Merger & Acquisitions: cavalcarne le possibilità

Il copione è sempre lo stesso: Una grande società annuncia l’acquisizione amichevole (già quindi concordata con il Cda dell’altra società ) di un concorrente. Sulla notizia l’azione di questo balza al rialzo avvicinandosi al prezzo offerto ma poi subentrano le varie agenzie per la concorrenza e la difesa dei consumatori dei vari paesi dove le società operano che che si oppongono generalmente perché vengono un venir meno della concorrenza e di conseguenza un danno per i consumatori e questa incertezza fa scendere il prezzo delle azioni a livelli anche molto inferiori a quello pattuito.

Si apre una trattativa dove la società acquirente si impegna a cedere delle parti della società comperata e si va avanti con il tira molla fino ad aver il sospirato via libera e l’operazione si chiude con soddisfazione degli azionisti venduti.

L’opportunità è quella di comperare forte sconto un’operazione che si andrà a chiudere in pochi mesi ad un prezzo già fissato. Il rischio è che le varie Autorities facciano saltare l’accordo e quindi l’azione della mancata sposa torni ai prezzi di prima dell’annuncio.

Questi due prezzi – quello dell’accordo di vendita (certo) e quello antecedente all’annuncio dell’operazione (abbastanza attendibile) definiscono la forchetta che permette di quantificare il potenziale guadagno e il potenziale rischio.

Adesso (settembre 2024) la competizione elettorale negli Usa aggiunge un ulteriore elemento di incertezza: se vince la Harris i laccioli dei controlli si stringono, se vince Trump invece dovrebbero allentarsi.

In questa pagina riporterò di volta in volta le opportunità che – a mio parere – si vengono a creare sperando che finiscano tutte bene come l’acquisto di da parte di Microsoft di Activision (chiuso con un 21% di guadagno)


12/09/24 Kroger -> Albertsons

Il 14 ottobre del 2022 Kroger (KR) una grande catena di supermercati americana ha annunciato l’operazione amichevole di acquisto della catena di supermercati Albertsons (ACI) al prezzo di 34,10$ per azione.

Da questo prezzo andava dedotto uno speciale dividendo di $ 6,85 da pagare entro un mese agli azionisti Albertsons e il valore di una società dove riunire i supermercati da cedere per ridurre la quota di mercato nei singoli stati. Questa società verrà scorporata prima della fusione.

I regolamentatori si sono subito opposti all’operazione iniziando una causa per sospendere il pagamento del dividendo straordinario: Albertsons ha vinto la causa e pagato il dividendo il 20/1/23.

Quindi se l’operazione va in porto gli azionisti riceveranno 27,25$ la maggior parte in contanti e in resto in azioni della spin off.

Le cause legali con i vari enti vanno avanti ma intanto – come potete vedere dalla conferenza stampa di Kroger dell’altro ieri alla presentazione della trimestrale – va avanti anche il lavoro per la fusione, tanto è vero che Kroger ha lanciato una “tender offer” una offerta agli obbligazionisti di Albertsons di scambiare le loro obbligazioni con nuove emesse da Kroger.

Come andrà a finire? chi lo sa… ma se finisce bene sono tanti soldini tenendo conto che oggi (12/9/24) Albertsons ha chiuso a 19$ ….(27,25-19)/19 = +43%

Dopo di che siete tutti adulti e vaccinati ergo…

Kroger (KR) Dalla Trascrizione della chiamata sugli utili del secondo trimestre 2024

W Rodney McMullen — Presidente e Amministratore Delegato

Grazie, Todd. Prima di aprirlo per domande e risposte, vorrei parlare brevemente della nostra fusione in sospeso con Albertsons. Prima di tutto, vorrei esprimere il mio apprezzamento per i nostri associati e il loro incredibile impegno. È stato un lungo viaggio e i nostri associati hanno fatto un ottimo lavoro al servizio dei clienti e gestendo le operazioni quotidiane della nostra attività mentre si preparavano anche per la fusione.

Il lavoro di integrazione continua a progredire e i nostri team si concentrano sul garantire una transizione senza soluzione di continuità per i nostri clienti e collaboratori fin dal primo giorno. È emozionante vedere i punti di forza complementari delle organizzazioni Kroger e Albertsons e non vediamo l’ora di combinare questi punti di forza per offrire ai clienti un’esperienza ancora migliore. Come parte della nostra preparazione alla fusione, Kroger ha recentemente lanciato un’offerta di scambio per le obbligazioni Albertsons, subordinata alla chiusura della fusione, nonché una nuova offerta di successo per 10,5 miliardi di dollari di titoli senior non garantiti con i proventi netti che dovrebbero finanziare una parte del corrispettivo in contanti per la fusione proposta. Una parte dei proventi di questa offerta è soggetta a uno speciale riscatto obbligatorio se la fusione non si chiude.

Mentre il processo preliminare di ingiunzione con la FTC si avvicina alla sua conclusione, siamo fiduciosi nei fatti e nei punti di forza della nostra posizione. Il settore della vendita al dettaglio continua ad essere più competitivo e sappiamo come i nostri clienti acquistano. Ogni giorno, prendono decisioni su dove mangiare e dove fare la spesa. Fanno acquisti in una vasta gamma di concorrenti, da Costco ad Amazon ai negozi Dollar, e mangiano nei ristoranti.

Fanno acquisti digitali e nei negozi fisici. Come ho detto prima, rimaniamo impegnati a chiudere la fusione perché fornirà vantaggi significativi e misurabili per clienti, associati e comunità in tutto il paese, e non vediamo l’ora di dare vita a questi impegni. Indipendentemente dall’esito delle prove, Kroger sta operando da una posizione di forza e siamo ottimisti sul nostro futuro. La nostra attività è più diversificata che mai e il nostro modello di creazione di valore ci offre molteplici modi per guidare una crescita sostenibile.

Stiamo offrendo un forte flusso di cassa libero che ci consente di investire nella nostra attività e guidare rendimenti interessanti per i nostri azionisti. Con questo, Todd e io non vediamo l’ora di rispondere alle tue domande. Poiché siamo in contenzioso, non risponderemo alle domande sulla fusione questa mattina.

28/04/24: CAPRI: ma se Tapestry è disposta a pagarla 57$ perché vale ora solo 35$?

Posted on  by Gianni

16/08/24 Aggiornamento: sono andato a leggermi la trascrizione della conferenza di presentazione untile trimestrale di Tapestry. Ribadiscono la loro determinazione di chiudere l’acquisizione di Capri entro fine anno.

Ricordate: offre 57$ per azione. Ok il mercato non ci crede visto che adesso Capri quota su 32$ ma se stavolta il mercato avesse torto…

Riepilogo l’antefatto: Tapestry – che controlla i marchi Coach e Kate Spade – aveva annunciato un OPA su Capri – che a sua volta controlla Michael Kors e Jimmy Choo – offrendo 57$ per azione per creare un gruppo forte nel settore delle borse in grado di competere con i colossi francesi.

Ma la Commissione Federale sul Commercio – la FTC – ha comunicato la scorsa settimana che si opporrà alla fusione perche’ crea minore concorrenza nel settore della “affordable luxuy” .

E qui bisogna aprire una parentesi:

Il mercato della moda e’ segmentato in grosso modo tre categorie:

Al TOP ci sono gli ultra ricchi che crisi o non crisi continuano a comperare senza porsi limiti di spesa

IN MEZZO ci sono “clienti aspirazionali” cioè quei clienti ai quali piace comperare prodotti di alta moda ma non sono così ricchi da non dover tener conto della situazione generale dell’economia e quindi delle loro finanze.

AL DI SOTTO quelli che si devono accontentare dell’ “affordable luxury” la moda alla portata di più tasche.

La “clientela aspirazionale” rappresenta un mercato di 270 Miliardi di dollari ed e’ composta da  persone che acquistano almeno un articolo di lusso all’anno e hanno speso tra 3.000 euro, o circa 3.200 dollari, a 10.000 euro in moda all’anno. Ora la crisi economica e soprattutto l’alta inflazione sta colpendo questa fascia di clientela che stanno frenando gli acquisti di moda o si rivolge ad una fascia di prodotti meno costosi.

E’ per questo che il settore nel suo complesso non sta andando bene tanto è vero che l’ETF del lusso ha perso l’ultimo anno un 3% mentre l’ S&P500 ha guadagnato il 23%

Ma all’interno del settore hanno continuato ad andar bene le aziende come Brunello Cucinelli, Prada, e Hermes che servono la clientela degli ultra ricchi (non e’ nell’ETF ma lo stesso succede con Ferrari che non conosce problemi di vendita) e quelle di fascia bassa come Tapestry e Capri.

Morale della favola: l’acquisto di Capri è stato messo in discussione ma non e’ ancora tramontata e comunque Capri presidia una fascia di mercato che continua a crescere.

Ergo e’ un gioco QUASI Win-Win: se l’operazione va in porto si portano a casa 57$ rispetto ai 35 di adesso… Se l’operazione va male il mercato lo dovrebbe aver già scontato e quindi altri grossi cali non ce ne dovrebbero essere e si resta con una società con buone prospettive di crescita.

Poi siete tutti adulti e vaccinati – e io ho pubblicato ben in evidenza il mio DISCLAIMER – quindi…

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