’è andato con questo sguardo stordito sul viso, e la cosa successiva che Sequoia ha fatto è stata uscire e raccogliere un fondo di 8 miliardi di dollari. Quel Fondo Vision aveva appena alzato la posta. Di conseguenza c’era solo molto più capitale disponibile. Se guardi il numero di unicorni che sono stati creati, se guardi il volume di investimenti tecnologici, è appena decollato dopo il Vision Fund.
SoftBank sta raddoppiando il suo investimento in IA. Sei ottimista sull’IA?
A livello aziendale, i cambiamenti nei miglioramenti della produttività sono molto reali. A livello individuale, direi che è un po’ esagerato. Non so voi, ma non mi sono imbattuto in nulla che sembri trasformativo. Non dubito che ci saranno modelli di business interessanti che ne verranno fuori. Ma per ora, l’IA è più che altro una aggiunta alle cose che stiamo già facendo. Non so se hai giocato con Apple Intelligence, ho iniziato a farlo, ma è un po’ troppo chiasso per niente. Forse una versione più sofisticata di Siri. Per me è un po’ incrementale piuttosto che trasformazionale.
Aziende come Nvido big tech in generale, non penso che siano scandalosamente valutati. Non credo che sia qualcosa che si avvicini lontanamente a una bolla. C’è spazio per un singhiozzo? Certo, ma non è scandalosamente costoso. Non si avvicina alle proporzioni delle bolle a dove hai visto con Cisco [durante il burst delle dot-com]. Ho difficoltà a capire come OpenAI valutato a 150 miliardi di dollari. Aziende che hanno una emorragia di denaro, aziende ad alta intensità di capitale, con un piano aziendale che è nel migliore dei casi in evoluzione, è lì che stai vedendo penso più di un po’ di clamore.
Grazie, Alok.
31/07/24 Bloomberg: Arm scivola dopo gli utili per le tiepide previsioni delle vendite annuali
- L’azienda non aumenta le prospettive nonostante superi le prospettive sugli utili
- Il CEO afferma che la debolezza in alcuni mercati sta compensando i guadagni di vendita
Di Ian King
Le azioni di Arm Holdings Plc sono crollate nel post market dopo che la società di chip ha trattenuto l’aumento delle sue previsioni annuali, sollevando preoccupazioni sul fatto che non è fiduciosa nelle prospettive di crescita future.
Sebbene Arm abbia facilmente battuto le stime degli analisti con i suoi risultati trimestrali, l’amministratore delegato Rene Haas ha affermato che l’azienda sta vedendo la debolezza in alcuni mercati. Ciò ha portato Arm a mantenere le sue attuali prospettive per l’anno.
Le azioni sono diminuite di oltre l’8% nel trading esteso dopo aver chiuso a 144,17 dollari a New York. Il titolo aveva guadagnato il 92% quest’anno prima del crollo.
Arm sta ancora trovando la sua base come società pubblica dopo una vendita di azioni molto attesa l’anno scorso. Gli investitori vedono la società con sede a Cambridge, in Inghilterra, come un beneficiario chiave del boom della spesa per l’intelligenza artificiale, anche se non ha ancora raggiunto il tipo di crescita delle vendite di cui godono aziende come Nvidia Corp. o Broadcom Inc.
Arm ha un ruolo unico nell’industria dei chip. I suoi progetti e i suoi standard sono fondamentali per i semiconduttori che gestiscono la maggior parte degli smartphone del mondo. E Haas sta cercando di estendere quella portata nel redditizio mercato delle attrezzature del data center, aiutando Arm a sfruttare più della spesa dedicata ai sistemi di intelligenza artificiale.
Le entrate sono aumentate del 39% a 939 milioni di dollari nel primo trimestre fiscale, che è andato fino a giugno, ha detto Arm. Era molto più avanti dei 905,4 milioni di dollari previsti dagli analisti. Ma la società ha mantenuto la sua previsione di vendita per l’intero anno di circa 3,95 miliardi di dollari, appena al di sotto della stima media di 4 miliardi di dollari.
Gli utili sono stati di 40 centesimi per azione nel primo trimestre, esclusi alcuni articoli. Questo si confronta con la stima media di 34 centesimi. La società prevede vendite da 780 a 830 milioni di dollari per il trimestre in corso, in linea con le stime degli analisti. La previsione annuale varia da 3,8 miliardi di dollari a 4,1 miliardi di dollari.
La debolezza in altri mercati in cui viene venduta la tecnologia di Arm sta compensando la forza dei data center e degli smartphone di fascia alta, ha detto Haas in un’intervista. Aziende come STMicroelectronics NV e NXP Semiconductors NV hanno fornito proiezioni deludenti in questa stagione degli utili, citando l’eccesso di inventario in alcuni mercati, compresi i mercati industriale e automobilistico.
Arm ha precedentemente affermato di poter registrare un tasso di crescita delle entrate di almeno il 20% negli anni fiscali 2026 e 2027, un tentativo di mostrare fiducia nelle prospettive a lungo termine dell’azienda.
Arm concede in licenza l’insieme fondamentale di istruzioni che il software utilizza per comunicare con i chip. Fornisce anche i cosiddetti blocchi di progettazione che aziende come Qualcomm Inc. usano per costruire i loro prodotti.
L’azienda si è mossa verso la fornitura di layout più completi che possono essere portati direttamente alla fase di produzione. Questo cambiamento lo rende più un concorrente per clienti come Qualcomm, oltre ad aiutare ulteriormente la sua spinta nel centro dati.
Arm è ancora di proprietà del 90% della giapponese SoftBank Group Corp. L’offerta pubblica iniziale nel 2023 ha raccolto 4,9 miliardi di dollari, segnando il più grande debutto su una borsa statunitense quell’anno.
Arm ha affermato che la sua attività di licenze è cresciuta del 72% rispetto a un anno precedente a 472 milioni di dollari, aiutato da molteplici accordi di “alto valore” che dimostrano impegni a lungo termine per utilizzare la sua tecnologia. Le entrate delle royalty sono aumentate del 17% a 467 milioni di dollari, riflettendo un passaggio ai tipi di chip che hanno un tasso più elevato. C’è stata anche una forte crescita negli smartphone high-end, ha detto.
I licenziatari di armi pagano per l’accesso ai suoi progetti in accordi fissi – e poi pagano royalties in base a quanti e che tipo di chip alla fine fanno, usano o vendono.
27/07/24 Reuters: SoftBank Group lancia una joint venture sanitaria AI con Tempus AI
Di Anton Bridge
TOKYO, 27 giugno (Reuters) – L’investitore tecnologico giapponese SoftBank Group ha lanciato una joint venture con Tempus AI che mira ad analizzare i dati medici personali con l’intelligenza artificiale (AI) per formulare raccomandazioni sul trattamento, ha detto l’amministratore delegato Masayoshi Son in un briefing a Tokyo.
Questo è l’ultimo di una serie di investimenti in intelligenza artificiale che SoftBank ha recentemente annunciato mentre aumenta il ritmo della sua attività di investimento dopo alcuni anni attenuati.
SoftBank ha investito circa 200 milioni di dollari in Tempus nel suo round di finanziamento di serie G ad aprile prima che Tempus sia quotato sul Nasdaq a giugno.
Tempus conduce servizi di test genomici e fornisce raccomandazioni di trattamento e sperimentazione clinica basata sull’IA negli Stati Uniti, sulla base di un database di milioni di cartelle cliniche dei pazienti.
Le aziende sperano di portare questo servizio in Giappone, che diventerebbe l’unico mercato sanitario al di fuori degli Stati Uniti in cui tali servizi sarebbero disponibili, ha detto Son al briefing.
“Lavorando con Tempus svilupperemo servizi a ritmo sostenuto in Giappone”, ha detto Son. “Con il database di 7,7 milioni di pazienti statunitensi siamo a un inizio di corsa”.
Le parti dovrebbero mettere ciascuna 15 miliardi di yen (93 milioni di dollari) nell’impresa, che dovrebbe chiudere a luglio, in base alle condizioni di chiusura, ha detto SoftBank in un comunicato.
Il prezzo delle azioni di Tempus era sceso a circa 27,50 dollari il 26 giugno rispetto al suo prezzo di offerta pubblica iniziale di 37 dollari il 14 giugno.
21/06/24 Barron’s: Il CEO di SoftBank pianifica la “Super AI” dopo aver perso il treno di Nvidia. Perché le azioni di ARM possono trarne beneficio.
DaAdam ClarkSegui
Il CEO di SoftBank Masayoshi Son ha in gran parte perso un’ondata del boom dell’intelligenza artificiale. È determinato a non ripetere l’errore, e questa potrebbe essere una buona cosa per la società di progettazione di chip Arm Holdings.
SoftBank ha comprato ARM per 32 miliardi di dollari nel 2016. Successivamente ha cercato di aggiungere Nvidia al suo portafoglio, secondo i commenti di Son all’assemblea annuale degli azionisti della società a Tokyo venerdì.
“C’era un tema: ‘Ho comprato Arm. Ora voglio comprarti, Nvidia’”, ha detto Son.
L’accordo non ha funzionato e SoftBank ha successivamente venduto la sua partecipazione in Nvidia nel 2019, perdendo quelli che avrebbero potuto essere 150 miliardi di dollari di guadagni poiché il produttore di chip è successivamente salito di valore sul ruolo dei suoi chip nella formazione dei sistemi di intelligenza artificiale.
Ora Son sembra desideroso di avere un’ altra opportunità di costruire un gigante dell’IA. Ha detto all’assemblea degli azionisti che voleva ottenere una “super intelligenza artificiale”, che sarà 10.000 volte più intelligente dell’intelligenza umana. È probabile che Arm sia al centro di questo sforzo.
SoftBank possiede circa il 90% di Arm, che ha quotato le sue azioni negli Stati Uniti l’anno scorso e aveva un valore di mercato di 168 miliardi di dollari alla chiusura di giovedì.
I produttori di chip comprano in licenza il lavoro di Arm e poi pagano una piccola royalty per ogni chip progettato da Arm che vendono. I progetti dell’azienda sono onnipresenti nel mercato della telefonia mobile e ora ha stabilito la sua espansione nei processori per personal computer.
L’esposizione di Arm ai dispositivi impostati per integrare l’IA ha fatto salire il prezzo delle azioni, che è più che raddoppiato dalla sua quotazione. Tuttavia, Son spera di rendere l’azienda parte di una spinta per espandersi nella robotica, nei data center e nella guida autonoma.
SoftBank sta creando una divisione AI e avrà un prototipo nella primavera del prossimo anno, ha riferito l’agenzia di stampa giapponese Nikkei il mese scorso.
Son sembra determinato a non ripetere lo stesso errore con Arm come con Nvidia. Ha detto che SoftBank intende possedere il più possibile di Arm il più a lungo possibile. Ciò limita i potenziali guadagni di SoftBank, ma riduce anche la pressione di vendita sulle azioni di Arm.
07/06/24 Financial Time: Rene Haas: “Arm ha l’architettura informatica più onnipresente del pianeta”
Rene Haas è l’amministratore delegato di Arm, il progettista dei chip dietro i processori nel 99% di tutti gli smartphone. Dopo essere stata acquistata da SoftBank nel 2016, la società con sede nel Regno Unito è diventata la più grande offerta pubblica iniziale dello scorso anno, in un accordo che la valutava a 54,5 miliardi di dollari sul Nasdaq. Da allora, la capitalizzazione di mercato di Arm è quasi triplicata a circa 140 miliardi di dollari, poiché è stata catturata dalla corrente ascensionale dell’entusiasmo degli investitori per l’intelligenza artificiale.
Con sede nella Silicon Valley, Haas ha lavorato nel settore per quasi 40 anni, di cui sette anni presso il produttore di chip AI Nvidia prima di entrare in Arm nel 2013. Da quando è diventato amministratore delegato nel 2022, ha spinto Arm a diversificare ulteriormente le sue radici di telefonia mobile in PC, componenti automobilistici e industriali e, sempre più, server, il tutto sostenuto dalla stessa promessa di efficienza energetica che ha mantenuto la sua tecnologia al centro dell’iPhone.
Arm non produce i propri processori, anche se un recente rapporto ha suggerito che potrebbe presto cambiare, ma concede in licenza una gamma crescente di progetti ai più grandi nomi del settore tecnologico, tra cui Microsoft, Nvidia, Apple, Google, Samsung, Amazon e Taiwan Semiconductor Manufacturing Company.
Dopo che Apple ha cambiato i suoi processori Mac da Intel alle proprie versioni basate su Arm nel 2020, Microsoft quest’anno ha presentato una serie di PC Windows alimentati da Arm, salutando una nuova era del “PC AI”.
In questa conversazione con Tim Bradshaw, corrispondente di FT Global Technology, Haas discute della crescente importanza del software per i produttori di chip e di come l’IA stia cambiando i dispositivi che utilizziamo.
Tim Bradshaw: Microsoft sta dando una grande spinta con i PC Windows basati su Arm nelle ultime settimane, ma questa non è la prima volta che Microsoft ha cercato di fare questo passaggio. Cosa c’è di diverso ora rispetto agli sforzi falliti del passato, come Windows RT del 2012?
Rene Haas: Ho lavorato sui primissimi PC Windows on Arm nel 2012. E da allora sono cambiate molte cose. Una delle cose che probabilmente è la più grande differenza ora è che praticamente l’intero ecosistema di applicazioni è nativo di Arm, il che significa che non solo le prestazioni saranno fantastiche, ma cercheranno di trovare un’applicazione che non verrà eseguita. Se si torna indietro di 12 anni, quando Windows on Arm ha preso il via, era un mondo completamente diverso in termini di app locali rispetto al cloud, e Windows on Arm non supportava molte applicazioni popolari [come iTunes di Apple e il browser Web Chrome di Google]. È stato un colpo mortale.
Tornando veloce fino al 2024, non ci sono problemi con gli ecosistemi applicativi. E ciò che è stato dimostrato sulle piattaforme Windows on Arm come estensione dell’altro ecosistema, MacOS, è che l’esperienza è fenomenale, se guardiamo alla durata della batteria e alle prestazioni dei Mac. . . Questa volta sarà una partita molto diversa.
Bradshaw: E ora con l’ulteriore passo di vendita di “AI everywhere”. A che punto pensi che siamo nel trovare le giuste applicazioni per questi nuovi strumenti di intelligenza artificiale?
RH: Parlando di PC AI, penso che sia molto presto. Penso che tu abbia Copilot [il marchio di Microsoft per i prodotti potenziati dagli assistenti AI recentemente esteso ai suoi ultimi PC AI] che ora è stato introdotto. Quindi il set di funzionalità di cui si è parlato, penso che inizierà a sfruttare l’hardware sottostante. Sappiamo che ci saranno altri sistemi [Windows AI PC] che usciranno nei prossimi anni. Quindi, mentre i sistemi di prima generazione saranno interessanti, i sistemi di seconda generazione lo saranno ancora di più. E le persone che hanno comprato i primi probabilmente saranno un po’ verdi d’invidia quando vedranno come sono i secondi.
Bradshaw: L’acquisto della prima versione di qualsiasi nuovo prodotto è solo una parte del rischio/rendimento di essere un early adopter. Sei uno degli early adopter? Con quale tecnologia stai giocando in questo momento?
RH: Che si tratti di console di gioco, di telefoni… Sono uno degli early adopter. Probabilmente ho tutti i telefoni cellulari esistenti. Sono un grande ragazzo di telefoni pieghevoli. Penso che siano fantastici. Perché sono abbastanza piccoli quando sono piegati per agire come un telefono cellulare. Ma quando lo espandi, puoi guardare i fogli di calcolo, puoi guardare i video. È come un mini tablet.
Bradshaw: Sembra che siamo in un altro momento in cui le persone stanno sperimentando diverse nuove forme di elettronica di consumo, con telefoni pieghevoli e occhiali AI. Avete provato qualcuno di questi nuovi dispositivi indossabili AI?
RH: Ne ho provati alcuni. Mi piacciono gli occhiali per la realtà aumentata Meta Ray Ban. Sono eleganti. La qualità video è buona. Sono buoni occhiali da sole e non sembrano ingombranti o strani. A me, personalmente, non piace qualcosa di pesante sulla testa. Ecco perché mi piacciono i Ray Ban e hanno Arm all’interno, che è anche quello che mi piace.
TUBERCOLOSI: Pensi che diventerà una grande categoria di prodotti? Perché ci siamo già stati con i Google Glass che, a dir poco, non hanno avuto successo.
RH: Penso che la realtà aumentata stia ancora emergendo in termini di capacità di questo campo. Penso che ci sia un’enorme opportunità con gli ologrammi, con la tecnologia di visualizzazione. Questa è un’area che probabilmente è ancora agli inizi in termini di comprensione. Penso che sia una questione generazionale. . . Penso che una generazione debba crescere sentendo a proprio agio nell’indossare le cose per un lungo periodo di tempo. [Quindi] è più un elemento di nicchia in questo momento.
Bradshaw:Tutti questi prodotti, che si tratti di PC AI o di occhiali intelligenti, fanno parte di una tendenza più ampia per il passaggio da servizi di intelligenza artificiale che girano nel cloud – come l’app ChatGPT, che ha bisogno di una connessione Internet per funzionare – a sistemi che funzionano “edge” [gergo del settore significa essenzialmente dispositivi di persone o aziende, come telefoni o apparecchiature di fabbrica]. C’è molta più concorrenza qui che nei chip AI, dove Nvidia domina totalmente in questo momento. Pensi che l’edge stia diventando un’opportunità più grande per i produttori di chip rispetto al cloud?
RH: Siamo ancora agli albori in termini di carichi di lavoro di intelligenza artificiale in esecuzione ovunque. Quindi, per quanto riguarda il tuo punto di vista, “cos’è un dispositivo edge?” forse l’utente lo descriverebbe come “non il cloud”. Quindi quello che deve succedere sono i modelli [AI] . . . bisogno di evolversi. Penso che i modelli debbano diventare un po’ più piccoli, un po’ più efficienti per funzionare in queste altre aree.
Dove giocherà Arm? Gireranno tutti attraverso Arm perché, prima di tutto, devi avere una CPU [unità di elaborazione centrale], che è la posta in gioco e per ognuno di questi dispositivi finali, e la base installata è comunque tutta Arm. Quindi l’ecosistema software cercherà di ottimizzare intorno ad Arm.
Al Computex [l’evento commerciale che si terrà a Taiwan questa settimana] mostriamo alcune informazioni sulle librerie di calcolo che renderanno essenzialmente molto, molto facile eseguire questi carichi di lavoro AI sulle CPU Arm. Gli sviluppatori, in passato, non avevano accesso alla CPU Arm quando volevano eseguire un’applicazione AI. Arm renderà ora disponibili queste librerie agli sviluppatori. In questo modo possono scrivere l’applicazione e sfruttare l’hardware. Poteva funzionare tre volte più veloce, quattro volte più veloce, alla stessa potenza.
Bradshaw: Queste librerie fanno parte del pacchetto più ampio di prodotti Arm che si descrive come “sottosistema di calcolo”. Questa è una parte fondamentale della strategia di Arm ora, per andare oltre la progettazione di un singolo chip su cui i clienti possono costruire. Puoi spiegarci meglio questo e perché lo stai facendo?
RH: Ciò che rende davvero unica Arm è che abbiamo l’architettura di computer più onnipresente del pianeta. Le nostre CPU sono presenti in 30 miliardi di dispositivi all’anno, quasi 300 miliardi in totale. Quello che stiamo scoprendo è che i chip stanno diventando sempre più difficili da costruire e ci vuole più tempo per costruirli. . . mano a mano che le dimensioni dei transistor diminuiscono.
Quindi, in che modo Arm può aiutare? Supponiamo che in un server si disponga di 128 CPU ARM. E con quelle 128 CPU ARM, hai tutti i [sistemi di rete] che li collegano insieme. Hai un sistema di mappatura della memoria, hai una rete mesh. . . In precedenza, il cliente finale doveva mettere insieme tutte queste cose e poi costruire il proprio chip. Con i sottosistemi di elaborazione, abbiamo messo insieme tutto questo per loro.
Siamo nei telefoni cellulari, nei PC, nelle applicazioni automobilistiche, nell’addestramento dell’IA complessa e nei server generici. Tutte queste sono CPU Arm [e] aree in cui faremo sottosistemi di calcolo. Quindi, nel tempo, sarà una parte molto, molto grande della nostra attività.
Bradshaw:Una delle vostre grandi vittorie di nuovi clienti sul lato dei data center è stata di recente Microsoft, che sta realizzando una nuova CPU basata su Arm per il suo cloud chiamata Cobalt. Ora ci sono Amazon, Google, Microsoft, i tre maggiori fornitori di cloud computing, che utilizzano CPU Arm come parte delle loro piattaforme cloud. Quand’è che è iniziato questo lavoro da parte tua per vederlo realizzato?
RH: Ci lavoriamo da oltre 10 anni. È stata un’enorme quantità di lavoro in cui due cose si sono dovute unire. Le CPU dovevano essere abbastanza performanti rispetto alla concorrenza. Dovevano essere molto efficienti. Dovevano essere ad altissima velocità. E dovevamo avere tutti i componenti intorno. E poi… L’ecosistema software doveva avere tutto ciò che era necessario per poter eseguire i server. Quindi le distribuzioni Linux, come Red Hat e SuSE. Stavamo lavorando in parallelo per avere tutti i pezzi del software insieme.
Quando si combina il software pronto con prodotti di livello mondiale e l’efficienza energetica, si ha ora un vantaggio convincente in termini di chip. Ora, ciò che lo rende ancora più interessante è che, creando un chip personalizzato, è possibile creare essenzialmente un blade personalizzato, un rack personalizzato e un server personalizzato che è molto unico per ciò che Microsoft sta eseguendo con Azure o ciò che Google sta eseguendo in Google Cloud o AWS.
Bradshaw: L’efficienza energetica è una parte importante del passo di Arm rispetto ai tradizionali produttori di chip per server come Intel e AMD. Microsoft ha recentemente dichiarato che sta investendo così velocemente nei data center AI che sembra che potrebbe mancare alcuni dei suoi obiettivi climatici. Questo deve essere un problema che tutte le aziende Big Tech stanno affrontando in questo momento?
RH: Oh, sì, è enorme. Due cose accelereranno l’adozione di Arm nel cloud. Uno è in generale, questo problema di efficienza energetica. E in secondo luogo, il fatto che, sull’IA, possiamo ridurre notevolmente la potenza grazie a questa personalizzazione. Basta guardare Nvidia. Nvidia ha costruito un chip chiamato Grace Hopper e poi ha costruito un chip chiamato Grace Blackwell. Stanno essenzialmente sostituendo la CPU Intel o AMD con una CPU Arm, che si chiama Grace.
Bradshaw: Una Big Tech che non ha ancora annunciato un chip basato su Arm nei suoi data center è Meta, proprietaria di Facebook. Il suo nuovo chip per l’inferenza dell’IA [il tipo necessario per fornire servizi di IA piuttosto che crearli], chiamato MTIA, utilizza un’alternativa open-source all’architettura di Arm chiamata RISC-V. . . Stanno usando Arm in altri modi o hanno deciso di seguire una strada diversa?
RH: Questo chip MTIA è un acceleratore. E quell’acceleratore deve connettersi a una CPU. Quindi può connettersi a una CPU ARM o può connettersi a una CPU Intel. RISC-V non è interessante dal punto di vista della CPU, perché non esegue alcun software chiave. . . Lascerò a Meta il compito di dire se si collegheranno a Intel o Arm.
Bradshaw: Gli analisti con cui parlo vedono un grande potenziale di crescita per RISC-V in settori come l’automotive, dove anche Arm spera di crescere. Ti preoccupa che RISC-V stia iniziando a rosicchiare i bordi?
Bradshaw:Dove non lo vedo rosicchiare da nessuna parte è l’esecuzione di applicazioni software chiave. Penso che ci sia un malinteso tra l’architettura RISC-V quando si applica all’essere un chip e quando esegue davvero il software [chiave]. Perché è tutta una questione di software.
E, ancora una volta, torniamo a ciò che rende Arm davvero unico: ogni applicazione popolare di massa che vi viene in mente è stata portata e ottimizzata per Arm. Ci vuole molto, molto tempo non solo per scrivere il software, ma anche per portarlo e ottimizzarlo. Non c’è software da nessuna parte per RISC-V in questi luoghi. Nessuno.
Bradshaw: Quindi, se non la concorrenza di RISC-V, cosa ti tiene sveglio la notte?
RH: Le cose di cui mi preoccupo sono le cose che sono sotto il mio controllo. Abbiamo enormi opportunità con tutti questi sottosistemi di calcolo. Abbiamo enormi opportunità con la crescita dell’intelligenza artificiale. Abbiamo un’enorme opportunità di ridurre la potenza per risolvere questo problema rispetto ai data center. Si tratta solo di assicurarci di poter mettere in atto le strategie che abbiamo, perché siamo in un momento magico nel nostro settore rispetto al potenziale di crescita.
Bradshaw: Quanto ti tiene sveglio la notte essere un’azienda quotata?
RH: In generale, non cambia il modo in cui penso di gestire l’azienda, perché non penso davvero all’azienda da un trimestre all’altro. Penso all’azienda di anno in anno. La maggior parte delle mie discussioni che ho con i nostri team interni o ingegneri riguardano il 2027, il 2028.
Bradshaw:: Sfortunatamente, Wall Street tende a guardare le cose trimestre per trimestre. Hai avuto molta volatilità dei prezzi delle azioni intorno ai tuoi rapporti trimestrali sugli utili. Non è raro per una società appena quotata, ma pensi che gli investitori capiscano davvero il business di Arm?
RH: Quello che direi sulla volatilità è che abbiamo avuto tre trimestri in cui siamo stati una società pubblica e ogni trimestre è stato più grande del precedente. E ogni trimestre di cui abbiamo parlato in futuro è stato più grande. . . Fondamentalmente abbiamo indicato che vediamo una crescita del 20% anno su anno e che continuiamo per i prossimi anni.
Abbiamo raggiunto un fatturato di 3 miliardi di dollari nell’ultimo anno. Ci sono voluti 20 anni per arrivare a 1 miliardo di dollari. Ce ne sono voluti, credo, altri 10 per arrivare a 2 miliardi di dollari. Ci sono voluti due anni per arrivare a 3 miliardi di dollari. E stiamo cercando di arrivare a 4 miliardi di dollari in un anno. Quindi la traiettoria è nel posto giusto.
Abbiamo un’incredibile visibilità in termini di attività, non solo perché riceviamo report dai nostri clienti, ma perché la nostra quota di mercato è molto alta.
Bradshaw:: Alcuni investitori si preoccupano della visibilità in due parti della tua attività in particolare. Uno di questi è Apple, uno dei vostri più grandi clienti, ma che notoriamente non è molto aperto con i suoi partner. L’altro è Arm China. Nel suo prospetto dell’IPO ha avvertito dei problemi passati nell’ottenere “informazioni accurate” da Arm China. Che intuizione hai veramente?
RH: Abbiamo una grande conoscenza di Apple. Sono un partner fenomenale per noi. Hanno firmato un’estensione [del contratto] a lungo termine. Sono molto impegnati in Arm.
Arm China, questa è la nostra joint venture in Cina. Per noi sono essenzialmente un distributore. Quindi abbiamo un’ottima visibilità in termini di come lavoriamo con i partner locali. Con la Cina, il problema che abbiamo affrontato in termini di controllo delle esportazioni non è diverso da quello di altre aziende produttrici di chip. Ma, in generale, direi, con Arm China, le cose stanno andando abbastanza bene.
Bradshaw: In che modo il fatto di essere una società quotata in borsa ha cambiato il tuo rapporto con SoftBank e il suo amministratore delegato, Masayoshi Son? Sono ancora azionisti al 90 per cento, ma ora siete più in proprio. Come cambia questa dinamica?
RH: Penso che sia cambiato nel senso che, come società pubblica, ora abbiamo un consiglio di amministrazione che ha amministratori indipendenti che rappresentano gli azionisti. Quindi tutte le cose che dobbiamo fare dal punto di vista della governance sono un po’ diverse. Direi che siamo sicuramente più indipendenti in termini di come pensiamo all’azienda, di come parliamo dell’azienda. Ma SoftBank è il nostro maggiore azionista, quindi ovviamente ha una grande voce in capitolo in termini di cose al tavolo del consiglio di amministrazione.
Con Masa, direi che il rapporto non è diverso. Parliamo tutto il tempo. È un ragazzo brillante. Penso che abbia un po’ di cattiva reputazione sulla stampa. È un ragazzo che ha fondato l’azienda 40 anni fa e la gestisce ancora. C’è un gruppo piuttosto piccolo di persone che hanno fatto questo genere di cose, e l’azienda ha ancora un ampio successo.
Bradshaw: In che modo Arm si inserisce nei più ampi obiettivi strategici di SoftBank in materia di IA?
RH: Chiaramente, Masa è molto ottimista su tutto ciò che riguarda l’intelligenza artificiale e, dato che è piuttosto difficile parlare di un’applicazione di intelligenza artificiale che non si imbatta in Arm, siamo al centro di molte di queste cose. Ad esempio, SoftBank ha effettuato un investimento in una società britannica chiamata Wayve, che sta facendo un lavoro straordinario negli LLM [modelli linguistici di grandi dimensioni, i complessi sistemi di intelligenza artificiale che si trovano dietro applicazioni come ChatGPT] per le auto a guida completamente autonoma. Funziona su Arm. Quindi c’è un’area in cui se Wayve fa bene, Arm fa bene.
Bradshaw: Questo significa che passerete a creare i vostri chip AI, come riportato di recente da Nikkei?
RH: Non posso darti nulla su questo. Non posso commentare.
Bradshaw: La Silicon Valley in generale, e l’industria dei chip in particolare, è piena di “amici nemici”. I più grandi clienti di Nvidia, ad esempio, stanno tutti producendo i propri chip AI. Dove pensi di poter e non poter competere con i tuoi clienti?
RH: Tendo a pensare di più a dove possiamo aggiungere valore e dove sta andando il settore. Torniamo ai sottosistemi di calcolo. Quando abbiamo dato il via all’idea, la cosa è stata un po’ controversa perché, implementando un sottosistema completo, alcuni clienti potrebbero dire: “Ehi, questo è il tipo di lavoro che faccio. Arm, non ho bisogno di avere la tua soluzione finita”. Avanti veloce, risolviamo molti problemi in termini di sovraccarico ingegneristico. Risolviamo molti problemi relativi al time to market. Risolviamo molti problemi relativi all’ampliamento delle piattaforme Arm.
Quindi questo è un esempio di qualcosa che potrebbe essere una cosa nemica in cui le persone potrebbero guardarlo e dire: “Questo è il mio dominio”. Ma direi che ha funzionato molto meglio di quanto pensassimo. Anche i primi clienti che lo hanno respinto lo stanno adottando.
Bradshaw: Un altro esempio di nemico amico per Arm è Intel. Allo stesso tempo, mentre competi per gran parte del business dei PC e dei server di Intel, in realtà ti stai avvicinando a loro dal punto di vista della fonderia. Di recente sei salito sul palco di un evento Intel, che alcune persone che hanno seguito questo settore per 30 anni potrebbero aver visto come un momento di “scongelamento dall’inferno”. Qual è esattamente la natura di questa relazione?
RH: Sì, questo è un ottimo esempio del mondo che si muove. Intel, 10 anni fa, probabilmente ha visto che era molto vantaggioso vedere Arm come un concorrente non sano. Avanti veloce, Intel ha un’attività fiorente che sta cercando di crescere intorno a Intel Foundry. Di cosa ha bisogno Intel Foundry? Hanno bisogno di volume. Ebbene, chi guida il maggior volume in termini di CPU? È Arm. Quindi ovviamente vedono la portata di questa opportunità . . . Hanno preso un sacco di soldi dal governo degli Stati Uniti per il Chips Act e hanno bisogno di mettere quei soldi al lavoro. Penso che lavorare con Arm sarà il modo più veloce per farlo.
Bradshaw: Abbiamo parlato molto di IA in astratto. Quali sono le particolari applicazioni dell’IA che ti entusiasmano di più personalmente?
RH: Un’applicazione AI molto semplice che uso è quella di rimuovere le persone dalle fotografie. Farò foto ai miei figli, ai miei nipoti, ai miei amici, e qualcuno farà photobombing. E puoi semplicemente ripulire quella roba. Con [Google Foto] Magic Eraser, puoi farlo. Follemente semplice, ma questa è l’intelligenza artificiale.
Ma le aree che personalmente trovo molto più interessanti sono la ricerca sui farmaci e la medicina. Un esempio molto semplice: sei malato, vai in farmacia, ti prescrivono delle medicine, e guardi la medicina e gli effetti collaterali sono il più generici possibile. Sembra qualcosa che, se il medico conoscesse la sequenza del mio genoma del DNA e fosse in grado di mappare esattamente quali farmaci mi daranno quale tipo di reazione, conoscendo esattamente il mio background e il mio profilo, sarebbe convincente. Stamattina mi sono incontrato con qualcuno che lavora in questo settore e mi ha fatto questa domanda. Con l’intelligenza artificiale, probabilmente ci vorranno tre o quattro anni.
Un altro esempio interessante è la ricerca farmacologica. Quanto tempo ci vuole per sviluppare un nuovo farmaco? Dieci anni. Questo può essere dimezzato, può essere tagliato di due terzi usando l’intelligenza artificiale. Questo per me è incredibilmente eccitante.
Bradshaw: Alcuni sostenitori dell’IA sostengono che la tecnologia sostituirà presto tutto il lavoro umano. Pensi che i tuoi nipoti dovranno lavorare?
RH: Lo spero. Lo spero proprio. Che vita sarebe se non lo facessero.
05/06/24 Barron’s: Le azioni SoftBank aumentano perché l’ attivista Elliott prende una posizione sull’azienda.
DaEric J. SavitzSegui
Le azioni di Softbank sono nettamente in rialzo sulla notizia che la società di investimento attivista Elliott Management ha acquisito una posizione nella ella holding giapponese per un valore di oltre 2 miliardi di dollari.
Una fonte che ha familiarità con la situazione ha confermato la storia, che è stata riportata per la prima volta dal Financial Times. Elliott ha discusso la sua posizione negli ultimi mesi con SoftBank, ha confermato la fonte. Elliott sta spingendo la società a lanciare un programma di riacquisto di azioni da 15 miliardi di dollari per aiutare a chiudere l’attuale sconto del 50% della valutazione di mercato della società al suo valore patrimoniale netto sottostante.
Il prezzo delle azioni di SoftBank e la sua valutazione sottostante sono stati entrambi stimolati negli ultimi mesi dal forte appetito degli investitori per le azioni della società di chip-design Arm Holdings che è stata quotata in borsa lo scorso autunno. Le azioni di Arm sono aumentate del 77% quest’anno, dando una grande spinta a SoftBank, che possiede circa il 90% delle azioni in circolazione di Arm.
L’attuale capitalizzazione di mercato di SoftBank è di circa 90 miliardi di dollari; il valore della sua sola partecipazione Arm è di circa 125 miliardi di dollari. In altre parole, le azioni SoftBank offrono agli investitori, e non solo a Elliott, un modo per acquistare Arm con un forte sconto.
Questa è la seconda volta che Elliott ha preso una grande partecipazione in SoftBank. L’ultima volta, all’inizio del 2020, la società di investimento ha accumulato una posizione del valore di circa 2,5 miliardi di dollari e, come ora, ha fatto pressione sulla società di riacquistare azioni per chiudere lo sconto su NAV. La società alla fine ha lanciato un programma per vendere alcune attività e riacquistare azioni.
SoftBank ha rifiutato di commentare la nuova puntata di Elliott.
29/05/24 The Verge: Arm dice che la sua GPU mobile di nuova generazione sarà la sua più “performante ed efficiente”
Mercoledì, il core designer IP Arm ha annunciato i suoi progetti di CPU e GPU di nuova generazione per gli smartphone di punta: la CPU Cortex-X925 e la GPU Immortalis G925. Entrambi sono successori diretti di Cortex-X4 e Immortalis G720 che attualmente alimentano il chip Dimensity 9300 di MediaTek all’interno di smartphone di punta come Vivo X100 e X100 Pro e Oppo Find X7.
Arm ha cambiato la convenzione di denominazione per il suo design della CPU Cortex-X per evidenziare ciò che dice essere un design della CPU molto più veloce. Afferma che le prestazioni single-core dell’X925 sono del 36% più veloci dell’X4 (se misurate in Geekbench). Arm dice di avera aumentato le prestazioni del carico di lavoro dell’IA del 41%, time to token, con fino a 3 MB di cache privata L2.
Il Cortex-X925 porta con sè anche una nuova generazione di microarchitetture Cortex-A (“piccoli” core): il Cortex-A725, che secondo Arm ha un’efficienza delle prestazioni del 35% migliore rispetto all’A720 dell’ultima generazione e un Cortex-A520 più efficiente dal punto di vista energetico del 15%.
La nuova GPU Immortalis G925 di Arm è la sua “GPU più performante ed efficiente” fino ad oggi, dice. È il 37% più veloce sulle applicazioni grafiche rispetto al G720 di ultima generazione, con prestazioni di ray tracing migliorate con oggetti intricati del 52% e carichi di lavoro AI e ML migliorati del 34%, il tutto utilizzando il 30% in meno di potenza.
Per la prima volta, Arm offrirà “layout ottimizzati” dei suoi nuovi progetti di CPU e GPU che dice saranno più facili per i produttori di dispositivi “lasciare” o implementare nei propri layout system on chip (SoC). Arm afferma che questa nuova soluzione di implementazione fisica aiuterà altre aziende a commercializzare i loro dispositivi più velocemente, il che, se vero, significa che potremmo vedere più dispositivi con Arm Cortex-X925 e/o Immortalis G925 rispetto ai pochi forniti con quelli di ultima generazione.
Come bonus per gli sviluppatori di giochi mobili, il ray tracing Lumen su Unreal Engine ora supporta Immortalis. Non è chiaro se questo da solo sarà un incentivo abbastanza grande per più sviluppatori di giochi per aggiungere il ray tracing ai loro giochi mobili o come si comperterebbero quei giochi. Come ha spiegato Andy Craigen, direttore della gestione dei prodotti di Arm, quando l’azienda ha lanciato il suo primo design di ray-tracing Immortalis basato su hardware nel 2022: “La sfida è che le tecniche di ray tracing possono utilizzare energia, energia e area significative in tutto il sistema mobile-on-a-chip (SoC)”.
Abbiamo chiesto ad Arm quali altri dispositivi mobili usano le sue GPU Immortalis di ray-tracing e quando possiamo aspettarci di vedere un nuovo telefono che utilizza l’Immortalis G925. Attualmente, l’iQOO Neo 9pro utilizza il Dimensity 9300, mentre la serie Xiaomi 14 e la serie OnePlus 12 utilizzano il Cortex-X4 e il Cortex-A720 in uno Snapdragon 8 Gen 3. Arm ha detto che si aspetta che nuovi telefoni con i suoi nuovi progetti principali diventino disponibili alla fine del 2024, ma non poteva dire da quali aziende.
Tuttavia, JC Hsu, vicepresidente senior aziendale di MediaTek, è stato citato nel comunicato stampa di Arm dicendo: “MediaTek si impegna a supportare l’ultima CPU Armv9 Cortex-X925 e la soluzione client GPU Immortalis-G925 nel nostro chipset di punta di prossima generazione, Dimensity 9400, entro la fine dell’anno”. Quindi, questo potrebbe significare che vedremo un nuovo Vivo o Oppo entro la fine del 2024.
Non troppi telefoni attualmente usano insieme i disegni Arm’s Cortex e Immortalis. Oltre ai telefoni di generazione attuale già menzionati sopra, il chip Dimensity 9200 di MediaTek che alimentava il Vivo X90, X90 Pro e Oppo Find X6 è stato il primo a utilizzare il design di punta della GPU di ray-tracing basato sull’hardware di Arm, l’ImmortalisG715, con il Cortex-X4. Ma è più comune trovare il Cortex abbinato a un altro design GPU in un chip mobile come l’Exynos 2400 di Samsung, che troverai nel Galaxy S24 e S24 Plus di Samsung.
26/05/24 FT: SoftBank punta a 9 miliardi di dollari all’anno in investimenti di intelligenza artificiale mentre cerca accordi più grandi
Il gruppo giapponese dice che “aumenterà” le spese di intelligenza artificiale senza appesantire la posizione finanziaria.
SoftBank è pronta a impegnarsi quasi 9 miliardi di dollari all’anno per investimenti in intelligenza artificiale, anche se il gruppo tecnologico giapponese conserva la potenza di fuoco per accordi più grandi volti ad accelerare quella che potrebbe essere la sua trasformazione più radicale fino ad oggi.
Il fondatore Masayoshi Son ha parlato della sua fede nell’IA e della necessità di rimodellare l’azienda nella ricerca di offerte che possano sostenere il gioiello della corona del gruppo, il progettista di chip con sede nel Regno Unito Arm, che è salito di valutazione da quando è diventato pubblico l’anno scorso.
L’esborso di SoftBank per investimenti e impegni è più che raddoppiato a 8,9 miliardi di dollari nei 12 mesi da quando Son ha detto che la società era pronta ad andare in “controoffensiva”. SoftBank ha detto di essere pronta a mantenere, o addirittura a superare, l’importo per il mega-affare giusto.
“In linea di principio, manterremo lo stesso tipo di tendenza in termini di ritmo delle attività di investimento”, ha detto al Financial Times il direttore finanziario di SoftBank Yoshimitsu Goto. “D’ora in poi, vogliamo intensificare gli investimenti nelle aziende di intelligenza artificiale.
“Il motivo per cui abbiamo mantenuto il nostro bilancio a un livello molto sicuro è perché vorremmo essere preparati”, ha aggiunto, “e vorremmo essere flessibili se c’è qualcosa che vorremmo andare avanti”.
Son ha costruito SoftBank da un’attività a banda larga su Internet in una società di rete di telefonia mobile regolamentata, acquisendo Vodafone Japan e Sprint lungo la strada. Ha poi trasformato radicalmente il gruppo in un gigante degli investimenti con il sostegno dell’Arabia Saudita e di Abu Dhabi, capitalizzando anche un investimento di grande successo in Alibaba.
Nella sua convinzione che l’IA sarà la fonte della crescita futura, il miliardario sta tentando di rimodellare SoftBank, e i suoi fondi di visione che assumono rischi, per rimanere rilevante in quella che considera la prossima fase dell’umanità.
Tuttavia, affronta una forte concorrenza globale. Grandi gruppi tecnologici come Microsoft, Amazon e Google hanno impegnato miliardi di dollari in partnership con start-up che costruiscono modelli di intelligenza artificiale, mentre le migliori società di venture capital sono alla ricerca di accordi con gruppi che costruiscono prodotti e applicazioni di intelligenza artificiale.
SoftBank ha anche sofferto negli ultimi anni per alcuni dei suoi investimenti più grandi, tra cui circa 14 miliardi di dollari in WeWork prima che la start-up di noleggio di uffici fallisse.
Il bilancio del gruppo è stato rafforzato da quei momenti più bui e, mercoledì, l’agenzia di rating S&P ha aggiornato SoftBank al doppio B plus, il suo più alto grado non di investimento, citando un “miglioramento della qualità delle attività”.
Quella crescente forza dà a SoftBank la capacità di fare un accordo su larga scala, ma Goto ha detto che non avrebbe permesso che le sue finanze vengano indebolite in quella ricerca.
Evidenziando un rapporto prestiti-valore di circa l’8,5 per cento e un valore patrimoniale netto di ¥27,8trilioni (180 miliardi di dollari) – guidato da Arm – il CFO di SoftBank ha affermato di avere la capacità di bilancio per fare grandi affari del valore di decine di miliardi di dollari. Ma ha avvertito che gli investitori non dovrebbero aspettarsi che SoftBank finanzi tali mosse da sola o senza utilizzare finanziamenti strutturati
“Questa [forza] non significa che siamo pronti a spendere 10 miliardi di dollari, 20 miliardi di dollari, 30 miliardi di dollari… non è qualcosa che ci aspettiamo di far uscire dal nostro bilancio”, ha detto.
I dealmaking sembrano aumentare. SoftBank questo mese ha guidato un investimento di oltre 1 miliardo di dollari nella start-up di auto a guida autonoma del Regno Unito Wayve, segnando il più grande accordo di intelligenza artificiale in Europa fino ad oggi.
Son è stato personalmente coinvolto nell’accordo a causa delle sue dimensioni e del fatto che si trattava di un investimento legato all’IA, ha affermato Kentaro Matsui, capo della nuova attività di SoftBank e socio di gestione nei suoi Vision Funds.
Goto ha anche delineato alcune aree che vede come mature per il tipo di investimento necessario per aiutare il settore dell’IA a crescere e beneficiare Arm, tra cui la generazione di energia e i data center.
Ma si è rifiutato di commentare i resoconti della stampa che Arm e SoftBank stavano considerando di produrre un chip AI. Il gruppo è anche in trattative per acquistare un altro designer di chip del Regno Unito, Graphcore, secondo una persona che ha familiarità con la trattativa. SoftBank ha rifiutato di commentare.
Dopo aver fatto un passo indietro dalla presentazione degli utili più di un anno fa, Son dovrebbe parlare all’assemblea annuale degli azionisti di SoftBank a giugno, quando Goto suggerisce che potrebbe rivelare maggiori dettagli sul suo piano di intelligenza artificiale.
Per alcuni investitori, tali piani potrebbero distrarre il gruppo dalle sue attività principali, tra cui Arm e la sua controllata di telecomunicazioni SoftBank Corporation.
“Se guardi i loro investimenti, la volatilità è tale che se fanno 10 miliardi di dollari o 20 miliardi di dollari non importa… e sarà tutto o niente se entrano sui chip AI”, ha detto un investitore a lungo termine a Tokyo. “Sì, hanno Arm e possono scrivere grandi assegni, ma passare dalla pianificazione all’esecuzione non sarà facile”.
All’interno di SoftBank, tuttavia, la direzione di marcia appare impostata. I suoi Vision Funds sono già una bestia molto diversa dagli anni in cui hanno scritto grandi assegni alle start-up. Sono sempre più passati dalla ricerca di investimenti all’uscita per fornire rendimenti, e questo ha portato a miliardi di dollari di vendite nell’ultimo anno.
Mentre il loro ritmo di investimento rallenta, i Vision Funds si stanno sempre più piegando in SoftBank, piuttosto che operare come il proprio feudo. Questo non da ultimo perché la stragrande maggioranza del denaro rimasto da investire – ospitato nel secondo Vision Fund – è di Son.
Il cambiamento ha portato a una maggiore sfocatura dei ruoli per i dirigenti presso i Vision Funds. L’anno scorso SoftBank ha creato il suo cosiddetto Platform Group, che è composto da consulenti di Vision Funds che cercano opportunità di investimento AI.
Fondamentalmente, tali investimenti non sono necessariamente effettuati dai Vision Funds, ma sono invece finanziati attraverso il bilancio del gruppo, una decisione che è definita dal fatto che SoftBank consideri l’attività strategica, piuttosto che una che alla fine sarà venduta per realizzare rendimenti.
“In realtà ci siamo fusi e chiamiamo internamente le nostre attività internazionali “One SoftBank” come un modo per ricordare a noi stessi che l’aspetto, l’obiettivo è portare i soldi a casa”, ha detto Alex Clavel, co-amministratore delegato di Vision Funds di SoftBank.
13/05/24 CNBC: SoftBank Vision Fund registra il primo guadagno annuale in 3 anni, in aumento di 4,6 miliardi di dollari
PUNTI CHIAVE
- SoftBank ha registrato un guadagno di 724,3 miliardi di yen giapponesi (4,6 miliardi di dollari) sul suo Vision Fund nell’anno fiscale conclusosi a marzo, la prima volta che il braccio di investimento tecnologico di punta è in nero dal 2021.
- Il fondatore di SoftBank Masayoshi Son ha segnalato nel 2023 che l’azienda sarebbe passata alla modalità “offesa”, dalla modalità difesa, e si sarebbe allontanata dal suo approccio cauto per iniziare a fare più investimenti.
SoftBankha registrato un guadagno di 724,3 miliardi di yen giapponesi (4,6 miliardi di dollari) sul suo Vision Fund nell’anno fiscale conclusosi a marzo, la prima volta che il braccio di investimento tecnologico di punta è in nero dal 2021.
Per l’intero anno fiscale, il segmento Vision Fund di SoftBank ha registrato un utile di 128,2 miliardi di yen, rispetto a una perdita di 4,3 trilioni di yen dell’anno precedente.
Una ripresa del Vision Fund ha aiutato SoftBank Group a ottenere un profitto nel quarto trimestre fiscale che si è concluso a marzo.
Il Vision Fund è stato aiutato dall’aumento di valore di alcuni degli investimenti di più alto profilo di SoftBank, tra cui il proprietario di TikTok ByteDance e la società di consegna di cibo negli Stati UnitiDoorDash. Tuttavia, SoftBank ha preso un colpo su alcuni dei suoi altri investimenti come la società cinese di ride-hailing DiDi e la società di office-sharingWeWork, che ha presentato domanda di protezione fallimentare del capitolo 11 l’anno scorso.
Il guadagno nel Vision Fund è dovuto in gran parte all’offertapubblica iniziale del chip designer Arm l’anno scorso.
L’azienda giapponese ha detto che i guadagni associati all’IPO di Arm, che è una filiale di Softbank, non sono riportati nella sua “dichiarazione consolidata di profitti o perdite”. Escludendo i guadagni associati agli investimenti di Vision Fund nelle sue controllate, il braccio di investimento tecnologico ha registrato una perdita di 167,3 miliardi di yen.
Tuttavia, ci sono segnali che è in corso una ripresa per SoftBank che è stata colpita da cattive scommesse su alcune aziende tecnologiche e mercati volatili.
Ecco come ha fatto SoftBank nel trimestre di marzo rispetto alle stime LSEG:
- Vendite nette: 1,75 trilioni di yen contro 1,84 trilioni di yen previsti.
- Utile netto: 231,1 miliardi di yen contro una perdita prevista di 71,64 miliardi di yen.
Ancora per l’intero anno, SoftBank ha registrato una perdita complessiva di 227,6 miliardi di yen, ma è più stretta della perdita di 970,1 miliardi di yen dell’anno fiscale precedente.
ARM “core” al passaggio dell’IA
Il braccio di investimento tecnologico di punta di SoftBank, il Vision Fund, ha avuto un momento difficile nell’anno fiscale che si è concluso a marzo 2023, registrando una perdita record di circa 32 miliardi di dollari tra un crollo dei prezzi delle azioni tecnologiche e l’inasprimento di alcune delle scommesse dell’azienda in Cina.
Tuttavia, nel trimestre di giugno dello scorso anno, il Vision Fund ha registrato il suo primo guadagno di investimento in cinque trimestri consecutivi, segnalando le prime fasi di una ripresa.
Il fondatore di SoftBank Masayoshi Son ha segnalato nel 2023 che l’azienda sarebbe passata alla modalità “offesa”,dalla modalità difesa, e si sarebbe allontanata dal suo approccio cauto per iniziare a fare più investimenti.
Il direttore finanziario di SoftBank, Yoshimitsu Goto, ha dichiarato nel trimestre precedente che SoftBank era passato da un “portafoglio Alibaba a un portafoglio incentrato sull’IA”.
Il conglomerato tecnologico è cresciuto in una delle più grandi aziende del Giappone grazie alla prima scommessa di Son sul gigante cinese dell’e-commerce Alibaba nel 2000, che è esploso negli anni successivi
L’azienda ha tagliato la sua partecipazione in Alibaba e gli alti dirigenti, tra cui Son e Goto, hanno propagandato la loro eccitazione per la tecnologia di intelligenza artificiale e il potenziale di SoftBank di investire in aziende del settore.
Arm è diventata una parte centrale del portafoglio di SoftBank. Alla fine di marzo, Arm rappresentava il 47% delle attività detenute da SoftBank, rispetto a solo il 10% di marzo 2020, ha detto Goto lunedì. Alibaba rappresenta lo 0% delle attività detenute rispetto al 48% nello stesso periodo.
“ARM è al centro del nostro spostamento dell’IA”, ha detto Goto.
12/05/23 Nikkei Asia:Arm di SoftBank prevede di lanciare chip AI nel 2025
Il CEO Son cerca di investire 64 miliardi di dollari, anche nei data center e nella robotica
Il CEO di SoftBank Group Masayoshi Son sta pianificando un blitz di investimento da 10 trilioni di yen in chip di intelligenza artificiale, robotica, data center e altro ancora. (Foto di Satoko Kawasaki)
Di SHIKATA e AKIRA YAMASHITA,
TOKYO/LONDRA — La controllata di SoftBank Group Arm si lancia nello sviluppo di chip di intelligenza artificiale, pianificando l’uscita dei primi prodotti l’anno prossimo.
La mossa fa parte della spinta di 10 trilioni di yen del CEO di SoftBank Group Masayoshi Son (64 miliardi di dollari) per trasformare il gruppo in una tentacolare potenza dell’IA.
Arm, con sede nel Regno Unito, istituirà una divisione di chip AI, con l’obiettivo di costruire un prototipo entro la primavera del 2025. La produzione di massa, che sarà gestita da produttori a contratto, dovrebbe iniziare nell’autunno di quell’anno.
Arm fornisce già progetti di circuiti chiamati architettura a Nvidia e ad altri sviluppatori di chip. L’azienda detiene una quota di oltre il 90% nell’architettura per i processori utilizzati negli smartphone.
Arm, in cui SoftBank possiede una partecipazione del 90%, si farà carico dei costi di sviluppo iniziali, che dovrebbero raggiungere centinaia di miliardi di yen, con SoftBank che contribuisce anche. Una volta stabilito un sistema di produzione di massa, il business dei chip AI potrebbe essere scorporato e collocato sotto SoftBank.
SoftBank sta già negoziando con Taiwan Semiconductor Manufacturing Corp. e altri sulla produzione, cercando di garantire la capacità produttiva.
Sotto la visione di Son di una rivoluzione dell’IA, SoftBank mira ad espandersi nei data center, nei robot e nella generazione di energia. Immagina di riunire le ultime tecnologie di intelligenza artificiale, semiconduttori e robotica per stimolare l’innovazione in vari settori. I chip AI in grande in grande volume di dati sono al centro di quel progetto.
La scommessa ambiziosa deriva dalla profonda fiducia di Son nel potere dell’IA.
L’IA che supera la capacità intellettuale umana “può risolvere problemi, come chiedere a una sfera di cristallo di raccontare il futuro”, ha detto Son in un simposio a luglio. “Il Giappone ha bisogno di fare la sfera di cristallo più luminosa al centro”.
Ha poi viaggiato in tutto il mondo per realizzare quella visione saltando gli annunci di guadagno. Ha visitato i hub di chip a Taiwan e negli Stati Uniti e ha anche incontrato dirigenti di società che dovrebbero collaborare con l’iniziativa di SoftBank.
Ha anche messo gli occhi sull’intelligenza generale artificiale, che dovrebbe assistere gli esseri umani in settori come il trasporto marittimo, i prodotti farmaceutici, la finanza, la produzione e la logistica.
Il mercato dei chip AI dovrebbe vedere una crescita accelerata.
Stimato in 30 miliardi di dollari quest’anno, il mercato dovrebbe superare i 100 miliardi di dollari nel 2029 e superare i 200 miliardi di dollari nel 2032, secondo Precedence Research of Canada. Nvidia attualmente è all’avanguardia, ma non riesce a tenere il passo con la crescente domanda. SoftBank vede un’opportunità.
L’attività di investimento principale si è ripresa, dando all’azienda il muscolo finanziario per andare all’offensiva. La società dovrebbe annunciare un grande miglioramento della linea di fondo da una perdita di quasi 1 trilione di yen un anno prima in un rapporto sugli utili dell’anno fiscale 2023 lunedì. I bilanci probabilmente mostreranno un’ampia liquidità a portata di mano.
SoftBank prevede di costruire data center dotati di chip locali negli Stati Uniti, in Europa, in Asia e in Medio Oriente già nel 2026. Poiché i centri dati richiedono enormi quantità di energia, l’azienda si espanderà anche nella produzione di energia. Sta progettando di costruire parchi eolici e solari, con un occhio alla tecnologia di fusione di nuova generazione.
Il gruppo ha annunciato un piano a febbraio per stabilire una joint venture di robotica con un’unità del fondo sovrano dell’Arabia Saudita.
Si stanno perseguendo anche fusioni e acquisizioni. Compresi i suoi fondi propri e gli investimenti di fondi sovrani e altri, con investimenti totali dovrebbe raggiungere i 10 trilioni di yen.
SoftBank ha cambiato cambiato più volte i suoi piani di sviluppo per tenere il passo con i progressi tecnologici. Ha gestito un’attività su Internet alla fine degli anni ’90 attraverso una joint venture con Yahoo degli Stati Uniti.
Alla fine degli anni 2000, è passato al business della telefonia mobile acquisendo la società Vodafone e la società statunitense Spring. Ora SoftBank tenterà una trasformazione in un gruppo centrato sull’IA.
Ma i grandi investimenti comportano dei rischi, l’acume degli affari di Son sarà di nuovo messo alla prova nel perseguire la sua visione.
10/05/24 Bloombeerg: SoftBank liquida asset di Vision Fund e si orienta verso l’intelligenza artificiale e i chip
Il Vision Fund di punta di SoftBank Group Corp. ha silenziosamente venduto o svalutato miliardi di dollari delle sue partecipazioni quotate in borsa negli ultimi anni, un segno del passaggio del fondatore Masayoshi Son dalle operazioni di venture capital che una volta erano un’ossessione e verso investimenti strategici nei semiconduttori e nell’intelligenza artificiale.
Dalla fine del 2021, il più grande fondo di startup del mondo ha visto il suo portafoglio quotato negli Stati Uniti ridursi di quasi 29 miliardi di dollari, poiché ha venduto partecipazioni in società come Coupang Inc., DoorDash Inc. e Grab Holdings Ltd. e i prezzi delle azioni sono scesi, come mostrano i documenti normativi. Questa cifra non include la vendita della partecipazione del Vision Fund nel progettista di chip Arm Holdings Plc a SoftBank lo scorso anno. L’ex kingmaker della tecnologia è ora l’ombra di se stesso, avendo licenziato più di un centinaio di dipendenti e rallentato i nuovi investimenti a una frazione del suo ritmo passato.
Son sta vendendo asset dal portafoglio del fondo mentre si prepara a possibili incursioni nell’intelligenza artificiale e nell’hardware correlato, hanno detto persone che hanno familiarità con il pensiero del miliardario. Il team del mercato dei capitali azionari di SoftBank – un gruppo di trader del calibro di Goldman Sachs – ha svolto un ruolo centrale nella monetizzazione delle considerevoli partecipazioni del Vision Fund con una minima interruzione del mercato, hanno detto le persone, che hanno chiesto di non essere identificate discutendo di questioni private.
Molti degli investimenti guidati dal presidente di SoftBank ora bypassano il Vision Fund e sono orchestrati dalla holding. Mentre Son ha a lungo stuzzicato la possibilità di una serie di Vision Fund lanciati ogni due o tre anni, la prospettiva di un terzo Vision Fund – per non parlare di un quarto – non si presenta più, hanno detto le persone.
Invece, il personale ridotto del fondo è per lo più custodi. Il team del mercato dei capitali azionari è fondamentale per individuare i momenti più opportuni per la vendita di asset, a volte attraverso operazioni di blocco sui mercati secondari, hanno detto le persone. Si stanno concentrando sul bloccare i guadagni degli investimenti e invertire eventuali perdite.
Son è passato a nuove ossessioni, ispirate in parte dal successo di Arm. Il valore di mercato del progettista di chip è salito a circa 106 miliardi di dollari dal suo debutto sul mercato lo scorso anno, valutando la partecipazione del 90% di SoftBank più di tutta SoftBank.
Un possibile progetto di Son all’orizzonte: finanziare un’impresa di chip da 100 miliardi di dollari per competere con Nvidia Corp. e fornire semiconduttori per alimentare lo sviluppo di servizi di intelligenza artificiale. I piani del 66enne rimangono in divenire, hanno detto le persone.
Le informazioni sulla vendita di asset di SoftBank provengono dai documenti 13F depositati presso la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti e rappresentano solo le società quotate del fondo negli Stati Uniti. Ciò comprende circa la metà delle società in portafoglio quotate in borsa in base al fair value. Il Vision Fund ha anche gradualmente venduto partecipazioni nella startup indiana Paytm e nella cinese SenseTime Group Inc., con SoftBank che ora possiede meno del 5% di entrambe le società.
In termini di valore patrimoniale netto complessivo di SoftBank, che sottrae le passività, il Vision Fund ha contribuito con 7,3 trilioni di yen (47 miliardi di dollari) alla fine di dicembre rispetto ai circa 9,5 trilioni di yen alla fine del 2021. Il contributo di Arm con la stessa misura è stato di 6,1 trilioni di yen alla fine di dicembre.
Un rappresentante di SoftBank ha rifiutato di commentare.
Cambio di strategia
A sette anni dalla cerimonia di lancio del Vision Fund a Riyadh, l’investitore con sede a Tokyo ha poco da mostrare da una spinta che ha indirizzato miliardi di dollari di fondi sovrani sauditi e di Abu Dhabi in giovani aziende tecnologiche. L’esperimento ha contribuito ad alimentare un’impennata globale delle valutazioni che è esplosa quando l’esuberanza di Son si è scontrata con la realtà.
Ne seguì una serie di implosioni di alto profilo, tra cui quelle di WeWork Inc., Katerra Inc. e Zume Pizza Inc., danneggiando la reputazione di Son e aumentando i suoi debiti personali nei confronti dell’azienda.
Il cambiamento di strategia di SoftBank riflette anche un reset nel più ampio mercato del venture capital. I due Vision Funds e i fondi per l’America Latina hanno gestito insieme un capitale impegnato di oltre 160 miliardi di dollari, di gran lunga il più grande fondo di capitale iniziale mai raccolto. Inizialmente il personale è andato a caccia di aziende promettenti che richiedessero investimenti di almeno 100 milioni di dollari, più soldi di quelli che molte giovani aziende volevano o potevano spendere in modo efficace.
“SoftBank si è estesa in modo abbastanza eccessivo in alcune società in fase iniziale in cui forse pensavano che il capitale potesse essere il vero elemento di differenziazione sul mercato”, ha dichiarato Matt Murphy, partner di Menlo Ventures. “Spesso non ha funzionato bene. A volte sì”.
Il settore delle startup è diventato più conservatore negli ultimi anni. I VC e le aziende hanno riconosciuto i pericoli di troppi soldi.
“Non credo che ci sia così tanta domanda per quella quantità di capitale sul mercato in questo momento”, ha detto.
Accelerare le vendite
Le vendite di asset da parte del Vision Fund hanno subito un’accelerazione, secondo i documenti della SEC. Dalla fine del 2021, SoftBank ha ceduto partecipazioni considerevoli in Coupang, ma quest’anno ha avuto luogo più di un quarto del volume delle transazioni. Ha anche continuato a vendere le sue partecipazioni in Grab e DoorDash ed è completamente uscita da Uber Technologies Inc. e dall’indiana Zomato Ltd.
Allo stesso tempo, il Vision Fund ha rivenduto a SoftBank la partecipazione del 25% in Arm ottenuta al posto di 8,2 miliardi di dollari di impegno di capitale di SoftBank. Arm, con sede a Cambridge, nel Regno Unito, i cui progetti di chip a risparmio energetico sono utilizzati praticamente in tutti i dispositivi mobili in tutto il mondo, è stata quotata in borsa a settembre.
Negli ultimi mesi, SoftBank sta investendo direttamente in società che considera strategicamente importanti, in alcuni casi assumendone quote di controllo. La società di investimento giapponese è in trattative per acquisire la startup britannica di semiconduttori Graphcore Ltd., secondo quanto riportato da Bloomberg. All’inizio di questa settimana, SoftBank ha guidato un round di finanziamento da 1,05 miliardi di dollari per la startup britannica di guida autonoma Wayve Technologies Ltd., investendo insieme a Nvidia e al sostenitore esistente Microsoft Corp. Nel 2022, un’azienda di assegni in bianco SoftBank si è fusa con l’azienda di automazione robotica del magazzino Symbotic Inc. e da allora le due aziende hanno collaborato a progetti.
Gli accordi passati hanno incluso l’acquisizione dell’operatore statunitense Sprint, nonché le operazioni giapponesi di Vodafone Group Plc e la partecipazione di Yahoo Inc. nell’allora Yahoo Japan. L’acquisizione di Sprint ha portato a un aumento della partecipazione di SoftBank in T-Mobile lo scorso anno, il risultato di un accordo raggiunto quando T-Mobile ha acquistato Sprint nel 2020.
“Il Vision Fund è stato un venditore prolifico”
Per tutti gli ultimi sette trimestri, tranne uno, il valore totale delle cessioni del Vision Fund ha superato quello degli investimenti, secondo i rapporti sugli utili della società. Nel trimestre di dicembre, il Vision Fund ha ceduto 2,2 miliardi di dollari delle sue attività, spendendo 90 milioni di dollari in investimenti.
Ciò ha contribuito a portare la liquidità di SoftBank a 6,2 trilioni di yen, rispetto ai 4,6 trilioni di yen della fine del 2021. Il secondo Vision Fund ha ancora circa 6 miliardi di dollari da spendere, ma in pratica il denaro è di Son per dirigerlo a suo piacimento, dal momento che il secondo Vision Fund non ha partner esterni, hanno detto le persone che hanno familiarità con la gestione del fondo.
Kirk Boodry, analista di Astris Advisory, stima che i due Vision Funds abbiano venduto almeno 6 miliardi di dollari delle loro partecipazioni nell’anno fiscale conclusosi a marzo. Il primo Vision Fund ha venduto almeno 5 miliardi di dollari dal 24 settembre, ha detto.
“Il Vision Fund è stato un venditore prolifico da settembre”, ha detto. “Una crescente quantità di liquidità potrebbe indicare una svolta più profonda verso l’IA generativa”.
Inoltre, i documenti della SEC non riflettono le vendite o i fallimenti di società non quotate in cui SoftBank ha investito. I Vision Funds insieme hanno investito in centinaia di startup, la maggior parte delle quali rimane di proprietà privata. Il ritiro del fondo dai nuovi grandi investimenti in startup e dai generosi follow-on sta contribuendo a una siccità nel capitale di rischio globale.
Alcune delle società del portafoglio Vision Fund che sono fallite quest’anno includono il produttore di finestre View Inc. e la società di test genetici Invitae Corp.
“Senza dubbio, Vision Fund ha avuto un impatto sulle valutazioni delle startup nel 2020-2021”, ha detto Boodry. “Quei giorni non torneranno”.
09/05/24 Barron’s: L’incapacità di Arm di superare le alte aspettative sull’IA è una “opportunità di acquisto”. Cosa dicono gli analisti.
Il progettista di chip Arm ha battuto le stime sugli utili, ma la sua guidance sui ricavi ha lasciato gli investitori piatti.
Come molte altre società esposte all’intelligenza artificiale, gli utili e la guidance di Arm sono stati entrambi forti. Semplicemente non erano abbastanza forti.
Il titolo è sceso dell’8% prima dell’apertura di giovedì, dopo il balzo del 106% delle azioni nell’ultimo anno.
Negli ultimi trimestri, gli utili hanno messo il turbo alle società esposte all’intelligenza artificiale. Il titolo del progettista di chip britannico è aumentato del 48% il giorno dopo il precedente rapporto sugli utili di febbraio e un altro 29% un paio di giorni dopo. Ma da allora la frenesia dell’intelligenza artificiale è andata avanti e il mercato sta chiedendo di più, come hanno scoperto di recente Tecnologie Palantir e AMD
Arm non è riuscita a dare al mercato ciò che sperava, nonostante abbia battuto le stime sugli utili e abbia registrato un balzo del 21% delle entrate a 928 milioni di dollari nel quarto trimestre fiscale, al di sopra dell’intervallo di previsione della società da 850 a 900 milioni di dollari.
La scarsa guidance sui ricavi per l’intero anno della società potrebbe essere il fattore alla base del calo del titolo. Arm prevede un fatturato compreso tra 3,8 e 4,1 miliardi di dollari, rispetto alla stima di Wall Street di 3,97 miliardi di dollari.
“Le previsioni di fatturato relativamente modeste di Arm possono essere viste come un segnale che il settore dell’intelligenza artificiale si sta stabilizzando in qualche modo dopo un paio di trimestri roventi per i settori dell’intelligenza artificiale e dei chip”, ha dichiarato Don Montanaro, presidente del broker online Firstrade.
Ha aggiunto che se la guidance renderà le azioni Arm più convenienti nei prossimi giorni, gli investitori potrebbero vederle come un’opportunità di acquisto.
“Quella che sembra una relativa dose di conservatorismo da parte di Arm può dare i suoi frutti nel tempo: qualsiasi dolore a breve termine ne varrà la pena se aiuta a rafforzare la credibilità dell’azienda e le fa guadagnare la reputazione di promettere poco e di consegnare troppo”, ha detto giovedì il direttore degli investimenti di AJ Bell, Russ Mould.
13/03/24 Barron’s: il CEO di Arm vede un “enorme vento di coda” da New Chips. Anche Nvidia e Intel stanno aiutando.
DaTae KimSegui
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Cambio del modello. Ciao a tutti. ARM fa soldi concedendo in licenza i suoi progetti di chip a società di semiconduttori e produttori di hardware. Per decenni, gli scettici hanno messo in discussione il valore della tecnologia dell’azienda; i suoi progetti spesso hanno fatto solo centesimi per chip.
I tempi sono cambiati. Il mese scorso, Arm ha stracciato le aspettative di Wall Street per il suo trimestre di dicembre, offrendo una prospettiva che era molto al di sopra del consenso di Wall Street. I principali fattori sono stati un passaggio a tassi di royalty più elevati e guadagni nel mercato dei server cloud. “L’ondata di intelligenza artificiale ha guidato la crescita delle licenze poiché questi nuovi dispositivi richiedono la piattaforma di calcolo performante ed efficiente dal punto di vista energetico di Arm”, ha scritto il CEO Rene Haas in una lettera agli investitori.
L’ultima tecnologia di chip avanzata di Arm, chiamata Armv9, genera il doppio dei tassi di royalty dei suoi precedenti prodotti Armv8. Per alcuni processori di fascia alta, che combinano più di 100 “core”, i progetti di Arm incassa più di 100 dollari per chip. È un enorme cambiamento rispetto alle generazioni precedenti.
I chip server cloud basati sulla tecnologia Arm beneficiano anche della rapida crescita dell’IA con Nvidia che utilizza Arm per i suoi sistemi di data center GH200 AI Superchip. Un Superchip GH200 può avere fino a 144 core CPU e Arm viene pagata per ciascuno.
Recentemente ho parlato con Haas dei progressi dell’azienda nel mercato dei server cloud, del cambiamento del modello di business dell’azienda e delle sue partnership con Nvidia e Intel.
Il CEO sembrava incredibilmente fiducioso sulle prospettive dell’azienda.
Le azioni di Arm sono state un performer stellare, recentemente scambiate a 131 dollari, oltre il 150% sopra il suo prezzo IPO di settembre di 51 dollari.
La domanda per gli investitori ora è se la recente performance finanziaria dell’azienda sia sostenibile.
Io, per esempio, sono rialzista. I clienti di Arm sono stati disposti a pagare i tassi di royalty più elevati, il che significa che la spinta di Armv9 è probabilmente nelle fasi iniziali. Inoltre, i chip server cloud basati su Arm di Amazon Web Services, Microsoft Nvidia e altri probabilmente genereranno entrate robuste per anni.
Al di fuori di Nvidia, Arm potrebbe essere la migliore storia di crescita fondamentale nella tecnologia.
Ecco i punti salienti modificati della mia conversazione con Haas:
Barron’s: Puoi parlare delle opportunità di Arm nel mercato dei data center dei server cloud. Sembra che questo business stia iniziando a decollare.
Quando siamo stati privatizzati, abbiamo avuto l’opportunità di vedere cosa fare con i nostri dollari di investimento. Con i datacenter, abbiamo notato diverse cose che potevamo fare. Se vuoi mettere insieme i processori, ci mancava un tessuto [per tessere la rete insieme]. Ci mancavano alcune istruzioni di estensione. Quindi abbiamo progettato CPU con il giusto profilo di potenza, caratteristiche e prestazioni.
Poi c’era un sacco di lavoro che doveva accadere nell’ecosistema del software. Il momento magico è arrivato quando Red Hat ha annunciato la sua distribuzione Linux per i server Arm. Tutto è venuto insieme.
Amazon lo ha capito molto presto. Circa la metà delle aggiunte di server AWS di Amazon sono ora basate su Arm.
Abbiamo anche cambiato il nostro modello di business. In passato, sarebbe stato pazzesco pensare che Arm un giorno sarebbe stato pagato 100 dollari per ogni SoC [system- on-a-chip]. Ma questo è quello che stiamo ottenendo dopo aver valutato da 50 centesimi a 1 dollaro per nucleo. Se metti 100 core, stiamo arrivando sopra i 100 dollari su questi SoC.
Che tipo di domanda stai vedendo per i sistemi di intelligenza artificiale Nvidia GH200 Grace Hopper? Nell’ultimo rapporto sui guadagni, hai notato come il GH200 eseguirà alcune delle applicazioni di intelligenza artificiale più esigenti al mondo oggi.
È molto, molto forte. Nvidia lo sta spingendo molto forte. Quello che Nvidia ha fatto con Grace Hopper è essenzialmente preso da 72 a 144 core della CPU ARM e lo ha imbullonato a un H100. Sostituisce l’implementazione x86. Nvidia ha anche fatto tutto il lavoro del driver CUDA per le CPU basate su Arm. È fantastico per noi che Nvidia lo stia spedendo.
Qual è l’impatto sul business che passa da Armv8 a Armv9? Ho visto che Armv9 rappresentava il 15% delle entrate delle royalty nel trimestre di dicembre dal 10% del trimestre precedente. Questo ritmo manterrà il passo?
Lo è. Un paio di cose da tenere a mente su v8 a v9. Vedremo un’adozione molto, molto veloce con la v9. Tutto ciò che facciamo nei server è v9. È più efficiente dal punto di vista energetico e ha un’enorme quantità di funzionalità di sicurezza.
Poi nel mobile, Android premium è per lo più tutto v9. Nei prossimi due anni, la maggior parte degli smartphone Android si muoverà in quel modo. Mi aspetto che anche l’altro sistema operativo alternativo sui telefoni vada in quella direzione.
Poi entri nell’economia. Quando siamo passati da v7 a v8, abbiamo raddoppiato i tassi di royalty da circa l’1%-1,5% al 3%. Da v8 a v9, l’abbiamo raddoppiato di nuovo al 5% o vicino al 6%.
È un enorme vento di coda per noi nella crescita delle royalty. Abbiamo bloccato quei contratti v9 nel 2020-2021, sapendo che a partire dal 2023, avrebbero iniziato ad entrare in gioco. Il nostro tasso di fiducia sulla sostenibilità di questo è piuttosto alto.
Intel, sotto il CEO Pat Gelsinger, ha dato la priorità a Intel Foundry, per dare al mercato un’alternativa a Taiwan Semiconductor. Come ci si è sentiti ad essere sul palco del recente evento Foundry di Intel, e cosa vedi da quella partnership in futuro?
Penso che Intel si sia resa conto che affinché Intel Foundry abbia successo, avrebbero dovuto guardare dove Taiwan Semiconductor stava spedendo molto volume. Il dirigente di Intel Foundry Stu Pann ha affermato che l’80% dei wafer logici di TSMC ha Arm in qualche forma. Quindi collaborare con Arm è una posta in gioco per Intel per far crescere quel business.
Abbastanza candidamente, quando sono salito a bordo, c’era un po’ freddo tra le due compagnie. Ho avuto molti incontri con Pat Gelsinger dopo aver iniziato. Siamo arrivati a una riunione delle menti che entrambe le aziende ne avrebbero beneficiato e, più in generale, l’ecosistema ne trarrebbe beneficio se collaborassimo strettamente.
Sono stati fantastici. Stanno spendendo molti sforzi ingegneristici per assicurarsi che il miglior chip server al mondo basato su Arm possa essere costruito sul processo di produzione di Intel. A un certo livello, sembra un po’ folle, ma sono abbastanza impegnati. Ci piacerebbe vederli avere successo.
Grazie per il tuo tempo, Rene.
07/02/24 Barron’s: L’impennata delle azioni Arm è un grande guadagno per SoftBank
DaEric J. SavitzSegui
SoftBank riporterà i risultati finanziari del trimestre di dicembre giovedì.
L’impennata di ARM a seguito del suo rapporto sugli utili (+ 20% nel dopo borsa) sta fornendo un’enorme manna a SoftBank Group, la holding tecnologica giapponese che ha scorporato Arm in un’IPO alla fine dello scorso anno. (Softbank ha aperto stamattina a Tokyo a + 10%)
La società di progettazione di chip Arm è stata acquisita da SoftBank per 32 miliardi di dollari nel 2016. SoftBank ha provato ma non è riuscita a vendere l’azienda per 40 miliardi di dollari a Nvidia nel 2022, e poi ha deciso di rendere pubblica l’azienda. Arm è tornata sul mercato nel settembre 2023 con un’IPO al prezzo di 51 dollari per azione.
Ecco la parte divertente.
Dopo l’offerta, SoftBank ha mantenuto una partecipazione azionaria di Arm di oltre il 90% – 929,7 milioni di azioni. Nel tardo trading di mercoledì, Arm è salito di 24,49 dollari, o il 31,8%, a 101,61 dollari, quasi il doppio del prezzo dell’IPO della società e di gran lunga il livello più alto del titolo dall’IPO.
Ergo, il valore della quota di SoftBank è aumentato di quasi 23 miliardi di dollari nel giro di pochi minuti, aumentando il valore complessivo della posizione di Arm di SoftBank a 94 miliardi di dollari. Questo è drammaticamente superiore alla capitalizzazione di mercato totale di SoftBank di 66 miliardi di dollari.
Mentre SoftBank negozia abitualmente con uno sconto sul suo valore patrimoniale netto sottostante, l’impennata delle azioni di Arm sembra probabile che spingerà il titolo quando inizia la negoziazione a Tokyo. (e in effetti stamattina ha pero a + 10%)
Per il trimestre chiuso a dicembre, Arm ha riportato un fatturato di 824 milioni di dollari, ben più avanti della previsione di consenso del mercato tracciata da FactSet di 762 milioni di dollari. Per il trimestre di marzo, la società ha previsto un fatturato compreso tra 850 e 900 milioni di dollari, oltre il vecchio consenso di 779 milioni di dollari.
E sai cosa ha scatenato le forti prestazioni? Era l’IA, naturalmente.
“L’ondata di intelligenza artificiale ha guidato la crescita delle licenze poiché questi nuovi dispositivi richiedono la piattaforma di calcolo performante ed efficiente dal punto di vista energetico di Arm”, ha scritto il CEO di Arm Rene Haas in una lettera agli azionisti.
SoftBank riporterà i risultati finanziari del trimestre di dicembre giovedì mattina.
02/12/23 Barron’s: estratto dall’articolo sui titoli tech più sottoquotati…
SoftBank Group: la holding tecnologica giapponese ha avuto un anno marcio: il titolo è in perdita del 3% e ha subito perdite considerevoli su alcune delle scommesse che ha fatto nel Vision Fund. (WeWork, per esempio.) Ma SoftBank rimane assurdamente sottovalutata. La sua partecipazione del 90% in Arm Holdings, la nuova società pubblica di progettazione di chip, rappresenta da sola il 95% della capitalizzazione di mercato di SoftBank. Ciò significa che gli investitori non stanno dando quasi alcun valore alla grande pila di denaro dell’azienda e alle sue partecipazioni in T-Mobile, Deutsche Telekom e nella società wireless giapponese SoftBank Corp. Trascurano anche il Vision Fund, che ha fette di aziende private degne di nota come Fanatics e ByteDance.
Quando la finestra IPO riapre, le fortune del Vision Fund potrebbero cambiare. Nel frattempo, i tori vedono il potenziale per un grande riacquisto di azioni.
20/11/23 Barron’s: Gli accordi di licenza di Arm dovrebbero alimentare la sua crescita. Il titolo è un acquisto, dice l’analista.
DiAngela PalumboSegui
L’analista di Wells Fargo Gary Mobley avvia la copertura di Arm Holdings con una raccomandazione di sovrappeso.
Arm Holdings è un acquisto, secondo un analista di Wells Fargo, che ha affermato che gli accordi di licenza dovrebbero alimentare la crescita del produttore di chip.
L’analista di Wells Fargo Gary Mobley ha iniziato la copertura di Arm (ticker: ARM) lunedì con un rating di sovrappeso e un obiettivo di prezzo di 70 dollari, che implica un rialzo del 27% rispetto al prezzo di chiusura del titolo venerdì.
“Consideriamo Arm come una delle aziende meglio posizionate all’interno dell’industria globale dei semiconduttori da 550 miliardi di dollari”, ha scritto Mobley in una nota di ricerca.
Per l’anno fiscale 2024, Mobley ritiene che Arm dovrebbe generare circa il 13% di crescita top-line e lo attribuisce ai futuri accordi di licenza.
Nella chiamata agli utili fiscali del secondo trimestre dell’azienda all’inizio di questo mese, il direttore finanziario Jason Child ha detto che Arm si aspettava una crescita da zero al 10% per le licenze anno dopo anno per il terzo trimestre, ma guardando al futuro ha detto che la società si aspetta “una crescita piuttosto significativa perché ci aspettiamo alcuni accordi di licenza piuttosto grandi in arrivo nel quarto trimestre”.
Mobley ha anche scritto nella sua nota di ricerca che si aspetta che la crescita delle entrate acceleri nell’anno fiscale 2025, “principalmente guidata da un recupero ciclico del chip e da tassi di royalty più elevati”.
Arm è una società britannica di semiconduttori che è diventata pubblica il 14 settembre. I suoi clienti includono Apple (AAPL) e Alphabet (GOOGL). All’inizio di questo mese, Arm ha riportato risultati finanziari del secondo trimestre che hanno superato le stime, ma ha fornito stime delle entrate del terzo trimestre da 720 milioni a 800 milioni di dollari. Wall Street aveva stimato un fatturato di 776 milioni di dollari, secondo FactSet.
L’analista di BofA Securities Vivek Arya ha scritto in una nota dopo il rilascio degli utili che le prospettive della società erano “disordinate”, il che è stato una sorpresa. Tuttavia, Arya ha mantenuto il suo rating Buy e l’obiettivo di prezzo di 65 dollari sul titolo.
“L’architettura collaudata di Arm e l’ecosistema consolidato dovrebbero aiutare ad espandere la quota di mercato dei processori e il tasso di royalty nei prossimi tre anni, superando i colleghi e il mercato più ampio”, ha affermato.
Le azioni di Arm sono aumentate del 5,5% lunedì a 58,02 dollari ed erano al passo per la loro chiusura più alta dal 15 settembre, secondo i dati di mercato Dow Jones.
08/11/23 Sole 24 Ore: WeWork va in Chapter 11
28/09/23 Financial Time: OpenAI e Jony Ive in trattative per raccogliere 1 miliardo di dollari da SoftBank per l’impresa di dispositivi AI Creatore di ChatGPT nelle prime discussioni per creare l'”iPhone dell’intelligenza artificiale”
OpenAI è in trattative avanzate con l’ex designer Apple Sir Jony Ive e Masayoshi Son di SoftBank per lanciare un’impresa per costruire l'”iPhone dell’intelligenza artificiale”, alimentato da oltre 1 miliardo di dollari di finanziamenti dal conglomerato giapponese.
Sam Altman, capo di OpenAI, ha sfruttato la società LoveFrom di Ive, che il designer ha fondato quando ha lasciato Apple nel 2019, per sviluppare il primo dispositivo di consumo del creatore di ChatGPT, secondo tre persone che hanno familiarità con il piano. Altman e Ive hanno tenuto sessioni di brainstorming nello studio del designer di San Francisco su come sarebbe un nuovo prodotto di consumo incentrato sulla tecnologia OpenAI, hanno detto le persone.
Sperano di creare un’esperienza utente più naturale e intuitiva per interagire con l’IA, nel modo in cui le innovazioni dell’iPhone nell’informatica touchscreen hanno scatenato il potenziale di mercato di massa di Internet mobile.
Il processo di identificazione di un design o di un dispositivo rimane in una fase iniziale con molte idee diverse sul tavolo, hanno detto.
Son, fondatore e amministratore delegato di SoftBank, è stato anche coinvolto in alcune delle discussioni, lanciando un ruolo centrale per Arm – il chip designer in cui il conglomerato giapponese detiene una quota del 90 per cento – oltre a offrire un sostegno finanziario.
Son, Altman e Ive hanno discusso della creazione di una società che avrebbe attinto al talento e alla tecnologia dei loro tre gruppi, hanno detto le persone, con SoftBank che ha investito più di 1 miliardo di dollari nell’impresa.
Si dice che le discussioni siano “serrate”, ma nessun accordo è stato concordato, hanno avvertito, e potrebbero essere passati diversi mesi prima che un’impresa venga formalmente annunciata. È probabile che qualsiasi prodotto hardware risultante richiederà anni per essere portato sul mercato.
OpenAI, SoftBank e LoveFrom hanno rifiutato di commentare. Le informazioni hanno precedentemente riportato alcuni aspetti delle loro discussioni sui prodotti.
Ho svolto un ruolo centrale nella creazione del primo iPhone, che è stato lanciato nel 2007, inaugurando una nuova era del personal computing.
Ma mentre il mercato degli smartphone raggiunge un plateau, molti nella Silicon Valley hanno considerato quello che potrebbe diventare il prossimo grande dispositivo di elettronica di consumo.
Le cuffie per la realtà virtuale come Meta’s Quest e gli altoparlanti intelligenti come Echo di Amazon sono stati annunciati come aventi potenziale. Ma nulla si è avvicinato a rivaleggiare con lo smartphone, che è diventato un elemento essenziale per miliardi di persone.
Per Ive, la natura compulsiva del comportamento di molti utenti di smartphone è diventata una preoccupazione. Ha detto al Financial Times nel 2018 che Apple aveva una “responsabilità morale” di mitigare le conseguenze non intenzionali dell’iPhone, come le app che creano dipendenza, e ha detto che limita il tempo sullo schermo dei suoi figli.
Il progetto con OpenAI presenta l’opportunità di creare un modo di interagire con i computer che è meno dipendente dagli schermi, secondo le persone che hanno familiarità con il suo pensiero.
Questa settimana OpenAI ha annunciato aggiornamenti al suo chatbot rivoluzionario, ChatGPT, comprese le funzionalità per controllare l’app tramite voce o caricando un’immagine e che le consentono di navigare sul web.
Il Wall Street Journal ha riferito martedì che OpenAI, che è sostenuta da Microsoft, stava prendendo in considerazione una vendita di azioni che avrebbe valutato la società con sede a San Francisco fino a 90 miliardi di dollari, triplicando la sua valutazione in meno di un anno.
24/09/23 Sole 24 Ore: analisi della società
15/09/23 Barron’s: Arm ora quota in un territorio rarefatto. Ha bisogno di dimostrare alla svelta la sua importanza per l’IA.
Di
Eric J. SavitzFollow
Si scopre che il mercato dell’IPO tecnologica non è morto.
In un evento che potrebbe segnare un punto di svolta sia per le start-up della Silicon Valley che per le banche di investimento di Wall Street, Arm Holdings (ticker: ARM) la scorsa settimana ha completato un’offerta pubblica iniziale molto attesa.Il collocamento è stato un grande successo.
È la prima IPO tecnologica di qualsiasi conseguenza da quando Intel (INTC) ha spietato Mobileye Global (MBLY) 11 mesi fa, ed è andata bene come si poteva sperare. A 51 dollari, le azioni Arm hanno un prezzo nella fascia alta della gamma prevista e si sono aperte il 10% in più. Il titolo ha chiuso la settimana in aumento del 19% rispetto al prezzo di offerta, a 60,75 dollari. Il mercato sta valutando Arm a 65 miliardi di dollari, circa 10 miliardi di dollari al di sotto del leader dei chip di memoria Micron Technology (MU), che genera 10 volte più entrate di Arm.
Arm è ora scambiato per circa 25 volte il suo ultimo anno completo di entrate e a più di 100 volte il profitto. E potrebbe essere lì che le cose si fanno difficili per la nuova azione. L’analista di Needham Charles Shi ha raccolto la copertura dopo il primo giorno di trading con un rating Hold, scrivendo che “la valutazione sembra piena”.
L’elenco delle aziende tecnologiche di medie e grandi dimensioni che negoziano a più di 25 volte le vendite è breve: include Nvidia (NVDA). E nessun altro.
Dirigendosi verso l’IPO, alcuni investitori hanno espresso preoccupazione per la recente performance finanziaria morbida di Arm. La società ha avuto un fatturato nell’anno fiscale di marzo 2023 di 2,68 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 2,70 miliardi di dollari dell’anno precedente. L’utile netto è stato di 524 milioni di dollari, in calo rispetto ai 549 milioni di dollari.
In un’intervista il giorno della quotazione, il direttore finanziario di Arm Jason Child ha affermato che l’anno di entrate piatte ha seguito un anno di crescita fuori misura, quando alcuni clienti hanno accelerato l’attività di licenza prima dell’acquisizione della società da parte di Nvidia. Child ha detto che gli investitori dovrebbero guardare alla crescita media triennale dei ricavi di Arm, intorno al 15%, come un proxy per la crescita potenziale.
Questo è stato un ritorno nel mercato azionario per Arm, che è stato resoquotto per la prima volta nel 1998, prima di essere preso in privato dalla holding giapponese SoftBank Group (9984. Giappone) nel 2016 per 32 miliardi di dollari. All’inizio del 2022, l’accordo di SoftBank per vendere Arm a Nvidia è fallito di fronte a forti obiezioni normative.
Arm ha un modello di business insolito, senza veri coetanei. Fondata nel 1990 come Advanced RISC Machines, Arm si concentra sui progetti di semiconduttori. I produttori di chip concedono in licenza il lavoro di Arm e poi pagano una piccola royalty per ogni chip progettato da Arm che vendono.
L’azienda genera circa il 45% delle sue entrate dal mercato della telefonia mobile: il 99% dei telefoni cellulari del mondo include processori basati su Arm. Il secondo mercato finale più grande di Arm è l’Internet of Things, il nome vivace per i gadget connessi alla rete. Quell’azienda sta per essere eclissata di dimensioni dai progetti di chip per il cloud computing. Il settore automobilistico è un’altra area in rapida crescita per Arm.
Questo è un business di volume e gli investitori vorranno vedere Arm aumentare le sue royalties per unità, in particolare nei telefoni cellulari. Nel suo anno fiscale di marzo 2023, sono stati venduti più di 30 miliardi di chip basati su Arm, in aumento del 70% dal 2016.
Arm genera solo sei centesimi di entrate per dispositivo spedito, secondo Child, ma osserva che la cifra dovrebbe aumentare nel tempo man mano che più clienti passano a prodotti che utilizzano le piattaforme più avanzate di Arm.
Gran parte della costosa valutazione di Arm è legata al suo potenziale attaccamento alle tendenze dell’intelligenza artificiale. Child definisce l’IA una “enorme opportunità” per l’azienda. Il mercato si è concentrato sulla formazione di modelli linguistici di grandi dimensioni, che richiedono il tipo di potenza di calcolo fornita dai processori grafici di Nvidia. Nel corso del tempo, però, Child dice che più opportunità sarà in “inferenza”, software che sfrutta quei modelli.
Child pensa che gran parte di quel lavoro di inferenza avrà luogo sui dispositivi stessi, dove i disegni Arm sono prevalenti. HP Inc. (HPQ) e Dell Technologies (DELL) hanno detto a Barron’s negli ultimi mesi che prevedono di lanciare notebook con capacità AI nei prossimi mesi.
“L’app killer dell’IA sarà che amerai di nuovo il tuo PC”, ha detto Jeff Clarke, direttore operativo di Dell in una recente intervista.
Child dice che la maggior parte dei carichi di lavoro di intelligenza artificiale di laptop e telefoni sarà basata su CPU, unità di elaborazione centrali, piuttosto che sulle costose unità di elaborazione grafica di Nvidia. Dice che Arm ha parlato con i produttori di PC, tra cui Dell e HP, sulla progettazione di modelli con processori basati su Arm per soppiantare i tradizionali chip basati su x86 di Intel e Advanced Micro Devices (AMD).
Ma per tutti i discorsi sull’IA, le entrate a breve termine di Arm sono ancora strettamente legate al mercato degli smartphone, dove la crescita è lenta. Data la sua ricca valutazione, Arm dovrò dimostrare rapidamente le sue braciole di intelligenza artificiale. Se sputa, anche lo stock potrebbe.
Il forte debutto di Arm susciterà speranze per due IPO tecnologiche sostenute da venture-backed nei prossimi giorni: Maplebear, capogruppo della società di consegna di generi alimentari Instacart, e Klaviyo, la società di software di automazione del marketing e-commerce. Se anche quelli vanno bene, potrebbe seguire una marea di offerte aggiuntive.
14/09/23 Barron’s: SoftBank ha ottenuto una grande vittoria con l’IPO di Arm. Ma le sue azioni si sono spostate di poco.
Eric J. SavitzFollow
Questo dovrebbe essere un giorno importante per gli investitori in SoftBank: ARM , la società di progettazione di chip con sede nel Regno Unito che è la più grande partecipazione singola della SoftBank, è stata quotata sul Nasdaq a 51 dollari per azione e ha chiuso il 25% a 63,59 dollari.
Eppure, gli investitori non sembrano dare credito al proprietario principale di Arm: gli Adr di SotfBank sono in aumento solo dell’1% giovedì.
Per SoftBank (ticker: SFTBY), è una grande vittoria: la società ottiene tutti i proventi dell’offerta e crea un modo per monetizzare il resto dell’attività: SoftBank continua a possedere circa il 90% di Arm.
Alla chiusura di oggi, Arm (ARM), su base completamente diluita, vale 67,9 miliardi di dollari, il che rende la partecipazione rimanente di SoftBank di circa 61 miliardi di dollari. Ciò equivale a circa il 91% dell’attuale capitalizzazione di mercato di SoftBank di circa 67 miliardi di dollari.
In altre parole: la capitalizzazione di mercato di Arm è circa anche con quella di SoftBank, nonostante il fatto che SoftBank abbia altre attività, incluso il suo controllo del gigantesco portafoglio di venture capital Vision Fund. Le azioni di SoftBank vengono quasi sempre scambiate con uno sconto significativo sul valore patrimoniale netto della società, generalmente intorno al 50%. È comunque sorprendente che le azioni di SoftBank si siano mosse a malapena giovedì.
SoftBank ha acquisito Arm nel 2016 per 32 miliardi di dollari. Un accordo per vendere Arm a Nvidia (NVDA) per 40 miliardi di dollari in contanti e azioni è crollato all’inizio del 2022 di fronte alla rigida opposizione delle autorità di regolamentazione. SoftBank ha immediatamente detto che si sarebbe rifocalizzata sul rendere pubblica la società e oggi il piano ha dato i suoi frutti.
In un’intervista con CNBC andata in onda giovedì, il CEO di SoftBank Masayoshi Son ha detto che la società intende possedere il più possibile di Arm il più a lungo possibile, senza piani a breve termine per vendere di più. Questo potrebbe essere uno dei motivi per la reazione silenziosa nelle azioni SoftBank: la modesta manna dei proventi dell’IPO è bella, ma il vero test del suo piano Arm arriverà nel tempo.
13/09/23 Barron’s: Arm ottiene il suo primo rating di acquisto anche prima dell’IPO
Eric J. SavitzFollow
Mentre Arm Holdings non ha nemmeno completato la sua tanto attesa offerta pubblica iniziale, la società di progettazione di semiconduttori ha comunque raccolto il suo primo rating Buy da Street.
Arm, interamente di proprietà di SoftBank Group (ticker: SFTBY), si prevede che prezzi le azioni a $ 47-51 ciascuno in un’offerta pubblica iniziale del giovedì mattina, scambiata con il simbolo del ticker ARM. Al vertice della gamma, l’azienda avrebbe un valore di mercato di 52 miliardi di dollari. SoftBank ha acquistato Arm per 36 miliardi di dollari nel 2016; un accordo per vendere l’azienda a Nvidia (NVDA) per 40 miliardi di dollari in contanti e azioni è stato chiuso nel 2022 di fronte alla rigida opposizione normativa. Dopo l’offerta, SoftBank continuerà a detenere circa il 90% delle azioni di Arm.
L’analista di NewStreet Research Pierre Ferragu non sta aspettando di vedere cosa succede con l’IPO. Mercoledì, ha iniziato la copertura delle azioni Arm con un rating Buy e un prezzo obiettivo di 59 dollari. “I fondamenti di Arm non sono cambiati negli ultimi sette anni: l’azienda guida la crescita dei contenuti dei semiconduttori in tutti i mercati finali, aumentando l’adozione della sua proprietà intellettuale”, scrive.
Arm non vende o produce chip; invece fornisce progetti di chip a una serie di produttori di semiconduttori. L’azienda è meglio conosciuta per fornire il design del processore utilizzato essenzialmente in ogni smartphone attuale.
Ferragu scrive che ci sono tre ragioni principali per cui è rialzista sulle prospettive per Arm.
Uno, dice che l’azienda ha un “modello finanziario di alta qualità”, per lo più sotto forma di pagamenti di royalty da parte dei produttori di chip. “Le entrate incrementali delle royalty sono profitti puri, con conseguente rapida espansione del margine, reinvestimenti trascurabili e crescita del flusso di cassa libero”, scrive.
Due, pensa che l’IPO sia ben calibrata dal punto di vista di un investitore, in quanto la crescita dell’azienda dovrebbe accelerare da qui. “L’IPO avviene al minimo nel mercato degli smartphone, poiché la penetrazione accelera nelle reti, nel cloud e nelle automobili, e nei primi giorni della migrazione all’architettura v9”, l’ultimo design del chip dell’azienda.
E tre, Ferragu sostiene che la valutazione è attraente. Stima che Arm varrà 82 miliardi di dollari nel 2026, sulla base di un multiplo di 27 volte le entrate delle royalty e 40 volte i guadagni al lordo delle imposte, con entrate delle royalty in crescita a metà degli anni. Mentre le entrate del 2022 sono state piatte con il 2021 in mezzo a una recessione del mercato della telefonia mobile, pensa che l’azienda possa crescere almeno a due cifre basse in media nei prossimi cinque anni. E pensa che i guadagni al lordo delle imposte possano triplicare nello stesso periodo, dati i costi minimi per le entrate incrementali.
L’IPO di Arm dovrebbe avere un prezzo dopo la chiusura delle negoziazioni di mercoledì, con la prima operazione giovedì mattina.
10/09/23 Sole 24 Ore: grande richiesta IPO ARM
08/09/23 Barron’s: Nvidia è l’azione di chip preferita del mercato. Questo analista pensa che ARM appartenga allo stesso livello.
Adam ClarkFollow
Arm si sta preparando per la più grande offerta pubblica iniziale dell’anno. La sua valutazione discussa ha attirato un po’ di scetticismo, ma c’è motivo di dare alla società di chip-design il tipo di premio raccolto dalla preferita del mercato azionario Nvidia, secondo gli analisti del Susquehanna Financial Group.
Arm ha puntato a una valutazione fino a 52 miliardi di dollari secondo i suoi documenti, con gli ADR valutati in un intervallo da 47 a 51 dollari ciascuna. Christopher Rolland di Susquehanna è stato leggermente più cauto, mettendo la valutazione di Arm a un discreto intervallo da 48 miliardi di dollari a 50 miliardi di dollari, con azioni al prezzo di 47 a 50 dollari per azione.
Tuttavia, questo sta ancora valutando Arm a un premio rispetto ad altre azioni di chip. La valutazione di Susquehanna per Arm si basa su un multiplo enterprise value-to-sales di 14 volte la cifra prevista delle vendite per l’anno fiscale 2025.
Ciò metterebbe Arm appena al di sotto di Nvidia (ticker: NVDA) EV/Sales multiplo di 15 volte sulla stessa base e ben davanti a una media di circa 10 volte per un gruppo di pari più ampio tra cui aziende come Qualcomm (QCOM), IntelI (INTC) e AMD.
Alcuni commentatori di mercato, tra cui Barron’s, hanno suggerito che Arm potrebbe lottare per ottenere un premio significativo.
Tuttavia, Rolland ha affermato che una valutazione dei premi è stata giustificata dalla prevista crescita delle entrate annuali composte di Arm del 20% fino all’anno fiscale 2027 e dal miglioramento dei margini operativi. Mentre il suo mercato chiave degli smartphone è lento, gli analisti di Susquehanna stanno sostenendo Arm per ottenere un mix di entrate più diversificato tra cui il cloud computing e una maggiore quota di mercato automobilistica.
“Mentre Arm itera … vediamo continue opportunità per miglioramenti di base, aumentando il costo dellei licenze e gli ASP dei chip [prezzi medi di vendita]”, ha scritto Rolland.
Ci sono rischi per la crescita di Arm, compresa la sua esposizione alla Cina dove si affida a una società indipendente per condurre vendite, e la crescita dell’architettura di chip RISC-V open source che viene utilizzata dalle aziende che vogliono evitare di pagare royalties a Arm. Tuttavia, Rolland ha notato che i progetti di Arm hanno un costo dello sviluppo della proprietà intellettuale originale e ha una comunità globale di sviluppatori di software che hanno familiarità con i suoi progetti
07/09/23 Bloomberg: SoftBank sostiene l’azienda di autotrasporti autonomi avviata da ex dirigenti self-Ford
- SoftBank dovrebbe fornire più di 1 miliardo di dollari a Stack AV
- I fondatori della defunta Argo AI mirano ad automatizzare gli autotrasporti a lungo raggio
Di Keith Naughton e David Welch
I fondatori dell’ex unità di guida autonoma di Ford Motor Co. e Volkswagen AG stanno lanciando una nuova startup di autotrasporti autonomi con un sostegno che si dice sia di oltre 1 miliardo di dollari dalla giapponese SoftBank Group Corp.
La nuova azienda, denominata Stack AV, è guidata da Bryan Salesky, Pete Rander e Brett Browning, che in precedenza gestivano Argo AI, l’operazione di guida autonoma che Ford e VW hanno chiuso l’anno scorso. Con sede a Pittsburgh, che era anche sede di Argo, Stack AV ha assunto 150 persone e ha già una flotta di test di camion sulla strada, ha detto Salesky in un’intervista.
Mentre Salesky e SoftBank hanno rifiutato di dettagliare l’investimento in Stack, Matt Smith, un funzionario dello sviluppo economico a Pittsburgh, ha detto che si aspetta che l’impegno sia “a attorno a 1 miliardo di dollari”, aggiungendosi a un crescente corridoio tecnologico nella città noto come Robotics Row.
I fondatori di Stack AV hanno contattato SoftBank all’inizio di quest’anno e Salesky hanno detto che il conglomerato tecnologico giapponese degli investimenti, che afferma di gestire più di 160 miliardi di dollari in attività coinvolte nell’intelligenza artificiale, ha accettato di fornire “capitale paziente” per far passare la startup a commercializzare la sua tecnologia di autotrasporto autonoma.
“SoftBank sa come scalare un business globale e reale”, ha detto Salesky. “Quel sostegno è estremamente utile in uno sforzo come questo in cui devi essere in esso a lungo termine”.
Ford e VW sono diventate impazienti con Argo dopo aver investito un totale di 3,6 miliardi di dollari nella startup e l’hanno chiusa l’anno scorso per sfiducia sulla tecnologia di guida autonoma. Un dirigente Ford all’epoca disse che è più facile mettere un uomo sulla luna che un’auto a guida autonoma completa sulla strada. SoftBank ha anche lasciato il suo investimento nella società AV Cruise LLC l’anno scorso, vendendo la sua partecipazione per 2,1 miliardi di dollari alla società madre della startup, General Motors Co.
Ma la consegna senza conducente – con i suoi percorsi ripetitivi e la guida in autostrada – è da lungo tempo una promessa per l’automazione. In effetti, Amazon.com Inc. ha considerato di salvare Argo l’anno scorso prima che un’economia vacillante causasse il ripensamento del rivenditore online.
Ora SoftBank di Masayoshi Son vede una nuova opportunità nel sostenere Stack AV per aiutare a risolvere i problemi di logistica e catena di approvvigionamento emersi durante la pandemia man mano che più consumatori si sono rivolti al commercio online.
“Stack è guidato dai veterani del settore, Bryan, Pete e Brett, che sono stati determinanti nel plasmare l’industria AV”, ha detto Kentaro Matsui, responsabile dei nuovi affari di SoftBank, in una risposta via e-mail alle domande. “Sotto la loro guida, insieme alle competenze e alle risorse di intelligenza artificiale di SoftBank, crediamo che la tecnologia basata sull’intelligenza artificiale di Stack cambierà radicalmente il trasporto di merci e le catene di approvvigionamento”.
In un’intervista a Bloomberg Television, Salesky ha detto che SoftBank sta dando a Stack AV il tempo e le risorse necessarie per risolvere il “problema su scala mondiale” della catena di approvvigionamento e dei problemi di sicurezza che affliggono gli autotrasporti.
“Questo richiede un capitale paziente e a lungo termine”, ha detto Salesky. “Sicura certamente richiede una grande visione per farlo accadere”.
Stack sarà in competizione con Waymo di Alphabet Inc., la cui unità Via è specializzata in merci, così come Aurora Innovation, anch’essa con sede a Pittsburgh, e TuSimple Holdings Inc., che è attualmente alla ricerca un acquirente. Le startup e i giocatori tecnologici esperti hanno lottato per convincere gli investitori che alla fine genereranno un ritorno significativo.
Ma Salesky ha detto che sta dimostrando la tecnologia di Stack su 18 assi ai potenziali clienti, che ha rifiutato di nominare, e il feedback è stato buono. Mentre l’attuale flotta funziona con motori tradizionali, la tecnologia è in grado di essere utilizzata sui veicoli elettrici.
“Oggi abbiamo una flotta di camion in fase di test su strada e stiamo aggiornando potenziali partner su ciò che stiamo facendo”, ha detto Salesky. “Abbiamo visto molto interesse”.
Salesky e Rander, veterani degli sforzi di guida autonoma presso Alphabet e Uber Technologies Inc., vedono un forte business case per l’automazione degli autotrasporti.
“Stiamo guardando alla piena autonomia, un sistema di guida autonoma molto capace che non è solo vincolato a una corsia o allo svincolo per uscire”, ha detto Salesky. “Dobbiamo arrivare a un punto in cui questi camion possano andare ovunque perché alla fine vengano adottati”.
Salesky ha rifiutato di dire quando Stack commercializzerà la sua tecnologia. Anche Matsui di SoftBank non ha messo una tempistica su quando si aspetta un ritorno sul suo investimento in Stack.
“Comprendiamo le risorse significative necessarie per avere successo”, ha detto Matsui, “e ci impegniamo a sostenere Stack mentre eseguono la loro visione”.
Mettere un robot al volante di un grande impianto di perforazione aiuterebbe a risolvere molti problemi con gli autotrasporti a lungo raggio, come una persistente carenza di conducenti e significativi problemi di sicurezza che vedono mezzo milione di incidenti all’anno negli Stati Uniti che coinvolgono grandi camion.
“Il potenziale salvavita è enorme”, ha detto Salesky, “così come la capacità di migliorare le catene di approvvigionamento, migliorare l’efficienza, migliorare i tempi di attività e portare le cose dove devono andare più velocemente. Una forte industria degli autotrasporti è una parte importante di un’economia robusta”.
06/09/23 Briefing.com: La valutazione proposta di Arm Holdings subisce una sforbiciata, ma l’accordo potrebbe rilanciare il mercato delle IPO (ARM)
Arm Holdings (ARM), la società di semiconduttori con sede nel Regno Unito che alimenta la maggior parte degli smartphone del mondo, è sul punto di lanciare una delle IPO più attese degli ultimi anni. Tuttavia, la valutazione proposta non è così alta come molti partecipanti al mercato avevano previsto, riflettendo le condizioni fredde nel mercato IPO e l’apprensione degli investitori per l’economia, specialmente in Cina. Sulla base della fascia di prezzo dell’IPO prevista di 47-51 dollari, ARM potrebbe essere valutato fino a 54,5 miliardi di dollari, ben al di sotto della valutazione di 65 miliardi di dollari che il suo proprietario giapponese Softbank avrebbe preferito.
Softbank sta anche perseguendo un accordo significativamente più piccolo di quanto originariamente previsto. In particolare, ARM offre 95,5 milioni di ADS, il che equivarrebbe a un ricavo lordo totale di 4,87 miliardi di dollari se i prezzi dell’IPO sono nella fascia alta della gamma. Era stato riferito che Softbank stava cercando di raccogliere 8-10 miliardi di dollari di proventi.- La dimensione dell’accordo più piccola – che sarà ancora la più grande IPO dell’anno – è dovuta alla recente decisione di Softbank di riacquistare la quota del 25% in ARM detenuta dalla sua affiliata Vision Fund. Questa mossa dovrebbe essere di supporto per l’IPO perché non solo migliora le dinamiche della domanda/offerta abbassando il flottante azionario, ma rimuove anche la possibilità che Vision Fund venda la sua partecipazione sul mercato aperto qualche volta lungo la strada.
- Lavorando anche a favore dell’IPO è che Softbank ha assemblato un’impressionante linea di investitori che include molti dei più grandi clienti di ARM. In precedenza, Bloomberg ha riferito che NVIDIA (NVDA), Intel (INTC), Apple (AAPL), Google (GOOG) e Advanced Micro Devices (AMD), tra gli altri, sono pronti ad acquistare fino a 735 milioni di dollari di azioni ARM nell’accordo. È probabile che Softbank possa vendere ancora più azioni ARM a questo gruppo, ma la società sta cercando di mantenere una partecipazione del 90% in ARM dopo l’IPO.
- Dal punto di vista del sentimento degli investitori, vedere aziende di spicco come queste piazzare una grande scommessa su ARM fornisce alla sua IPO un colpo nell’ARM.
- L’enorme portata di ARM nei settori dei semiconduttori e dell’elettronica di consumo è ciò che rende la sua IPO così seducente e unica. Secondo il suo prospetto, le CPU dell’azienda alimentano oltre il 99% degli smartphone del mondo. Una preoccupazione principale prima dell’IPO, tuttavia, è che agli investitori verrà chiesto di pagare un prezzo molto alto per entrare nel titolo.
- Con Softbank che ha abbattuto la valutazione proposta, questa preoccupazione è diminuita un po’. Nella fascia alta della valutazione proposta, ARM avrebbe un P/S finale di circa 20x, rispetto al P/S previsto di circa 25x.
- Anche se l’interesse e l’entusiasmo saranno altissimi, l’IPO di ARM non è priva di rischi. Di particolare preoccupazione è l’esposizione di ARM alla Cina, che sta lottando con il rafforzamento dei venti contrari macroeconomici. Per il contesto, ARM ha generato quasi un quarto delle sue entrate dalla Cina.
- In relazione, la domanda globale di elettronica di consumo, anche per gli smartphone, è stata debole. Ciò si riflette nei recenti dati finanziari di ARM poiché le entrate sono diminuite di circa l’1% nel FY23 (a fine marzo) a 2,68 miliardi di dollari.
Il principale punto di parato, tuttavia, è che l’imminente IPO di ARM – che potrebbe arrivare già la prossima settimana – ha il potenziale per fornire una spinta sia al mercato azionario più ampio che al mercato IPO. Le aspettative si sono raffreddate dopo che Softbank ha abbassato la valutazione proposta per ARM, ma prevediamo ancora molti fuochi d’artificio quando il più grande designer di chip del mondo diventerà pubblico.
SoftBank sa come scalare un business globale e reale”, ha detto Salesky. “Quel sostegno è estremamente utile in uno sforzo come questo in cui devi essere in esso a lungo termine”.
Ford e VW sono diventate impazienti con Argo dopo aver investito un totale di 3,6 miliardi di dollari nella startup e l’hanno chiusa l’anno scorso come sentimento sulla tecnologia di guida autonoma. Un dirigente Ford all’epoca ha detto che è più facile mettere un uomo sulla luna che un’auto a guida autonoma completa sulla strada. SoftBank ha anche lasciato il suo investimento nella società AV Cruise LLC l’anno scorso, vendendo la sua partecipazione per 2,1 miliardi di dollari alla società madre della startup, General Motors Co.
Ma la consegna senza conducente – con i suoi percorsi ripetitivi e la guida in autostrada – ha dimostrato a lungo una promessa per l’automazione. In effetti, Amazon.com Inc. ha considerato di salvare Argo l’anno scorso prima che un’economia vacillante causasse il ricommissione del rivenditore online.
Ora SoftBank di Masayoshi Son vede una nuova opportunità nel sostenere Stack AV per aiutare a risolvere i problemi di logistica e catena di approvvigionamento emersi durante la pandemia man mano che più consumatori si sono rivolti al commercio online.
“Stack è guidato dai veterani del settore, Bryan, Pete e Brett, che sono stati determinanti nel plasmare l’industria AV”, ha detto Kentaro Matsui, responsabile dei nuovi affari di SoftBank, in una risposta via e-mail alle domande. “Sotto la loro guida, insieme alle competenze e alle risorse di intelligenza artificiale di SoftBank, crediamo che la tecnologia basata sull’intelligenza artificiale di Stack cambierà radicalmente il trasporto di merci e le catene di approvvigionamento”.
In un’intervista a Bloomberg Television, Salesky ha detto che SoftBank sta dando a Stack AV il tempo e le risorse necessarie per risolvere il “problema su scala mondiale” della catena di approvvigionamento e dei problemi di sicurezza che affliggono gli autotrasporti.
“Questo richiede un capitale paziente e a lungo termine”, ha detto Salesky. “Sicura certamente richiede una grande visione per farlo accadere”.
Stack sarà in competizione con Waymo di Alphabet Inc., la cui unità Via è specializzata in merci, così come Aurora Innovation, anch’essa con sede a Pittsburgh, e TuSimple Holdings Inc., che è attualmente alla ricerca un acquirente. Le startup e i giocatori tecnologici esperti hanno lottato per convincere gli investitori che alla fine genereranno un ritorno significativo.
Per saperne di più: i fondatori del defunto Argo di Ford lanciano una nuova startup a guida autonoma
Ma Salesky ha detto che sta dimostrando la tecnologia di Stack su 18-wheeler ai potenziali clienti, che ha rifiutato di nominare, e il feedback è stato buono. Mentre l’attuale flotta funziona con motori tradizionali, la tecnologia è in grado di essere utilizzata sui veicoli elettrici.
“Oggi abbiamo una flotta di camion in fase di test su strada e stiamo aggiornando potenziali partner su ciò che stiamo facendo”, ha detto Salesky. “Abbiamo visto molto interesse”.
Salesky e Rander, veterani degli sforzi di guida autonoma presso Alphabet e Uber Technologies Inc., vedono un forte business case per l’automazione degli autotrasporti.
“Stiamo guardando alla piena autonomia, un sistema di guida autonoma molto capace che non è solo vincolato a una corsia o all’uscita per uscire”, ha detto Salesky. “Dobbiamo arrivare a un punto in cui questi camion possano andare ovunque perché alla fine vengano adottati”.
Salesky ha rifiutato di dire quando Stack commercializzerà la sua tecnologia. Anche Matsui di SoftBank non ha messo una tempistica su quando si aspetta un ritorno sul suo investimento in Stack.
“Comprendiamo le risorse significative necessarie per avere successo”, ha detto Matsui, “e ci impegniamo a sostenere Stack mentre eseguono la loro visione”.
Mettere un robot al volante di un grande impianto di perforazione aiuterebbe a risolvere molti problemi con gli autotrasporti a lungo raggio, come una persistente carenza di conducenti e significativi problemi di sicurezza che vedono mezzo milione di incidenti all’anno negli Stati Uniti che coinvolgono grandi camion.
“Il potenziale salvavita è enorme”, ha detto Salesky, “così come la capacità di migliorare le catene di approvvigionamento, migliorare l’efficienza, migliorare i tempi di attività e portare le cose dove devono andare più velocemente. Una forte industria degli autotrasporti è una parte importante di un’economia robusta”.
06/09/23 Reuters: ARM di SoftBank lancia l’IPO corteggiando T Rowe in una valutazione di 52 miliardi di dollari
Di Manya Saini, Echo Wang e Anirban Sen
5 settembre (Reuters) – SoftBank Group’s (9984. T) Arm Holdings Ltd ha lanciato il roadshow per la sua offerta pubblica iniziale (IPO) di successo martedì mentre il chip designer cerca di convincere gli investitori che vale fino a 52 miliardi di dollari nella più grande vendita di azioni di quest’anno.
Arm ha dato il via al suo roadshow a Baltimora, dove ha sede l’influente asset manager T Rowe Price, sottolineando l’importanza del gestore del fondo nelle grandi IPO.
T Rowe Price è stato un investitore di ancoraggio in alcuni dei più grandi debutti sul mercato azionario, tra cui quello del produttore di auto elettriche Rivian Automotive Inc (RIVN.O), che è stato valutato 66,5 miliardi di dollari nella sua IPO nel 2021. L’IPO di Arm è la più grande da allora.
Arm ha incontrato anche altri potenziali investitori martedì, tra cui Sands Capital con sede ad Arlington, in Virginia, secondo fonti che hanno chiesto l’anonimato discutendo di incontri privati.
SoftBank offre 95,5 milioni di azioni di deposito americane di Arm, con sede a Cambridge, in Inghilterra, per $ 47 a $ 51 a testa e sta cercando di raccogliere fino a 4,87 miliardi di dollari al top della gamma.
Arm ha rivelato che l’intervallo proposto lo valuterebbe tra i 48 e i 52 miliardi di dollari. Ha anche rivelato che potrebbe emettere alcune azioni come compensazione per i suoi dipendenti, prendendo la sua valutazione, su base completamente diluita, fino a 54,5 miliardi di dollari.
La valutazione che Arm sta inseguendo rappresenta un calo rispetto alla valutazione di 64 miliardi di dollari in cui SoftBank il mese scorso ha acquisito la quota del 25% che non possedeva già nella società dal suo Vision Fund da 100 miliardi di dollari.
Eppure, anche con questa domanda di valutazione più modesta, SoftBank andrebbe meglio del suo accordo da 40 miliardi di dollari per vendere Arm a Nvidia Corp (NVDA.O), che ha abbandonato l’anno scorso tra l’opposizione dei regolatori antitrust.
Jamie Mills O’Brien, gestore di portafoglio presso il gestore di fondi britannico Abrdn, ha detto di aver trovato la richiesta di valutazione di SoftBank nell’IPO “più appetibile di quanto inizialmente discusso”.
“Stiamo osservando da vicino come l’azienda gestisce il rapporto con la sua attività in Cina, insieme a qualsiasi ulteriore impatto della “guerra” tecnologica tra Cina e Stati Uniti”, ha detto.
Il conglomerato giapponese possiederà il 90,6% delle azioni ordinarie di Arm dopo la chiusura dell’offerta, ha detto la società, aggiungendo che non riceverà alcun ricavato dall’IPO.
Arm ha firmato molti dei suoi principali clienti come investitori fondamentali nella sua IPO, tra cui Apple (AAPL.O), Nvidia (NVDA.O), Alphabet (GOOGL.O), Advanced Micro Devices (AMD.O), Intel (INTC.O) e Samsung Electronics (005930. KS).
Arm ha detto che gli investitori hanno indicato un interesse ad acquistare un totale di 735 milioni di dollari delle azioni vendute nell’offerta.
Arm è stata fondata nel 1990, come joint venture tra Acorn Computers, Apple Computer e VLSI Technology.
Le sue azioni sono state scambiate alla Borsa di Londra e al Nasdaq dal 1998 al 2016, quando sono state private da SoftBank in un accordo che l’ha valutata a 32 miliardi di dollari.
La quotazione di Arm dovrebbe sostenere il mercato delle IPO a livello globale e alimentare altre startup verso la quotazione in borsa poiché il suo successo segnalerebbe il ritorno dell’appetito degli investitori per le aziende tecnologiche.
Diversi altri grandi nomi tra cui il servizio di consegna di generi alimentari Instacart Inc, la piattaforma di automazione del marketing Klaviyo e il marchio di calzature Birkenstock dovrebbero elencare le loro azioni sulle borse statunitensi nelle prossime settimane.
Sarà anche una pietra miliare per SoftBank, in quanto attinge a diversi nomi tecnologici di punta come investitori per ottenere il supporto per l’azienda i cui progetti alimentano oltre il 99% degli smartphone del mondo.
Reuters ha riferito per la prima volta sulla fascia di prezzo proposta da SoftBank per l’IPO sabato. Le fonti hanno anche detto che potrebbe aumentare questa gamma prima dei prezzi dell’IPO, se la domanda degli investitori si rivelasse forte.
Arm genera una grande quota delle sue entrate attraverso commissioni di royalty basate sul prezzo medio di vendita del chip basato su Arm del cliente o su una commissione fissa per chip.
Per l’anno conclusosi il 31 marzo, le vendite di Arm sono scese a 2,68 miliardi di dollari, colpite principalmente da un crollo delle spedizioni globali di smartphone.
A differenza della maggior parte delle aziende tecnologiche in perdita ma ad alta crescita che debuttano con valutazioni elevate ma in seguito precipitano al di sotto del prezzo di listino, Arm è redditizio. Questo dovrebbe ridurre significativamente le ansie degli investitori, hanno detto gli analisti.
Sara Russo, analista senior di Bernstein, ha detto che è presto per Arm beneficiare del boom dell’intelligenza artificiale, ma lo spazio rappresenta un’area di potenziale crescita per Arm.
Gli analisti hanno detto che Arm può potenzialmente cavalcare le code di Nvidia, che è stato il più grande beneficiario del boom dell’IA con il titolo in aumento di oltre il 230% da inizio anno, poiché i suoi chip devono essere accoppiati a unità di elaborazione centrale (CPU) ad alta efficienza energetica – la specialità di Arm.
Barclays (BARC.L), Goldman Sachs (GS.N), JPMorgan Chase (JPM.N) e Mizuho Financial Group (8411. T) sono i principali sottoscrittori per l’offerta.
Se i sottoscrittori esercitano il loro diritto di acquistare azioni di Arm per intero come parte dell'”opzione greenshoe”, ci vorrebbe che l’importo dell’IPO sarebbe aumentato a 5,2 miliardi di dollari.
Arm, che ha sfruttato un totale di 28 banche per l’IPO, non ha scelto una tradizionale banca “lead left” e dividerà equamente le commissioni dei sottoscrittori tra le prime quattro banche.
Arm prevede di negoziare sul Nasdaq con il simbolo “ARM”.
04/09/23 Barron’s: I prezzi di Arm mostrano che non è Nvidia. Ma sarà comunque la più grande IPO dell’anno.
Adam ClarkFollow
Arm Holdings è pronta per un’offerta pubblica iniziale di successo che farà da test sull’appetito del mercato per un’importante azienda tecnologica. Tuttavia, i primi prezzi che circolano suggeriscono che sta accettando che non sarà la prossima Nvidia.
Il designer di chip britannico Arm sta guardando ad una valutazione tra i 50 e i 55 miliardi di dollari per la sua IPO sul Nasdaq, secondo il Wall Street Journal, citando persone che hanno familiarità con la questione.
Arm ha rifiutato di commentare quando è stato contattato da Barron.
L’obiettivo è inferiore a un calcolo di 64 miliardi di dollari del valore di Arm a seguito di una recente vendita di partecipazioni che ha coinvolto il suo attuale proprietario SoftBank (ticker: 9984. Giappone). SoftBank spera di vendere circa il 10% delle azioni totali in circolazione nell’offerta, ha riferito The Journal.
Tuttavia, lo renderebbe ancora la più grande IPO dell’anno e un importante indicatore per l’interesse degli investitori in una grande società tecnologica quotata in un momento di alti tassi di interesse. La valutazione suggerisce ancora che Arm è piuttosto ottimista.
Arm ha generato 2,68 miliardi di dollari di entrate nel suo ultimo anno fiscale e un reddito netto di 524 milioni di dollari. Ciò indica che sta cercando un multiplo price-to-earnings finale compreso tra 95 e 105 volte.
Questo è meno del rapporto prezzo-utili di 117 volte che Nvidia (NVDA) quota. Tuttavia, Arm punta ancora a un premio pesante per altri produttori di chip che condividono una forte esposizione al lento mercato degli smartphone. Ad esempio, Qualcomm (QCOM) negozia con un rapporto P/E finale di 15 volte.
Una valutazione all’indietro non racconta tutta la storia. La tecnologia di Arm alimenta i chip all’interno di quasi tutti gli smartphone e spera che molti dei suoi partner investano nella sua IPO come investitori strategici. Nvidia, Apple (AAPL) e Google-parent Alphabet (GOOGL) sono tutte tra le società che hanno sottoscritto per investire, secondo Reuters. Questo potrebbe spingere verso l’alto la valutazione.
Tuttavia, ciò che ha senso come investimento strategico per i clienti di Arm potrebbe non avere senso per i singoli investitori. L’esposizione di Arm agli smartphone e al mercato cinese ha sollevato domande tra gli analisti sulla sua traiettoria di crescita.
“I nostri esperti sono scettici sulla sostenibilità a lungo termine della crescita dei ricavi e sugli alti margini di ARM. Si aspettano una crescita annuale dei ricavi del 5-10% per i prossimi cinque anni, seguita da un picco e da una successiva contrazione su base annuale”, ha scritto Albie Amankona, analista di Third Bridge in una nota di ricerca lunedì.
01/09/23 WSj: l’IPO di ARM valutata da 50 a 55 miliardi di dollari
Arm prevede di iniziare a incontrare potenziali investitori già martedì
DaCorrie DriebuschFollow
eBen DummettFollow
Masayoshi Son, presidente e amministratore delegato di SoftBank Group. FOTO: KIYOSHI OTA/BLOOMBERG NEWS
Il designer britannico di chip Arm Ltd. sta guardando una valutazione tra 50 e 55 miliardi di dollari per quella che si preannuncia come la più grande offerta pubblica iniziale dell’anno.
Arm prevede di iniziare a incontrare potenziali investitori già martedì prima del suo debutto in borsa sulla borsa Nasdaq la settimana successiva, hanno detto persone che hanno familiarità con la questione.
Secondo le voci che circolano SoftBank, il proprietario di Arm, dovrebbe vendere circa il 10% delle azioni totali in circolazione nell’offerta,. Questo grosso collocamento farà da test per la ripartenza del mercato IPO, in seguito ai debutti pubblici di successo, ma più piccoli, della catena di ristoranti Cava Group e Oddity Tech, un venditore diretto al consumatore di marchi di cosmetica.
SoftBank ha acquisito Arm, i cui chip sono utilizzati nella maggior parte degli smartphone e dei dispositivi mobili, per circa 32 miliardi di dollari nel 2016. In seguito ha venduto un quarto dell’attività per 8 miliardi di dollari al Vision Fund, un’unità dell’investitore tecnologico giapponese.
Tuttavia, la fascia di prezzo mirata di Arm è ben al di sotto del valore di 64 miliardi di dollari implicito dal recente accordo di SoftBank Group per acquistare la restante quota del 25% in Arm dalla sua unità Vision Fund.
Le persone vicine all’accordo dicono che la valutazione dell’obiettivo più basso non è scolpita nella pietra. Si aspettano una forte domanda sul roadshow del chip designer per spingere il prezzo più in alto. In molte IPO molto attese, le aziende e i loro sottoscrittori iniziano con una valutazione obiettivo inferiore e vanno a prezzi molto più alti.
L’IPO di Arm offre a SoftBank un modo per vendere la sua posizione nel designer di chip nel tempo. Se il titolo sale nei prossimi mesi potrebbe fornire un rendimento maggiore.
Per l’investitore giapponese potrebbe essere una vittoria. Guidata dal suo fondatore miliardario Masayoshi Son, SoftBank ha trascorso gran parte degli ultimi due anni a vendere investimenti vecchi di anni per pagare il debito.
L’IPO di Arm darebbe a SoftBank un nuovo capitale per riavviare i suoi investimenti ad ampio raggio in startup tecnologiche. La società ha recentemente dichiarato di voler rinnovare la sua spinta per investimenti su larga scala nell’intelligenza artificiale.
In precedenza SoftBank ha cercato di vendere Arm per 40 miliardi di dollari a Nvidia un produttore di intelligenza artificiale e chip grafici, ma l’opposizione normativa ha condannato l’accordo.
Arm è un attore chiave nell’industria mondiale dei semiconduttori, con aziende tra cui Apple, Qualcomm e Advanced Micro Devices che si affidano ad esso per alcuni dei loro chip. È orgoglioso di essere un partito neutrale nell’industria dei chip, vendendo i suoi progetti a tutti senza favorire alcun produttore.
Nel suo prospetto per l’IPO depositato presso la Securities and Exchange Commission, Arm ha detto che il profitto è diminuito di oltre il 50% nell’ultimo trimestre, danneggiato dal rallentamento delle vendite di smartphone.
L’azienda ha esteso la sua impronta ad altri chip più potenti negli ultimi anni e sta ricevendo un’ulteriore spinta dalla recente eccitazione per l’intelligenza artificiale, che potrebbe portare nuove opportunità di vendita. Più di 30 miliardi di chip basati su Arm sono stati spediti nell’ultimo anno fiscale dell’azienda, in aumento del 70% rispetto a sette anni fa, ha detto Arm nel deposito della SEC.
Nvidia ha abbandonato il suo piano di acquistare Arm da SoftBank a causa dell’opposizione normativa.FOTO:COSTFOTO/ZUMA PRESS
L’esposizione di Arm alla Cina è un rischio chiave che potrebbe pesare sulla valutazione finale della società nell’offerta a causa della sfiducia tra gli Stati Uniti e la sua superpotenza rivale.
Circa il 25% delle entrate di Arm proveniva dalla Cina nel suo ultimo anno fiscale, secondo il deposito della SEC, rendendolo “particolarmente suscettibile ai rischi economici e politici” che colpiscono quel paese. Arm ha detto che si aspetta un calo delle entrate di royalty dalla Cina, aggiungendo che tali entrate sono già rallentate a causa delle questioni economiche e dei controlli sulle esportazioni imposti al paese.
La Cina ha dimostrato la sua capacità di intervenire nello sviluppo dell’industria dei chip degli Stati Uniti il mese scorso, dopo che i regolatori cinesi non sono riusciti ad approvare l’offerta di oltre 5 miliardi di dollari di Intel per l’acquisto del produttore di chip israeliano Tower Semiconductor
. Quell’inazione ha portato le due società ad abbandonare il loro accordo.
Arm ha tenuto colloqui con alcuni dei suoi partner e clienti per la vendita di piccole partecipazioni nell’IPO per un valore fino a 100 milioni di dollari ciascuno, secondo persone che hanno familiarità con la questione. Non si poteva imparare quale, se c’è, di questi investitori prevede di partecipare.
Le aziende a volte invitano investitori finanziari strategici e di grande nome a investire nella loro IPO a causa delle relazioni esistenti o per aiutare a guadagnare credibilità con il mercato per aumentare la domanda per l’emissione.
L’accordo è una buona notizia per i banchieri di Wall Street che hanno sofferto per la recente recessione del mercato IPO.
22/08/23 Barron’s: Arm ha l’ambizione di essere la prossima Nvidia. Perché la battaglia per l’IA è fondamentale.
Di Adam ClarkFollow
Arm Holdings è destinata ad essere il prossimo grande titolo di chip del mercato mentre si prepara per la sua quotazione pubblica. Il modello di successo è NvidiaNVDA +8.47% ma Arm deve ancora dimostrare di essere un attore leader nell’intelligenza artificiale.
Il prospetto depositato da Arm prima della sua offerta pubblica iniziale pianificata sul Nasdaq ha accennato alle sue ambizioni di intelligenza artificiale. Ha anche rivelato che è stato valutato a circa 64 miliardi di dollari in una recente vendita di partecipazione che ha coinvolto il suo attuale proprietario SoftBank (ticker: 9984. Giappone).
La valutazione potenziale implicita è pesante per una società che ha generato 2,68 miliardi di dollari di entrate nel suo ultimo anno fiscale. Ciò implicherebbe un rapporto prezzo/ricavi ancora più ricco rispetto alla collega società di semiconduttori Nvidia (NVDA) che scambia circa 45 volte le sue vendite annuali più recenti.
Tuttavia, ci sono motivi per chiedersi se Arm possa ottenere una valutazione simile a Nvidia, l’attuale gioco preferito del mercato sulla crescita dell’IA.
Mentre Nvidia vende unità di elaborazione grafica che sono diventate lo strumento di scelta per la formazione dei sistemi di intelligenza artificiale, la forza principale di Arm è la concessione di progetti di licenze per unità di elaborazione centrale o CPU.
Le CPU di Arm sono già utilizzate nell’esecuzione di applicazioni AI, specialmente negli smartphone. Mentre l’ondata di investimenti nella tecnologia AI ha sovralimentato la spesa per i chip per i data center, non è chiaro quanto lontano o rapidamente ciò si tradurrà in una spesa per chip di fascia alta per dispositivi come computer e smartphone.
Nel frattempo, Arm è fortemente esposto al mercato degli smartphone. L’analista indipendente Richard Windsor, che pubblica Radio Free Mobile, ha scritto martedì che il profilo di Arm assomiglia più allo specialista di chip per smartphone Qualcomm (QCOM) che a Nvidia. Mentre le azioni Nvidia sono salite alle stelle quest’anno per l’eccitazione dell’IA, Qualcomm ha scambiato quasi piatto, trattenuto dalle preoccupazioni per il rallentamento delle vendite di smartphone.
Windsor ha anche detto che c’erano potenziali preoccupazioni sull’esposizione di Arm alla Cina. Le vendite della società nel paese sono gestite da Arm China, una società separata che opera in modo indipendente ed è di proprietà maggioritaria di investitori cinesi. Arm ha un interesse di minoranza nel business cinese tramite SoftBank.
“Il profilo di rischio di Arm in Cina è grande se non maggiore di quello di Qualcomm, specialmente quando si tratta di sensibilità geopolitiche intorno al trasferimento della proprietà intellettuale in Cina”, ha scritto Windsor.
Arm ha detto nel suo deposito che la Cina ha rappresentato circa il 25% delle sue entrate nel suo anno fiscale più recente, rispetto al 18% dell’anno precedente. In confronto, Nvidia ha generato il 21% delle sue entrate dalla Cina negli ultimi 12 mesi, secondo FactSet.
“In un anno di downcycle per smartphone e semi, i ricavi annuali piatti di [Arm] sembrano andare bene, mentre l’espansione del margine suggerisce che gli investimenti in R&S/organico stanno ripagando ora. Più interessante, però, la concentrazione delle entrate della Cina è in aumento, uno sfondo sempre più rischioso data la geopolitica”, hanno scritto gli analisti di Macquarie in una nota di ricerca.
21/08/23 CNBC: ARM deposita la domanda di quotazione al Nasdaq, poiché SoftBank mira a vendere azioni del chip designer che ha acquistato per 32 miliardi di dollari
Kif Leswing@KIFLESWING e Arjun Kharpal@ARJUNKHARPAL
PUNTI CHIAVE
- Arm, che è di proprietà di SoftBank, ka depositato lunedì la documentazione per essere quotata sul Nasdaq.
- Il chip designer con sede nel Regno Unito sta cercando di quotarsi in un periodo storicamente lento per gli Stati Uniti IPO.
- SoftBank ha accettato di acquisire Arm per 32 miliardi di dollari nel 2016.
Arm, il progettista di chip di proprietà della giapponese SoftBank, ha presentato domanda per una quotazione Nasdaq lunedì, posizionandosi per rendere pubblica durante un periodo storicamente lento per le IPO tecnologiche.
L’azienda vuole fare trading con il simbolo del ticker “ARM”.
Arm ha riportato 524 milioni di dollari di reddito netto su 2,86 miliardi di dollari di entrate nel suo anno fiscale 2023, che si è concluso a marzo. Le entrate di Arm nel 2023 sono diminuite leggermente rispetto alle vendite dell’azienda nel 2022 di 2,7 miliardi di dollari.
La società con sede nel Regno Unito ha presentato richiesta in modo confidenziale una quotazione negli Stati Uniti all’inizio di quest’anno dopo aver precedentemente annunciato che sarebbe stata quotata pubblica negli Stati Uniti sul Regno Unito, infliggendo un duro colpo alla Borsa di Londra.
Arm è una delle più importanti aziende di chip. Vende le licenze di un set di istruzioni al centro di quasi tutti i chip mobili e, sempre più spesso, anche chip per PC e server. Negli ultimi anni, ha puntato a vendere progetti di chip più completi, il che è più redditizio.
I chip Arm sono realizzati da aziende tra cui Amazon, Alphabet, AMD, Intel, Nvidia, Qualcomm e Samsung, secondo il deposito. La sua tecnologia è inclusa anche nei chip Apple per iPhone. Arm ha detto che la sua tecnologia è stata inclusa in oltre 30 miliardi di chip prodotti nell’anno fiscale 2023. Arm in genere prende una commissione su ogni chip che viene spedito utilizzando la sua tecnologia.
SoftBank originariamente cercava di vendere Arm al gigante dei chip Nvidia, ma l’accordo ha affrontato un importante blocco da parte delle autorità di regolamentazione, che hanno sollevato preoccupazioni per la concorrenza e la sicurezza nazionale. SoftBank ha privato Arm nel 2016 in un accordo del valore di 32 miliardi di dollari.
Arm non ha fornito un prezzo delle azioni previsto, quindi non è ancora possibile stimare la sua valutazione.
Arm, con poco meno di 6000 dipendenti, svolge un ruolo fondamentale nel mondo dell’elettronica di consumo, progettando l’architettura dei chip che si trovano nel 99% di tutti gli smartphone, rendendolo un fornitore chiave di tecnologia per Apple, Googlee Qualcomm.
L’azienda è stata fondata nel 1990 come joint venture tra diverse aziende e Apple per creare un processore a bassa potenza per dispositivi alimentati a batteria. È diventato pubblico per la prima volta nel 1998, prima di essere preso in privato nel 2016 da SoftBank.
Ma l’azienda sta anche affrontando venti contrari da un rallentamento della domanda di prodotti come gli smartphone, che ha colpito le aziende di chip su tutta la linea. Le vendite nette di Arm sono diminuite del 4,6% su base annua nel secondo trimestre, mentre l’unità ha perso, secondo il comunicato sugli utili di SoftBank. L’insediato Vision Fund di SoftBanks, nel frattempo, ha accumulato miliardi di dollari in perdite negli ultimi tempi a causa di scommesse tecnologiche che si sono inasprite in un ambiente ad alto tasso di interesse.
Nel suo deposito, Arm ha fatto il caso che la sua tecnologia sarebbe essenziale per le applicazioni di intelligenza artificiale, anche se si concentra sui processori centrali, non sui processori grafici necessari per creare grandi modelli di intelligenza artificiale. “La CPU è vitale in tutti i sistemi di intelligenza artificiale, sia che gestisca il carico di lavoro dell’IA interamente o in combinazione con un coprocessore, come una GPU o un’NPU”, ha detto Arm nel deposito.
Arm ha identificato x86, il set di istruzioni utilizzato nei processori Intel e AMD, così come RISC-V, un set di istruzioni open source supportato da diverse grandi aziende tecnologiche, come fonti di concorrenza.
La società ha affermato che i suoi tre maggiori clienti rappresentavano il 44% delle entrate totali dell’azienda. Il più grande cliente dell’azienda, Arm China, un’entità indipendente, ha rappresentato il 24% delle vendite. Arm ha anche detto che Qualcomm, che sta attualmente facendo causa per una violazione delle licenze, ha rappresentato l’11% delle vendite.
Arm è pronta ad andare sul mercato in un momento in cui gli investitori si stanno affollando verso i semiconduttori di nuova generazione a causa della domanda stimolata dall’intelligenza artificiale, in particolare la forte popolarità delle applicazioni di intelligenza artificiale generativa. Nvidia, il produttore di chip più al centro del boom dell’IA generativa, ha visto il suo prezzo delle azioni triplicare quest’anno.
Tuttavia, il mercato dell’IPO tecnologico è stato in gran parte dormiente negli ultimi 20 mesi, senza notevoli accordi garantiti da venture dal dicembre 2021. Lo scorso ottobre, Intel ha quotato la società di tecnologia automobilistica a guida autonoma Mobileye. Quell’azione è aumentata solo del 17% dalla chiusura del suo primo giorno.
Alcuni investitori tecnologici potrebbero guardare all’offerta di Arm come indicazione della domanda per le nuove offerte. La società di consegna di generi alimentari Instacart è tra le startup in fase avanzata che si stanno preparando a presentare i documenti dell’IPO alla SEC.
18/08/23 Reuters: SoftBank acquista la partecipazione di Vision Fund in Arm con una valutazione di 64 miliardi di dollari di fonti
Di Anirban Sen
18 agosto, 20236:39 GMT+2Aggiornato14 ore fa
NEW YORK, 18 agosto (Reuters) – SoftBank Group Corp (9984. T) ha acquisito la partecipazione del 25% in Arm Ltd che non possiede direttamente dalla sua unità Vision Fund in un accordo che valuta il progettista di chip a 64 miliardi di dollari, secondo persone che hanno familiarità con la questione.
I dettagli della transazione saranno svelati lunedì quando Arm renderà pubblico il deposito per la sua quotazione sul mercato azionario, hanno detto le fonti, chiedendo l’anonimato poiché queste discussioni sono riservate.
SoftBank dovrebbe ora vendere meno azioni Arm nell’offerta pubblica iniziale (IPO) e probabilmente manterrebbe una partecipazione fino al 90% nella società, secondo le fonti, aggiungendo che la raccolta di capitale di Arm dall’IPO sarebbe inferiore all’intervallo da 8 miliardi di dollari a 10 miliardi di dollari che era stato pianificato in precedenza.
SoftBank è attualmente in trattative per collocare Arm con una valutazione da 60 a 70 miliardi di dollari nell’IPO, che dovrebbe avvenire a settembre, ha riferito in precedenza Reuters. SoftBank, che ha preso in privato Arm per 32 miliardi di dollari nel 2016, ha venduto una quota del 25% della società a Vision Fund 1 (VF1) per 8 miliardi di dollari nel 2017.
L’accordo rimuove una potenziale volatilità per le azioni di Arm dopo l’IPO, perché VF1 aveva inizialmente pianificato di incassare la sua partecipazione nel mercato azionario nel tempo dopo la quotazione, mentre SoftBank ha indicato che rimarrà un investitore strategico a lungo termine.
Reuters è stata la prima a riferire all’inizio di agosto che SoftBank era in trattative per acquistare la quota dal Vision Fund. Il Wall Street Journal ha riportato i termini finanziari dell’accordo all’inizio di venerdì.
L’accordo offre anche una grande vittoria per i maggiori investitori di VF1, tra cui il Fondo di investimento pubblico dell’Arabia Saudita e Mubadala di Abu Dhabi. Hanno subito perdite dopo che molte delle scommesse di SoftBank su startup come il fornitore di spazi di lavoro WeWork Inc (WE.N) e la società di ride-sharing Didi Global (92Sy.MU) sono crollate.
I piani di Arm per la quotazione arrivano quando negli Stati Uniti Il mercato IPO mostra i primi segni di una ripresa dopo un periodo sterile che è durato un anno e mezzo. Anche il servizio di consegna di generi alimentari Instacart e la società di automazione del marketing Klaviyo Inc dovrebbero essere quotati pubblici a New York a settembre, hanno detto le fonti.
14/08/23 Reuters: Esclusivo! SoftBank in trattative per acquistare la quota del 25% di Vision Fund in Arm
Di Echo Wang e Anirban Sen
NEW YORK, 13 agosto (Reuters) – SoftBank Group Corp (9984. T) è in trattative per acquisire la quota del 25% in Arm Ltd che non possiede direttamente da Vision Fund 1 (VF1), un fondo di investimento da 100 miliardi di dollari che ha raccolto nel 2017, secondo persone che hanno familiarità con la questione, offrendo potenzialmente una vittoria per gli investitori che hanno aspettato anni per forti rendimenti.
Le discussioni arrivano mentre SoftBank, che attualmente possiede il 75% di Arm, si sta preparando a quotare il chip designer sul Nasdaq il mese prossimo con una valutazione da 60 a 70 miliardi di dollari.
Se i negoziati portassero a un accordo, l’investitore tecnologico giapponese offrirebbe un’importante e immediata manna agli investitori VF1, tra cui il Fondo di investimento pubblico dell’Arabia Saudita e il Mubadala di Abu Dhabi. Hanno curato le perdite dopo che molte delle scommesse di SoftBank su startup come il fornitore di spazi di lavoro WeWork Inc (WE.N) e la società di ride-sharing Didi Global (92Sy.MU) si sono inasprite.
L’alternativa — lasciare che VF1 venda le sue azioni Arm nel mercato azionario nel tempo dopo l’offerta pubblica iniziale (IPO) — richiederebbe in genere almeno uno o due anni, date le dimensioni della partecipazione. Sarebbe anche più rischioso per gli investitori del fondo poiché è possibile che le azioni di Arm possano scendere dopo l’IPO.
VF1 è tornata alla redditività nell’ultimo trimestre grazie all’eccitazione degli investitori per l’intelligenza artificiale che aumenta il valore di alcune delle startup in cui ha investito. Eppure le sue precedenti perdite hanno impedito a SoftBank di assicurarsi investitori esterni per Vision Fund 2 (VF2), i cui 56 miliardi di dollari di capitale provenivano dall’azienda giapponese e dalla sua gestione, tra cui l’amministratore delegato Masayoshi Son.
Una grande manna per gli investitori VF1 potrebbe aumentare le possibilità di SoftBank di sfruttarli di nuovo per il capitale in futuro, anche se SoftBank attualmente non ha intenzione di farlo, secondo le fonti.
Son, che ha assunto la banca d’investimento Raine Group per consigliare SoftBank sui negoziati, si è ritirato dalle deliberazioni di VF1 sulla questione in modo che il fondo prenda una decisione in modo indipendente nell’interesse dei suoi investitori, hanno detto le fonti.
Il comitato per gli investimenti di VF1 e il comitato consultivo per gli investimenti di SoftBank, a cui partecipano i rappresentanti degli investitori di fondi, stanno gestendo i negoziati, una delle fonti hanno aggiunto.
La valutazione esatta per Arm che le due parti stanno discutendo per la loro transazione non ha potuto essere appresa, e le fonti hanno avvertito che è possibile che non venga raggiunto alcun accordo.
Se viene firmato un accordo, SoftBank venderebbe meno azioni Arm nell’IPO e probabilmente riporterebbe una quota compresa tra l’85% e il 90%, secondo le fonti, che hanno richiesto l’anonimato perché i negoziati sono riservati.
SoftBank, VF1 e Arm hanno rifiutato di commentare. Raine non ha risposto immediatamente alle richieste di commento.
INVESTITORI CHIAVE
L’IPO di Arm sarebbe un vantaggio non solo per VF1 ma anche per SoftBank, che ha riportato la sua terza perdita trimestrale consecutiva la scorsa settimana. È stato colpito da cali nelle valutazioni delle principali partecipazioni come la società cinese di e-commerce Alibaba Group (9988. HK), la società di telecomunicazioni tedesca Deutsche Telekom (DTEGn.DE) e l’operatore wireless statunitense T-Mobile U.S. (TMUS.O).
SoftBank, che ha acquistato Arm per 32 miliardi di dollari nel 2016, ha venduto una quota del 25% della società a VF1 per 8 miliardi di dollari nel 2017. SoftBank è stata anche in trattative con diverse società tecnologiche per portarle a bordo come investitori fondamentali in Arm prima della sua IPO, tra cui Amazon.com Inc (AMZN.O), ha riferito Reuters.
SoftBank la scorsa settimana ha detto che VF1 ha registrato un guadagno di 12,4 miliardi di dollari su 89,6 miliardi di dollari di investimenti, mentre VF2 ha portato una perdita di 18,6 miliardi di dollari su 51,8 miliardi di investimenti.
Il gigante degli investimenti è in “modalità difesa” dal maggio 2022 dopo che le valutazioni tecnologiche sono crollate in mezzo a un aumento dei tassi di interesse e all’incertezza economica. Ma a giugno, Son ha detto che stava progettando di passare alla modalità “offesa” in mezzo all’eccitazione per i progressi dell’intelligenza artificiale.
SoftBank ha iniziato i preparativi per un’IPO di Arm dopo che un accordo per vendere la società a Nvidia Corp (NVDA.O) per 40 miliardi di dollari è crollato l’anno scorso a causa delle obiezioni delle autorità di regolamentazione antitrust statunitensi ed europee.
Arm ha preso in considerazione un’offerta fino a 10 miliardi di dollari per la sua quotazione. I suoi piani per essere pubblici vengono come gli Stati Uniti Il mercato IPO mostra segni di una ripresa dopo un periodo arido durato un anno e mezzo, mentre le principali aziende tra cui il servizio di consegna di generi alimentari Instacart e la società di automazione del marketing Klaviyo Inc si preparano a quotarsi a New York.
All’inizio di quest’anno, Arm ha respinto una campagna del governo britannico per quotare le sue azioni a Londra e ha detto che avrebbe perseguito il collocamento su una borsa statunitense.
L’attività di Arm è andata meglio della più ampia industria dei chip perché concede in licenza i progetti piuttosto che pagare per realizzare i sistemi di elaborazione stessi. La sua tecnologia è diventata onnipresente negli smartphone e nei data center, offrendo lucrosi pagamenti di royalty. Eppure la domanda di smartphone si è indebolita ultimamente, pesando sui guadagni di Arm.
In una evidenza dell’importanza di Arm per il suo portafoglio di investimenti, SoftBank ad aprile ha chiesto all’amministratore delegato di Arm Rene Haas di unirsi al suo consiglio di amministrazione.
Reportage di Echo Wang e Anirban Sen a New York; Montaggio di Greg Roumeliotis, Mark Porter e Diane Craft
08/08/23 Nikkey:Apple, Samsung investiranno in Armall’IPO di settembre
L’unità di progettazione di chip SoftBank debutterà sul Nasdaq, capitalizzazione di mercato vista al di 60 miliardi di dollari
SoftBank Group prevede di elencare le azioni della sua unità di chip deign, Arm, sul Nasdaq a settembre in un accordo che dovrebbe valere 60 miliardi di dollari o più. (Foto di origine di Reuters e Getty Images)
MASAYUKI SHIKATA e AKIRA YAMASHITA, scrittori dello staff Nikkei8 agosto 2023 19:00 JST
TOKYO/LONDRA — L’unità di progettazione di chip britannica di SoftBank Group, Arm, prevede di quotare le sue azioni in un’offerta pubblica iniziale sul Nasdaq a settembre, ha appreso Nikkei. La capitalizzazione di mercato dell’unità in quel momento dovrebbe essere superiore a 60 miliardi di dollari, il che renderebbe l’accordo la più grande offerta pubblica iniziale del mondo finora quest’anno.
SoftBank presenterà la richiesta ufficiale agli Stati Uniti. Securities and Exchange Commission per la quotazione alla fine di questo mese. Poi deve ottenere l’approvazione del Nasdaq. I principali produttori di chip globali, tra cui Apple, Samsung Electronics, Nvidia e Intel, investiranno in Arm non appena la società sarà quotata sul mercato.
La quota di mercato azionario di Arm è prevista per la metà e la fine di settembre. La società sta sondando la domanda degli investitori e spera che il valore aziendale di Arm aumenti ulteriormente. La valutazione del progettista di chip è raddoppiata da quando SoftBank Group ha acquistato la società per 24 miliardi di dollari (31 miliardi di sterline all’epoca) nel 2016.
Attualmente, il 75% delle azioni di Arm è di proprietà di SoftBank Group, mentre la restante quota del 25% è detenuta dal SoftBank Vision Fund, un’unità che investe in società tecnologiche di tutto il mondo. Il Vision Fund venderà dal 10% al 15% delle sue azioni Arm sul mercato aperto.
Arm prevede di accogliere i grandi produttori di chip come azionisti a medio e lungo termine, vendendo loro quote di qualche percentuale ciascuno. Questo ha lo scopo di stabilizzare il prezzo delle azioni al momento della quotazione.
Arm è un attore critico nell’industria globale dei semiconduttori. Il produttore di chip statunitense Nvidia ha precedentemente proposto un’acquisizione del progettista di chip del Regno Unito. Tenendo le azioni di Arm, i produttori di chip sperano di avere un’influenza sulla gestione di Arm.
Arm ha sede a Cambridge, nel sud-est della Gran Bretagna. L’unità è stata chiamata il “gioiello della corona” del paese, essendo stata creata attraverso una collaborazione tra l’industria britannica e il mondo accademico. Dalla sua fondazione nel 1990, ha sviluppato dati di progettazione di circuiti integrati, il “progetto” per i semiconduttori. I produttori di chip basano i loro prodotti su questi progetti.
I design power-sipping di Arm gli hanno dato una quota di mercato globale di oltre il 90% per i chip utilizzati negli smartphone, dove la durata della batteria è premium.
Le vendite di Arm hanno raggiunto 2,8 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2022, in aumento del 70% rispetto all’anno fiscale 2016, quando SBG ha acquisito la startup. Più di 250 miliardi di chip che utilizzano i suoi progetti sono stati spediti in tutto. Il presidente e amministratore delegato del gruppo SoftBank, Masayoshi Son, ha detto agli azionisti all’assemblea generale annuale della sua azienda a giugno che si aspettava che quel numero “raggiungasse 1 trilione”.
Dopo aver acquistato Arm nel 2016, l’azienda giapponese l’ha resa un pilastro del gruppo. Ha accettato un’offerta di acquisto da 40 miliardi di dollari da parte di Nvidia nel 2020, ma ha abbandonato l’accordo dopo che le autorità di regolamentazione hanno espresso opposizione. Da allora, SoftBank ha cercato di rendere pubblica l’unità. SoftBank e Arm hanno rifiutato di commentare l’IPO prevista.
La quotazione di Arm sarà la prima grande IPO in un anno, secondo i dati di un ricercatore del mercato statunitense Refinitiv. Technicolor Creative Studios, una società francese di tecnologia degli effetti visivi, è stata quotata alla borsa Euronext nel settembre 2022 per 97 miliardi di dollari.
Il mercato IPO è migliorato drasticamente negli ultimi anni, poiché le banche centrali di tutto il mondo hanno facilitato la politica monetaria in risposta alla pandemia di COVID-19. L’importo del capitale raccolto attraverso le IPO in tutto il mondo nel 2021 è stato di 46,2 miliardi di dollari, in aumento dell’80% rispetto all’anno precedente e l’importo maggiore dal 2000, secondo Refinitiv.
Ma dopo che l’invasione russa dell’Ucraina da parte dell’anno scorso ha contribuito a un forte aumento dell’inflazione, le banche centrali di tutto il mondo hanno aumentato i tassi di interesse. Con gli improvvisi aumenti dei tassi che hanno scatenato le turbolenze del mercato, il valore delle IPO è crollato di due terzi nel 2022 rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il ritmo di serraggio si è rallentato di recente, stuzzicando l’appetito degli investitori per le aziende in crescita.
La quotazione di Arm è un simbolo della rinascita delle azioni high-tech, che fino a poco tempo fa si sono comportate male.
03/07/23 WSJ: Ha speso 140 miliardi di dollari per l’IA con poco da mostrare. Ora ci sta riprovando.
Il miliardario Masayoshi Son ha detto che avrebbe reso SoftBank “la società di investimento per la rivoluzione dell’IA”, ma ha perso la frenesia più recente
DiEliot BrownFollow
Dopo che l’investitore tecnologico globale Masayoshi Son ha lanciato il più grande fondo di investimento privato del mondo sei anni fa, ha detto che la sua SoftBank stava seminando denaro in aziende sulla base di un’unica strategia.
“Non stiamo solo facendo investimenti incautamente”, ha detto Son agli investitori nel 2018. “Ci stiamo concentrando su un tema, che è l’IA”.
Dopo aver speso 140 miliardi di dollari spesi per oltre 400 startup Softbank è marginale negli ultimi sviluppi dell’intelligenza artificiale che sta facendo salire il mercato e arranca nel tentativo di recuperare.
Nonostante la spesa senza precedenti che Son nel 2020 ha detto che avrebbe reso SoftBank “la società di investimento per la rivoluzione dell’IA”, uno degli investitori tecnologici più prolifici al mondo ha perso la frenesia dell’IA generativa, il sottosettore rovente in cui prodotti come ChatGPT imparano da enormi set di dati per creare testo o immagini unici.
Il conglomerato con sede a Tokyo ha investito solo in una delle 26 startup di intelligenza artificiale generatrice del valore di oltre 1 miliardo di dollari, secondo PitchBook. L’area si è accesa negli ultimi mesi, con aziende private come ChatGPT-maker OpenAI che hanno raccolto nuovi cicli di denaro per gli investimenti che raddoppiano o triplicano le valutazioni precedenti delle società. I concorrenti di SoftBank tra cui Coatue, Lightspeed e Tiger Global Management hanno sostenuto ciascuno diverse società da miliardi di dollari nella zona.
Il CEO di SoftBank Masayoshi Son, presentando un robot durante una conferenza stampa nel 2014.
Alla riunione annuale dell’azienda a giugno, Son si è impegnato di nuovo ad essere in prima linea nel campo. Ha detto che l’IA rimodellerà l’umanità e che si era dedicato a diventare un architetto di quel futuro, ammettendo di aver pianto durante i momenti di introspezione l’anno scorso. Si vergognava “di aver commesso molti errori”, ha detto.
La mancanza di successo di Son con l’IA mostra le difficoltà che gli investitori devono affrontare nel tentativo di cavalcare l’attuale ondata di entusiasmo. Anche con una quantità gigantesca di denaro da distribuire in dozzine di aziende e aree del settore, scegliere i vincitori è un gioco sfuggente.
L’ondata di intelligenza artificiale che ha scosso numerose azioni tecnologiche ha anche avuto scarso effetto sul portafoglio di azioni tecnologiche quotate in borsa di SoftBank che ha sostenuto come startup, 36 società tra cui DoorDash e la società di e-commerce sudcoreanaCoupang.
Gran parte di quel fervore azionario è stato limitato ai giganti in carica come Microsoft e Meta Platforms, piuttosto che alle start-up alle quali SoftBank si rivolge. SoftBank ha perso enormi guadagni al produttore di chip incentrato sull’IA Nvidia: l’investitore con sede a Tokyo ha messo circa 4 miliardi di dollari nella società nel 2017, solo per vendere le sue azioni nel 2019. Le azioni Nvidia sono in aumento di circa 10 volte da allora.
SoftBank ha beneficiato del boom dell’IA in una delle sue aziende: il chip designer Arm, che ha acquistato nel 2016 per 32 miliardi di dollari.
Gli analisti dicono che Arm sarà probabilmente valutato a più di 60 miliardi di dollari – una grande spinta rispetto alle stime precedenti – in un’offerta pubblica iniziale prevista nei prossimi mesi. Questo, insieme a uno yen giapponese più debole, ha contribuito a sollevare le azioni SoftBank di oltre il 33% dalla fine di maggio.
Amir Anvarzadeh, uno stratega della società di ricerca Asymmetric Advisors, ha affermato che la mancanza delle società di intelligenza artificiale di SoftBank rafforza la sua convinzione che la banca “non sia un grande investitore”. Tuttavia, ha detto, con una spinta alla valutazione di Arm, “potenzialmente questo salva davvero SoftBank dai suoi investimenti disastrosi del passato”.
Negli ultimi mesi, la febbre dell’IA si è solo intensificata nel settore del venture capital. I prezzi sono saliti alle stelle per le startup di intelligenza artificiale considerate calde e gli investitori stanno buttando soldi ai fondatori che sembrano promettenti. Una startup francese di intelligenza artificiale ha raccolto 113 milioni di dollari il mese scorso, meno di otto settimane dopo la sua fondazione.
SoftBank afferma che quasi il 90% delle aziende sostenute dal suo Vision Fund utilizza l’IA nelle loro operazioni quotidiane, in gran parte per compiti come l’analisi predittiva e i sistemi che formulano raccomandazioni basate sul comportamento passato e su altri fattori. In una riunione di giugno, Son ha detto che si aspetta che molte di queste aziende diventino grandi vincitrici man mano che l’ondata di intelligenza artificiale si espande.
Tuttavia, la mancanza da parte di Vision Fund della tendenza degli investimenti in IA è degna di nota dato quanto SoftBank abbia enfatizzato il settore.
Masayoshi Son ha detto che si aspetta vincitori tra le aziende che il Vision Fund finanzia.
Son ha menzionato “AI” più di 500 volte nelle presentazioni dei risultati trimestrali e annuali tra il 2017 e la metà del 2022. In bizzarre presentazioni degli investitori che presentavano diagrammi con dinosauri e motori a vapore, il CEO di SoftBank ha detto che l’IA avrebbe “ridefinito tutti i settori” e inaugurato una nuova potente ondata della rivoluzione dell’informazione iniziata con i computer, un linguaggio simile a quello che molti amministratori delegati hanno iniziato a utilizzare negli ultimi mesi. Ha detto che SoftBank avrebbe cercato le migliori startup in un campo, quello che ha chiamato il Cluster of No. 1 Strategia AI.
Parte del problema era il tempismo: per la maggior parte dei sei anni da quando Son ha raccolto il primo Vision Fund da 100 miliardi di dollari, le scelte erano scarse per le società di intelligenza artificiale generativa, che tendevano ad essere più piccole o precedenti nello sviluppo rispetto al tipo di startup SoftBank in genere.
All’inizio del 2022, SoftBank ha quasi completamente interrotto gli investimenti nelle startup quando il settore tecnologico era nel bel mezzo di un brivido e SoftBank è stata colpita da perdite record.
Fu allora che una serie di vivaci società di intelligenza artificiale generativa raccolse fondi e il settore iniziò a guadagnare attenzione tra gli investitori. Più tardi nel corso dell’anno, OpenAI ha rilasciato ChatGPT, facendo ribollire l’interesse bollente nell’area. I concorrenti di SoftBank hanno trascorso gli ultimi mesi a inondare le startup AI con finanziamenti, portando a un ampio aumento delle valutazioni al punto che molti investitori di venture capital avvertono di una bolla in crescita per chiunque entri nello spazio.
Durante gli anni in cui SoftBank stava investendo, generalmente evitava le aziende focalizzate specificamente sullo sviluppo della tecnologia AI. Invece, ha versato denaro in aziende che Son ha detto che stavano sfruttando l’IA e avrebbero beneficiato della sua crescita. Ad esempio, ha messo miliardi di dollari in numerose aziende tecnologiche di auto a guida autonoma, che tendono a usare l’intelligenza artificiale per aiutare a imparare come gli umani guidano e reagiscono agli oggetti sulla strada.
Altri investimenti SoftBank hanno goduto di vantaggi meno chiari dalla tecnologia, mostrando i pericoli di spingere il denaro in un settore con un tema così oscuro come l’IA, che include tutto, dai compiti banali come fare raccomandazioni sui social network alla generazione di codice ingegneristico complesso.
Son ha detto agli investitori che l’IA avrebbe alimentato enormi espansioni in numerose aziende dove, anni dopo, i benefici non sono chiari o inesistenti. Nel 2018, ha evidenziato l’IA presso l’agenzia immobiliare Compass, la società di costruzioni Katerra, ora in bancarotta, e la società di noleggio di uffici WeWork, che ha detto che avrebbe usato l’IA per analizzare come le persone comunicano e poi vendere loro prodotti.
Gli analisti si aspettano che il portafoglio SoftBank si apra ancora una volta. Son, alla sua riunione degli investitori, ha detto che la strategia difensiva dell’azienda dell’anno scorso si stava avvicinando alla fine. “Si sta avvicinando il momento per noi di andare alla controffensiva”, ha detto.
“È molto difficile vedere come tradurre i discorsi in fatti”, ha detto Victor Galliano, un analista indipendente che pubblica ricerche sulla piattaforma SmartKarma. “Arm potrebbe essere molto ben posizionato per beneficiare indirettamente”, ha detto del produttore di chip di SoftBank. Ma non ci sono altri chiari vincitori nel portafoglio SoftBank.
Scrivi a Eliot Brown all’indirizzo Eliot.Brown@wsj.com
12/05/23 Financial Time: I fondi SoftBank Vision registrano una perdita annua record di 39 miliardi di dollari
SoftBank Group ha registrato perdite di investimento annuali record di ¥5.3tn (39 miliardi di dollari) nella sua serie di fondi Vision tech-heavy e ha avvertito che la guerra in Ucraina e la controversia USA-Cina continuano a comportare grandi rischi di mercato.
Yoshimitsu Goto, il direttore finanziario del conglomerato tecnologico, ha dichiarato giovedì che la società non avrebbe perso opportunità di investire in nuove tecnologie come ChatGPT, ma ha avvertito che non era pronta ad accelerare la sua attività di accordo.
Per l’anno fiscale fino alla fine di marzo, la società giapponese ha registrato una perdita netta di 971,1 miliardi di yen, rispetto a una perdita di ¥7tn dell’anno precedente. Gli analisti si aspettavano una perdita di soli 166,5 miliardi di yen, secondo S&P Capital IQ. Nel trimestre di marzo, le perdite di investimento di Vision Fund 1 e 2, così come dei suoi fondi latinoamericani, ammontavano a 250 miliardi di yen.
SoftBank si è rivolta a quella che il fondatore Masayoshi Son ha chiamato “modalità di difesa”, fermando i nuovi investimenti dei suoi fondi, preparandosi per la quotazione del suo designer di chip britannico Arm e riducendo ulteriormente la sua partecipazione nel gruppo di e-commerce cinese Alibaba.
È anche vicino a un accordo per vendere il gestore patrimoniale Fortress Investment Group al fondo sovrano di Abu Dhabi Mubadala per ben 3 miliardi di dollari, secondo le persone vicine ai colloqui.
Mentre la valutazione di alcuni dei maggiori investimenti quotati in borsa del gruppo, come il gruppo di e-commerce sudcoreano Coupang e la cinese Didi Global, si è ripresa durante il trimestre di marzo, gli analisti hanno affermato che le perdite nel suo portafoglio privato sono state maggiori del previsto.
Nonostante un miglioramento delle condizioni di mercato, Goto ha affermato che la più grande fonte di incertezza è venuta dalle tensioni geopolitiche.
“Senza una soluzione in vista, dobbiamo essere profondamente preoccupati per i rischi geopolitici. Solo perché gli ultimi tre mesi sono stati buoni… non possiamo tornare a riprendere gli investimenti.” Per l’ultimo trimestre, i suoi due fondi Vision hanno investito solo 400 milioni di dollari.
Kirk Boodry, un analista di Astris Advisory Japan, ha detto che è improbabile che SoftBank tornasse all’offensiva mentre le banche centrali di tutto il mondo stavano ancora aumentando i tassi di interesse per controllare l’inflazione.
“L’ambiente è sicuramente più difficile perché i tassi di interesse sono aumentati e non abbiamo ancora visibilità di una pausa. In quel tipo di ambiente, sarà difficile per SoftBank perché prendono in prestito un sacco di soldi”.
Il gruppo giapponese ha venduto circa 7,2 miliardi di dollari di azioni Alibaba nell’ultimo trimestre attraverso contratti a termine prepagati dopo una svendita record di 29 miliardi di dollari l’anno scorso.
i Le vendite a termine, rivelate attraverso un’analisi del Financial Times dei documenti normativi con la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, alla fine ridurranno la partecipazione di SoftBank nel gruppo di e-commerce cinese da 262 miliardi di dollari a solo il 3,8 per cento. Giovedì, Goto ha detto che la società aveva “effettivamente” utilizzato tutte le sue azioni rimanenti in Alibaba per il finanziamento.
A seguito delle sue vendite di attività, la liquidità netta di SoftBank è aumentata da ¥2,9tn a ¥5.1tn. Oltre alla vendita di azioni Alibaba, SoftBank si sta anche preparando per un’offerta pubblica iniziale di Blockbuster di Arm a New York.
Son si è allontanato dalla vista del pubblico, concentrando la sua energia sul cambiamento del modello di business di Arm in modo che possa generare entrate più elevate prima della sua quotazione quest’anno.
Per l’ultimo trimestre, Arm ha registrato una perdita netta di 6,2 miliardi di yen rispetto a un utile di 10,1 miliardi di yen l’anno precedente, mentre le entrate sono aumentate del 28 per cento a 72,8 miliardi di yen.
Sulla causa di Credit Suisse contro SoftBank a Londra, che chiede 440 milioni di dollari che i suoi clienti più ricchi hanno perso per il crollo della società finanziaria specializzata Greensill Capital, Goto ha detto che era un peccato considerando i suoi legami di lunga data con la banca svizzera. “Non so quanti anni ci vorranno, ma senza dubbio vinceremo questo caso. Ecco perché siamo solo tristi che sia successo qualcosa del genere”.
30/04/23 Barron’s: Arm di SoftBank presenta la richiesta IPO
Questa è grossa: ARM progetta e poi vende la licenza di quasi tutti i microprocessori dei telefonini e delle altre applicazioni intelligenti
Di Mike Murphy
Arm Ltd., il produttore di chip britannico di proprietà della giapponese SoftBank Group Corp., ha depositato in modo confidenziale la sua tanto attesa offerta pubblica iniziale durante il fine settimana.
Arm ha detto sabato di aver presentato una bozza di dichiarazione di registrazione per la sua IPO con gli Stati Uniti. Securities and Exchange Commission, ma non ha rivelato le sue dimensioni o la sua fascia di prezzo.
Reuters ha riferito che Arm sarà quotato sul Nasdaq e sta cercando di raccogliere tra gli 8 e i 10 miliardi di dollari, il che la renderebbe la più grande IPO finora quest’anno. I rapporti sui piani di IPO sono emersi per la prima volta a marzo.
La quotazione di ARM darebbe una spinta significativa al mercato IPO di Wall Street, dopo un 2022 moribondo.
SoftBank ha acquistato Arm nel 2016 per circa 32 miliardi di dollari e ha annunciato la sua intenzione di perseguire un’IPO dopo che Nvidia ha annullato un’acquisizione da 40 miliardi di dollari nel febbraio 2022.
Azioni negoziate a Tokyo di SoftBank Group Corp. 9984, +35% è in calo di quasi il 10% da inizio anno e del 3,3% negli ultimi 12 mesi.
12/04/23 FT: SoftBank si muove per vendere la maggior parte della sua partecipazione su Alibaba
L’investitore giapponese guadagna 7,2 miliardi di dollari dalle vendite a termine di azioni del gruppo di e-commerce cinese mentre la partnership redditizia diminuisce
SoftBank si è mossa per vendere quasi tutta la sua partecipazione azionaria rimanente in Alibaba, limitando la sua esposizione alla Cina e raccogliendo liquidità mentre la recessione del mercato colpisce il valore dei suoi investimenti tecnologici.
Il gruppo giapponese, guidato dal fondatore miliardario Masayoshi Son, ha venduto circa 7,2 miliardi di dollari di azioni Alibaba quest’anno attraverso contratti a termine prepagati, dopo una vendita record di 29 miliardi di dollari l’anno scorso.
Le vendite a termine, rivelate attraverso un’analisi del Financial Times dei documenti normativi inviati per posta alla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, alla fine ridurranno la partecipazione di SoftBank nel gruppo di e-commerce cinese da 262 miliardi di dollari a solo il 3,8%.
I contratti consentono a SoftBank l’opzione di riacquistare le azioni, ma il gruppo ha risolto accordi precedenti consegnando le azioni. L’investitore giapponese una volta possedeva fino al 34 per cento di Alibaba.
La svendita di SoftBank arriva in un momento cruciale per il gruppo giapponese, che sta pianificando un elenco di successo del designer di chip britannico Arm mentre cerca di riprendersi da un’ondata di investimenti falliti e perdite senza precedenti. Per Alibaba, significherà il ritiro di un investitore di lunga data proprio mentre il gruppo cinese tenta di reinventarsi dividendosi in sei entità. L’ondata di vendite di SoftBank è arrivata quando le azioni del gruppo cinese hanno toccato i minimi di sei anni, una conclusione deludente di uno degli investimenti tecnologici di maggior successo mai effettuati.
Son aveva pagato 20 milioni di dollari per la maggior parte della partecipazione di SoftBank nel nascente gruppo cinese più di due decenni fa dopo aver incontrato il fondatore Jack Ma. “Non aveva un piano aziendale e zero entrate, dipendenti forse 35 [o] 40”, ha detto Son in seguito su Bloomberg TV. “Ma i suoi occhi [erano] molto forti, occhi forti, occhi forti e splendenti. Potrei dirlo dal modo in cui ha parlato, dal modo in cui guardava [le cose], ha un carisma, ha una leadership”.
La propensione di Ma a dire quello che gli passa per la sua mente si è trasformata in un danno nell’ottobre 2020 quando ha criticato le banche statali cinesi in un vertice finanziario a Shanghai. Pechino ha poi sospeso l’IPO di successo della società sorella di Alibaba Ant, mentre il presidente Xi Jinping ha lanciato una campagna per frenare i gruppi tecnologici del paese.
Il giro di vite ha ridotto il prezzo delle azioni di Alibaba del 70 per cento, lasciando SoftBank a vendere la maggior parte della sua partecipazione a prezzi alla pari con quelli in cui Alibaba ha aperto per il trading a New York otto anni fa. Negli ultimi 14 mesi, SoftBank ha raccolto, in media, 92 dollari l’azione dalle vendite a termine di 389 milioni di azioni Alibaba, molto al di sotto del massimo storico della società di 317 dollari per azione, secondo i documenti forniti dal fornitore di dati The Washington Service.
Mostrano che SoftBank ha recentemente raccolto circa 4,5 miliardi di dollari a febbraio dalle vendite a termine di 46 milioni di azioni, dopo la vendita di azioni da 30 milioni di dollari per 2,7 miliardi di dollari alla fine di dicembre. SoftBank ha detto che quest’ultima vendita non è stata completamente completata entro la fine di dicembre e sarebbe stata contabilizzato nella sua relazione finanziaria ancora da pubblicare per il trimestre conclusosi il 31 marzo.
SoftBank ha rifiutato di commentare i documenti normativi. Ma ha detto che le transazioni di Alibaba riflettevano il suo passaggio a “una modalità difensiva” per affrontare un ambiente aziendale più incerto. “Stiamo rafforzando la nostra stabilità finanziaria aumentando la nostra liquidità a disposizione raccogliendo denaro”. Ha aggiunto che l’importo aggiuntivo raccolto dalle azioni Alibaba sarebbe stato rivelato quando riporterà i risultati del quarto trimestre a maggio.
Con le vendite a termine, SoftBank generalmente presta le sue azioni Alibaba a un broker, che vende le azioni sul mercato per un periodo di giorni o settimane. Il broker prende una commissione prima di restituire il ricavato al gruppo giapponese.
Alla scadenza dei contratti, SoftBank può rinunciare completamente alla sua richiesta sulle azioni o pagare al broker il prezzo di mercato per riacquistare le azioni per suo conto. I documenti mostrano che la maggior parte delle recenti offerte sono state gestite da Barclays, Mizuho Securities e SMBC Nikko Securities, che guadagnerebbero meno dell’1 per cento dei proventi come commissioni, secondo un banchiere che ha familiarità con le offerte.
La loro struttura consente a SoftBank di ritardare il pagamento dell’imposta sulle plusvalenze fino alla liquidazione. Alla fine di febbraio, SoftBank aveva solo 98 milioni di azioni di Alibaba rimaste da vendere, secondo le stime del FT. Il 30 marzo, il gruppo ha cambiato il modo in cui deteneva altre azioni da 22,3 milioni ” alla luce del potenziale di utilizzarle per il finanziamento in futuro”, ha detto SoftBank in una dichiarazione.
Le azioni di Alibaba sono scese fino al 4,6 per cento a Hong Kong giovedì, ma un’uscita completa di SoftBank potrebbe alla fine sollevare parte della pressione di vendita sul titolo.
Mentre SoftBank ha affermato che la monetizzazione delle azioni Alibaba doveva sostenere le sue finanze, alcuni investitori hanno visto la mossa come un mezzo disperato per aumentare i suoi dati sugli utili, con gli analisti che prevedevano un secondo anno consecutivo di pesanti perdite.
SoftBank ha messo il denaro raccolto dalla svendita di Alibaba nel suo Vision Fund II, ha pagato il debito e riacquistato le azioni. Miliardi si stanno anche accumulando in contanti sul suo bilancio, che si attestava a 5,8 trilioni di yen (43 miliardi di dollari) alla fine di dicembre, portando a un crescente dibattito interno su come spendere i soldi, secondo una persona vicina a SoftBank.
SoftBank ha detto che continuerà ad essere selettiva con i suoi investimenti, citando condizioni di mercato incerte. “Ci sono opinioni divergenti internamente sul fatto che dovremmo continuare ad essere un po’ più difensivi… o se ora è il momento di tornare a investire”, ha detto la persona vicina a SoftBank. “[Gli esecutori] stanno arrivando sempre di più per riaprire il rubinetto”.
07/02/23 Barron’s: SoftBank cade in borsa per la perdita. Il collocamento di ARM è la sua grande speranza.
Di Adam ClarkFollow
a2minuti
Il gruppo giapponese SoftBank ha chiuso l’ anno in rosso a causa dei suoi veicoli di investimento che hanno perso quasi 6 miliardi di dollari.
Il segmento Vision Funds del conglomerato tecnologico ha registrato una perdita trimestrale di circa 5,5 miliardi di dollari, segnando un quarto trimestre consecutivo di perdite per i giganteschi veicoli di investimento, che hanno preso partecipazioni in centinaia di startup.
Il CEO di SoftBank (ticker: JAPAN.9984) Masayoshi Son, uno degli investitori tecnologici più visibili al mondo noto per le sue presentazioni di alto profilo, ha rotto con la tradizione e non è apparso alla presentazione dei risultati trimestrali dell’azienda martedì.
Ha detto a novembre che avrebbe fatto un passo indietro da tali eventi per concentrarsi sulla proprietà di SoftBank del chip designer britannico Arm.
Il direttore finanziario Yoshimitsu Goto ha affermato che la società si sta preparando per l’offerta pubblica iniziale di Arm entro marzo 2024. La società ha affermato di non aver preso alcuna decisione su dove quotare Arm, in mezzo alla feroce concorrenza dei mercati azionari di Londra e New York.
Le azioni SoftBank hanno chiuso l’1,0% martedì a Tokyo. La società non ha dichiarato un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie, che alcuni analisti avevano suggerito potrebbe essere un’opzione in quanto riduce il suo ritmo di investimento nei Vision Funds.
SoftBank Group ha registrato una perdita netta di 783,415 miliardi di yen, o 5,91 miliardi di dollari, per il trimestre di dicembre, rispetto a un utile netto di 29,05 miliardi di yen nel periodo precedente.
Scrivi ad Adam Clark all’indirizzo adam.clark@barrons.com
14/12/22 Forbes: Gli investimenti Fintech Asiatici Di SoftBank Potrebbero Ancora Ripagare Molto
Zennon Kapron
È stato un anno difficile per la giapponese SoftBank e il suo CEO Masayoshi Son. Né l’azienda né Son stanno resistendo particolarmente bene alla crisi tecnologica globale e al crescente scetticismo generale degli investitori nei confronti della startup “brucia cassa per crescere” . Nel terzo trimestre, il braccio principale del Vision Fund di SoftBank ha perso ben 7,2 miliardi di dollari, il che sembra accettabile solo rispetto alla sua perdita record di 23 miliardi di dollari nel periodo aprile-giugno.
Anche l’instancabile Son dovette ammettere che forse aveva fatto delle grandi scommesse senza pensarci. Si è descritto come “un po’ delirante” durante l’apice dell’abbuffata di finanziamenti per le startup di SoftBank quando gli investimenti stavano pagando alla grande e dice che ora è “imbarazzato e pentito”.
Se c’è un investimento che Son si rammarica sicuramente ora, sono i circa 100 milioni di dollari – secondo le stime di Lightstream Research – il Vision Fund ha messo nell’ultima tornata di raccolta fondi di FTX. Alcuni analisti pensano che l’esposizione di SoftBank a FTX sia un po’ più alta, anche se non hanno offerto alcuna prova di tale affermazione. Da parte sua, SoftBank ha detto che ha azzerato il suo intero investimento nello sfortunato?? exchange di criptovalute.
Nonostante i suoi numerosi guai, le dimensioni del portafoglio di SoftBank e l’attenzione di Son sul fintech in India – dove la possibilità abbondano nei servizi finanziari digitali – sono di buon auspicio per le prospettive a lungo termine del Vision Fund.
Scommesse su Paytm
La fintech asiatica più importante nel portafoglio di SoftBank è Paytm in India, la startup finanziaria digitale più famosa del subcontinente. Dopo aver venduto una piccola parte della sua partecipazione in Paytm dopo l’IPO della società nel novembre 2021, SoftBank mantiene un investimento di 800 milioni di dollari nell’azienda secondo il suo rapporto annuale FY2022, il 42% in meno rispetto agli 1,4 miliardi di dollari originariamente investiti.
Una delle condizioni per Paytm per ricevere l’investimento di SoftBank era quella di quotarsi in borsa entro cinque anni. Tecnicamente, il gigante indiano della fintech avrebbe potuto aspettare fino al 2024. Il problema era che Paytm sentiva una chiara pressione da parte degli investitori per un’uscita praticabile prima piuttosto che dopo. Col senno di poi, Paytm e i suoi sostenitori probabilmente hanno giudicato male il grado di sentimento ribassista del mercato.
Un anno dopo la sua IPO, le azioni di Paytm sono scambiate a 542 rupie, il 66% in meno del loro valore al momento del debutto sul mercato. Data la performance deludente delle azioni, Paytm ha dichiarato l’8 dicembre che stava considerando di riacquistare le proprie azioni, senza specificare i dettagli. La società madre di Paytm, One97 Communications, si riunirà il 13 dicembre per esaminare la proposta di riacquisto.
“La direzione ritiene che, data la liquidità/posizione finanziaria prevalente della società, un riacquisto possa essere vantaggioso per i nostri azionisti”, ha detto One97 in una dichiarazione.
Tuttavia, l’investimento di SoftBank in Paytm potrebbe ancora rivelarsi una mossa saggia. Sebbene Paytm abbia perso 644 miliardi di rupie (81 milioni di dollari) nel primo trimestre dell’anno fiscale 2023, la società afferma di essere sulla buona strada per raggiungere la redditività operativa entro il secondo trimestre dell’anno fiscale. Potrebbe anche essere in corsa per una licenza di piccola banca finanziaria (SFB) in India che le consentirebbe di offrire tutti gli stessi servizi che fanno i finanziatori tradizionali. Questa licenza potrebbe essere un punto di svolta per Paytm, consentendo di spostarla oltre il segmento dei pagamenti a basso margine in modo significativo.
Altri investimenti fintech in India
Oltre a Paytm, SoftBank ha investito in una serie di altre fintech indiane, con risultati contrastanti. Di questi, l’unicorno della tecnologia bancaria e del credito Zeta, che ha una valutazione di 1,5 miliardi di dollari e ha raccolto 280 milioni di dollari complessivi dagli investitori, ha alcuni solidi fondamentali. A marzo, Zeta ha firmato un accordo con MastercardMAche mirerà all’emissione di carte che potrebbero portare a fino a 60 miliardi di dollari di volume di acquisti nei prossimi cinque anni.
Zeta ha registrato una forte crescita delle entrate nell’esercizio 2021, con entrate in crescita di oltre due volte a 2970 milioni di rupie da 1216 milioni nell’anno fiscale20. Tuttavia, Zeta ha registrato perdite annuali di Rs 430 milioni nell’anno fiscale 2021, ben al di sopra dei 203 milioni di rupie che ha perso nell’anno fiscale 2021
Il mercato assicurativo online Policybazaar è un altro importante investimento fintech di SoftBank India. Sebbene le azioni della PB Fintech Ltd della sua società madre siano aumentate di quasi il 23% nel debutto dell’azienda alla Borsa indiana nel novembre 2021, che ha raccolto circa 57 miliardi di rupie (761 milioni di dollari), da allora il titolo ha perso più del 59% del suo valore e sta negoziando a circa 464 rupie. Tuttavia, secondo il rapporto FY2022 di SoftBank, il suo investimento in PolicyBazaar ha visto un guadagno cumulativo di 300 milioni di dollari nell’anno fiscale 21-22.
Investimenti più strategici
Date le mutevoli condizioni di mercato, SoftBank non ha più il lusso di lanciare sacchi di denaro a qualsiasi startup tecnologica che attiri l’interesse di Masayoshi Son. L’implosione di FTX garantirà che SoftBank si avvicini con cautela alle aziende di criptovaluta. Dopo tutto, avrebbe potuto essere molto peggio se SoftBank avesse investito di più nell’azienda.
Il recente investimento di SoftBank nelle società di finanziamento con sede a Singapore – ha guidato un round di finanziamento di 294 milioni di dollari a febbraio – che afferma di essere la più grande piattaforma di finanziamento digitale del sud-est asiatico per le piccole e medie imprese, offre indizi sull’obiettivo mutevole del Vision Fund. A dire il vero, il fintech B2B è molto meno glamour della vendita al dettaglio. Di solito non offre la stessa opportunità di costruire rapidamente la scalabilità. Non è come le fintech dominanti in Asia come Alipay e Tenpay e Kakao Bank che sono diventate colossi.
Detto questo, in questo ambiente più difficile per le startup tecnologiche, sarebbe compito di SoftBank investire in aziende che non richiedono sussidi ai clienti quasi costanti e altre spese di marketing solo per garantire un’adozione costante da parte degli utenti. Deve pensare alle fintech con modelli di business sostenibili.
Funding societies si adatta al profilo. La società, che opera anche in Indonesia, Malesia, Thailandia e Vietnam, ha erogato oltre 2 miliardi di dollari fino ad oggi in prestiti alle PMI. Che le PMI siano sottoservite in tutti questi mercati e che vi sia un’elevata domanda di soluzioni di credito business-centric in tutto il sud-est asiatico è di buon auspicio per le società di finanziamento.
06/12/22 Barron’s: Le azioni di SoftBank scendono dopo che un analista diventa cauto sui fondi Vision
Di Eric J. Savitz Aggiornato il 6 dicembre 2022
Le azioni del gruppo SoftBank sono in calo dopo J.P. L’analista di Morgan Haruka Mori è diventato cauto sulla holding tecnologica con sede in Giappone, citando la continua incertezza sulle partecipazioni pre-IPO nei portafogli di venture capital del gigante Vision Fund dell’azienda.
Mori ha tagliato il suo rating su SoftBank (ticker: SFTBY) da Overweight a Neutral e ha tagliato il suo prezzo obiettivo a 6.900 yen, da 7.300 yen. Nel trading di Tokyo martedì, il titolo è sceso del 2,5%, a 5.917 yen. Le ADR SoftBank quotate negli Stati Uniti della società sono in calo dell’1,5% a 21,33 dollari.
Mori osserva che nel riportare i suoi utili del trimestre di settembre, SoftBank ha chiarito che la società sta riducendo il ritmo di investimento in Vision Fund 1 e Vision Fund 2; pensa che ciò potrebbe preparare il terreno per ulteriori riacquisti di azioni dopo il recente completamento di un precedente programma di riacquisto. Ma Mori aggiunge che “l’incertezza continua sugli investimenti non quotati è una sfida” ai potenziali guadagni del valore patrimoniale netto dell’azienda.
L’analista aggiunge che i risultati del trimestre di settembre hanno mostrato “perdite di valutazione non realizzate maggiori del previsto sugli investimenti”, il che ritiene sia un riflesso di una visione più cauto delle prospettive di utili per l’azienda. “Mentre vediamo poco ulteriore rischio a breve termine, rimaniamo anche meno che ottimisti a nostro punto di vista” fino all’anno fiscale di marzo 2023 e oltre.
D’altra parte, Mori aggiunge che vede “tendenze di performance rassicuranti” per alcune partecipazioni chiave di Vision Fund, tra cui la società di chip design ARM, che si sta preparando per un’IPO, la società madre di TikTok ByteDance e la società di merchandising sportivo Fanatics.
Gli Stati Uniti dell’azienda Le ADR sono in calo del 10% negli ultimi 12 mesi rispetto a una perdita del 14% per l’S&P 500. Ma il titolo è sceso duramente nel 2021 ed è in calo del 57% rispetto al picco dello scorso anno.