25/03/23 Il crollo di Credit Suisse trascina con se i Fondi e gli ETF sui Bond At1
La triste parabola del Credit Suisse si e’ chiusa – per ora – con una forte tosatura degli azionisti e con la perdita totale per i possessori di obbligazioni subordinate AT1. E cosa ha comportato questo per i fondi e gli ETF che investono in questo tipo di obbligazioni e nello specifico per l’ETF Invesco del tititolo? Che il suo investimento nelle AT1 del Credit Suisse pari al 3,63% del totale e’ andato, svaporato e a questo non c’e’ rimedio. Ma tutto sommato fa parte delle regole del gioco degli fondi\etf: suddividere il patrimonio in tanti emittenti diversi fa si che in caso di un defalult la botta nel suo complesso sia accettabile.
Ma nel mese di marzo l’ETF e’ sceso del 15,55% perché? Semplice: l’affaire Credit Suisse ha scatenato il panico sul mercato e tutti sono corsi a vendere le obbligazioni subordinate per non saper né leggere né scrivere e questo ha provocato il crollo dei prezzi.
Ma le cose vanno davvero così male? Intanto bisogna dire che il caso Credit Suisse è abbastanza anomalo perché sottoposto alle legge svizzera che permette di salvaguardare gli azionisti a scapito degli obbligazionisti subordinati.
In Europa le obbligazioni sono un poco più tutelate perché prima di loro deve essere azzerato il capitale sociale ma soprattuto le banche dopo 15 anni di “cura” BCE sembrano essere più solide e per dimostrarlo qualche banca – come UniCredit – si è affrettata a proporre il rimborso anticipato di qualche obbligazione di prossima scadenza.
Il finanziere David Serra -l’amico di Renzi – che a Londra gestisce un grosso fondo sulle AT1 – ovviamente massacrato – spergiura che questa e’ una occasione più unica che rara per entrare… ma si sa che per ogni oste il proprio vino…
Poi qui siamo tutti adulti e vaccinati ben coscienti di cosa vuol dire il rapporto rischio\rendimento e di cosa è una prudente diversificazione.. ergo…